RITRATTI

Serena Williams l’antidiva: “Giocare sul Centrale? No grazie”

Serena Williams l’antidiva. Chiunque possa pensare che la statunitense pretenda a tutti i costi di giocare sul campo principale le proprie sfide si sbaglia. E di molto. Anche se, forse, si fa fatica a credere a questa cosa.

È stata la 23 volte campionessa Slam – che insegue ancora il record di Margaret Court – a raccontare della particolare richiesta che, ogni volta, fa agli organizzatori dei vari tornei che disputa durante la stagione.

Chiedo spesso di poter giocare sui campi secondari per lasciare il principale a qualche altra tennista. Ci sono ragazze che faticano tanto solo per poter raggiungere questo obiettivo” ha raccontato la numero 9 del ranking WTA.

US player Serena Williams celebrates winning the first set against US player Alison Riske during their women’s singles quarter-final match on day eight of the 2019 Wimbledon Championships at The All England Lawn Tennis Club in Wimbledon, southwest London, on July 9, 2019. (Photo by Daniel LEAL-OLIVAS / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE

Una richiesta che difficilmente viene accolta: “Agli organizzatori non piace e per vari motivi mi obbligano a giocare sul Centrale“. Non sarà certo uno sforzo per lei – questo sia ben chiaro – ma la battaglia di Serena Williams per la parità di trattamento nel mondo del tennis passa anche da dettagli che possono sembrare minori o irrilevanti.

Infatti, la motivazione che spinge la più piccola di casa Williams a chiedere di essere “declassata” è dettata dal calendario e dai tabelloni che privilegiano il tennis maschile: “Ci sono 4 gare per gli uomini in programma sul campo principale mentre per il circuito femminile solo 2“.

Serena Williams si batte non solo nel tennis. È, infatti, da poco diventata azionista di una nuova franchigia che debutterà nella massima serie del campionato di calcio statunitense nel 2022. Per L’Angel City FC è previsto un board tutto al femminile.

Diletta Barilla

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