Premi in palio per il 2014, in attesa del Natale

Bencic e Goffin come migliori sorprese, lotta serrata ai piani alti per un premio che fatica ad essere assegnato.

Sono chiamato ad esprimere qualche riflessione sui migliori giocatori dell’anno e sulle migliori sorprese. Partirei dalle donzelle, a casa mi hanno insegnato l’educazione.

Sinceramente non saprei a chi assegnare il premio di giocatrice dell’anno. Lo assegnerei a tante, per vari meriti. A Serena Williams, eterna e incavolata numero 1 del tennis (di tutti i tempi?). A Maria Sharapova, che dopo l’ennesimo infortunio è tornata a occupare la posizione del ranking che le spetta (numero 2). Alla Kvitova, che ha vinto il suo secondo Wimbledon. Alla Halep, che ha confermato i progressi rivelati nel suo magnifico 2013. Qualcuno diceva che sarebbe crollata, che non avrebbe confermato nulla, che sarebbe sparita. La finale del Roland Garros – e non solo – parrebbero proprio dire il contrario, però. Alla Bouchard, ventenne ormai stabile tra le migliori e sicura protagonista del tennis per i prossimi (salvo cataclismi) dieci anni. In misura minore alla Ivanovic, tornata al numero 5 del mondo dopo anni di oblio tennistico. L’impressione, però, è che negli Slam si sciolga sempre e che quel Roland Garros di tanti anni fa resterà solo un bellissimo ma impareggiabile ricordo. Last but not least, Caroline Wozniacki. Nella seconda parte dell’anno la danese ha dimostrato di essere tornata quella di tre o quattro anni fa, ma ancora più forte. E ancora più determinata. Il tennis femminile gode di un ottimo momento di salute e sono tante le stelle che stanno rendendo la Wta davvero appassionante (il Masters è stato conferma di questo).

Per la novità dell’anno il premio non potrebbe che andare a Belinda Bencic. 17 anni, ottimi risultati in questo 2014 e una progressione costante in classifica. Ad impressionare, oltre alle qualità tennistiche, è la maturità dimostrata in campo. Nel tennis come nella vita guardo le persone in faccia e spesso faccio centro. Il volto di Belinda parla chiaro, e nel 2015 la top ten potrebbe avvicinarsi vertiginosamente.

Passiamo ai maschietti. Anche in questo caso risulta difficile la scelta relativa al miglior giocatore dell’anno. Non c’è stato un dominatore assoluto e in tanti hanno dimostrato grandi cose. Impossibile non citare i quattro vincitori degli Slam. Partirei da Djokovic, che ha vinto Wimbledon e che sta riscrivendo in sordina la Storia del tennis. La sta riscrivendo perché sta accumulando record nonostante viva nell’era di altri due marziani, Nadal e Federer. Forse non ci rendiamo conto che un trio del genere non c’è mai stato prima in questo sport. Lo darei anche a Nadal perché, nonostante un 2014 da menomato (ho avuto modo di parlarne qui sul sito), ha giusto avuto tempo di scendere in campo per ricordare che il migliore tennista di tutti i tempi sulla terra rossa è lui. Lo darei anche a Wawrinka e Cilic, seppur con qualche riserva in entrambi i casi. Hanno imbroccato due settimane fenomenali, sono entrati in una nuova dimensione e come (quasi) naturale hanno incassato qualche rigurgito di contraccolpo. Cilic è il più giovane tra i due e tutti fremiamo dalla curiosità di capire che cosa diventerà. Non lo darei a Federer e a Nishikori, anche loro inossidabili protagonisti della stagione, solo perché manca in bacheca la grande affermazione.

Sorpresa dell’anno nelle retrovie? Premio spedito in casa Goffin. David ha sciorinato un tennis spettacolare nella seconda metà dell’anno, ottenendo importanti vittorie e affacciandosi (per ora) timidamente verso i piani alti. Ci aspettiamo molto da lui l’anno prossimo, anche se non sembra ancora pronto per competere ai massimi livelli. La determinazione però c’è, il talento anche, la faccia da angelo caduto dal cielo pure. Sembra tutto dalla sua parte.

Quando finisce una stagione tennistica mi sale l’ansia mista alla tristezza velata di gioia per poter finalmente raccogliere i cocci di una vita sociale andata smarrita. D’incanto apro gli occhi e mi rendo conto che anche i tennisti e le tenniste hanno una vita al di fuori del tennis. E’ quasi rassicurante vederli ogni settimana tirare palle dall’altra parte di una rete. Non mi resta che augurar loro una buona vita sociale, ma solo per qualche settimana. Poi si ritorna al lavoro, poi si ritorna in tv.

Non è Natale e non è l’ultimo dell’anno, ma il 2014 può dirsi già concluso 🙂

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