Il sogno di Simona Halep: “Una medaglia olimpica per la mia Romania”

Simona Halep torna in campo dopo i problemi fisici. Dopo gli appuntamenti Slam il grande sogno è conquistare una medaglia alle Olimpiadi di Tokyo

In attesa del secondo grande appuntamento dell’anno, Simona Halep – che ha saltato l’appuntamento della Billie Jean King Cup – è tornata in campo al Mutua Madrid Open anche se, in questa stagione, ha un obiettivo ben preciso in mente. Il sogno, infatti, si chiama Olimpiade.

Voglio portare alla mia Romania una medaglia” racconta in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. Seguendo magari le orme di Nadia Comaneci, la sua connazionale più famosa: “Quello che ha raggiunto lei in carriera è qualcosa di incredibile ed è stata l’ispirazione per tanti ragazzi nel nostro paese. Mi piacerebbe seguire il suo esempio”.

E, tra campionesse il feeling è sempre ottimo: “Nadia è una mia cara amica e quando può viene a vedermi giocare. Era in tribuna quando ho vinto il Roland Garros” ricorda Simona Halep. L’attenzione della numero 3 del ranking WTA però, almeno per il momento, è tutta per i tornei imminenti: “Ho risolto i problemi fisici che mi hanno impedito di scendere in campo contro l’Italia“.

Per la tennista di Costanza, adesso ci sono due appuntamenti – Madrid prima e Roma poi – che la hanno già vista trionfare. In Italia arriva da campionessa in carica: “Sono molto legata a questi due tornei sia per i ricordi che per i tifosi. In Spagna e in Italia ci sono tantissimi romeni e per me sono come una seconda casa“.

Anche per queste occasioni i giocatori dovranno entrare nella “bolla” sperimentata per la prima volta negli USA la passata stagione. Un argomento che però ha fatto discutere a lungo e “storcere il naso” a più di un giocatore: “Quando sono in giro per il mondo per i tornei mi piace visitare le città e scoprirne la cucina locale. Per questo un po’ mi pesa non poter uscire ma sono felice di aver l’opportunità di competere“.

Simona Halep, pur essendosi sottoposta al vaccino, non potrà comunque uscire dallo spazio protetto. Questo aumenta il tempo da passare a “stretto contatto” con le altre giocatrici e riporta in auge una questione spinosa: si può essere amiche? “Sì, è possibile. La certezza è che non siamo nemiche” scherza. Poi aggiunge: “Ovviamente ci sono relazioni più strette di altre ma questa è una cosa normale anche fuori dal tennis“.

Dietro ai suoi successi c’è il grande rapporto con il suo storico allenatore, l’australiano Darren Cahill: “Parliamo molto e ci troviamo molto bene. In più adesso non può tornare in Australia per via della pandemia“.

 

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