Petra Kvitova, una favola finita troppo presto
Dopo la vittoria di Birmingham, molti speravano nel successo di Petra Kvitova pure a Wimbledon, dove ha già vinto per due volte, ma a stravolgere i piani è stata Madison Brengle che l’ha estromessa per 6-3 1-6 6-2.
La giocatrice ceca sta cercando di rientrare nel circuito dopo il grave infortunio alla mano che l’aveva colpita nell’off-season, quando un ladro, entrato in casa sua, l’aveva ferita con un coltello:
“Nessuno può immaginare quanto lavoro e fatica mi sia costato riuscirci e per questo sono forse più delusa del solito. Ma d’altro canto è stato splendido essere qui. Era il mio obiettivo riuscirci e l’ho raggiunto. Così da un lato dentro di me mi sento grata per avere avuto la possibilità di giocare, ma dall’altro sono triste per aver dovuto uscire così presto.”
Petra ha poi parlato della difficoltà di rientrare nel circuito dopo così tanto tempo e, infatti, parlando delle settimane dal Roland Garros ad oggi, dice:”Sono felice che sia finita, francamente. Voglio dire che è stata dura e ora mi sento svuotata. Conosco il mio corpo, non sono al massimo, ma mentalmente sono lieta che sia finita. Da un lato è stata una fiaba, ma dall’altro è stato molto faticoso. Ho bisogno di guardare avanti e concentrarmi sui prossimi tornei. So di poter giocare su tutte le superfici e ciò è bello. Speravo di poter giocare più a lungo qui. Ma almeno così posso prepararmi per ciò che verrà dopo.”
Gli ultimi ruggiti della leonessa?
Un’altra delle eliminate, anche se non a sorpresa, dal torneo di Wimbledon, è stata Francesca Schiavone. La leonessa di Milano ha infatti ceduto il passo a Elina Svitolina, quarta testa di serie e campionessa del torneo di Roma: la partita è stata a senso unico, con l’ucraina che si è imposta per 6-3 6-0.
In conferenza stampa, la giocatrice azzurra ha toccato diversi argomenti, partendo dall’analizzare, grazie alla sua grande esperienza, la sua avversaria:”Mah, direi che sull’erba non ci siamo. Ha fatto 4-5 volé ma, insomma, direi che il giudizio sarebbe “ni”. Però è talmente giovane, ha tanto tempo davanti a sé e un grande margine di miglioramento.”.
La campionessa del Roland Garros 2010 ha poi parlato del panorama tennistico femminile e di quali siano, per lei, le giocatrici più promettenti al momento:“[il panorama tennistico] È molto aperto, soprattutto tra le tenniste che sono basse in classifica, oltre le prime 50 – 100 perché il livello è aumentato tantissimo. Le Top 10, per esempio, non dominano più come una volta. […] Oggi come oggi, anche le giocatrici più lontane in classifica possono impensierire le più forti e creare la sorpresa. […] Simona Halep mi sembra la più stabile e la più consistente, nonostante la sconfitta a Parigi. La vedo come una papabile n. 1. Mi piace tantissimo Caroline Garcia, l’ho sempre detto. Poi c’è sempre Eugenie Bouchard che comunque è sempre lì e teoricamente sempre pericolosa. Poi ce ne sono altre, la Kasatkina, Ana Konjuh, e poi certo la Ostapenko…”.
Vista l’età che avanza, e il ritiro che sembra sempre più imminente, la domanda sul suo possibile futuro da allenatrice è risultata quasi scontata, e a questo proposito del giocatore o giocatrice che vorrebbe allenare, dice:”Deve nascere con la camicia, nel senso che mi piacerebbe avere un cavallo purosangue, con quelle potenzialità, quelle qualità che permettono di fare la differenza. Il fatto di occuparmi di un giovane talento mi piacerebbe come idea, ma deve avere un qualcosa in più su cui poter lavorare e costruire. Quando mi alleno con una mia avversaria ci penso, ora ho l’esperienza che mi permette di sapere quello che dovrebbe o potrebbe fare; so i consigli che le darei, dal punto di vista tecnico-tattico.”