Maria Sharapova ammette: “Ho sempre amato l’etica del lavoro”

Maria Sharapova ricorda gli anni al vertice, i successi e soprattutto la dedizione necessaria per costruire imprese che hanno fatto la storia del tennis

Maria Sharapova ha appeso la racchetta al chiodo lo scorso febbraio regalandosi una carriera ricca di successi e record capaci di far passare in secondo piano il periodo lontano dai campi per la vicenda legata al doping.

La siberiana, capace di interrompere il dominio Williams al vertice delle classifiche, ha realizzato i suoi sogni di bambina trovando, fin da subito in questo sport la sua più grande passione: “Sono stata fortunata perché sin da piccola ho fatto ciò che amavo fare: giocare a tennis” ha raccontato nel podcast con la Porsche, uno dei suoi sponsor.

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Per poter raggiungere grandi risultati, tra cui si annovera anche la conquista di tutti e 4 i tornei del Grande Slam, occorre non distogliere mai l’attenzione dall’obiettivo: “Alzarmi presto per allenarmi e migliorare non mi è mai pesato, in fondo stavo facendo quello che mi piaceva di più. Col tempo ho capito che più mi impegnavo più miglioravo. Sembrerà noioso ma l’etica del lavoro mi è sempre piaciuta. Forse però lo ho capito solo crescendo e guardandomi indietro“.

Potrà sembrare strano ma quando ripensa ai momenti più belli della sua carriera nella mente di Maria Sharapova non scorrono le immagini delle vittorie o dei titoli ma una serie di immagini di momenti meno gloriosi ma di maggiore impatto:  “La sensazione di alzare al cielo un trofeo è unica ma io ho amato tutto di questo sport. I momenti di allenamento in campo con papà sono quelli che custodisco più gelosamente” conclude.

 

 

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