Jennifer Capriati su Sharapova, bla bla bla

A prescindere dai fatti, che verranno chiariti o forse no, è proprio necessario sputare sentenze dal divano di casa?
sharapova

Jennifer Capriati ha rilasciato un tweet che fa discutere dopo la conferenza stampa tenuta ieri da Maria Sharapova sul test da cui è risultata positiva al doping.

“Sono estremamente arrabbiata e delusa. Ho perso la mia carriera, ma non ho mai voluto barare. Ho dovuto gettare la spugna e soffrire. Non ho avuto a disposizione una squadra costosa di medici che mi aiutassero a trovare un modo per ingannare il sistema”.

Ricordiamo brevemente i fatti: nella conferenza stampa convocata a Los Angeles, la tennista russa ha rivelato di non aver superato un controllo antidoping al quale è stata sottoposta a gennaio, durante l’ultimo Australian Open. Il farmaco, assunto da Sharapova da circa 10 anni, il Meldonium (anti-ischemia e fornitore di magnesio), è stato inserito solo dal primo gennaio nella lista proibita.

“I vantaggi sono sottili, a volte basta poco per raggiungere un livello più alto, a volte è esattamente ciò che ti serve per avere maggiore fiducia nei tuoi mezzi. Tutto questo è lontano dal vero, duro lavoro di uno sportivo”, continua Capriati.

Arrivano le prime reazioni social, dalla Navratilova a Ebden sino alla Shapatava (n. 227 delle classifiche). Tutti parlano senza – ancora – conoscere i fatti, giusto per porre un gettone di presenza. Poi si accerteranno i fatti, quel che conta è dire qualcosa, che generalmente poi cambia nei giorni. Come ad ogni evento di cronaca, la prima cosa che emerge è quella che serve al pubblico per stare da una parte o dall’altra, poi ne emergono altre (attendibili?) e quindi molti cambiano idea, come nulla fosse.

Diciamo che, tesi complottistiche di una nuova guerra fredda tra Usa e Russia a parte, Sharapova ha ammesso pubblicamente di assumere da tempo il farmaco, rinunciando anche alle contro-analisi. Le domande sono tante, una delle più scottanti potrebbe essere questa: Sharapova ha scelto di anticipare tutti e di lanciare la bomba prima che qualcuno le proponesse taciti accordi come capitato con tantissimi tennisti/e? Chi tace, tace perché Maria sta antipatica a tutti/e o perché sono tutti/e pieni/e ed evitano la dichiarazione di facciata per poi eventualmente esser trovati/e con le mani nel sacco? E’ una guerra tra case farmaceutiche? Forse la verità è sempre nel mezzo: non è giusto parlare di doping (se dopo anni e anni, da un giorno all’altro, il farmaco diventa illegale), magari si potrebbe parlare di abuso di farmaci. E qui – credo – ce ne sarebbero da dire… Qualcuno, a prescindere da Sharapova, credeva davvero vivessero a pane e gatorade?

Le domande sono tutte legittime, le risposte dal divano di casa un po’ meno. Il principio vale anche per Jennifer Capriati, forse un po’ di più.

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