Tornano gli Us open series, tornerà anche Flavia Pennetta?

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Finita la breve parentesi sulla terra rossa post Wimbledon, ritornano i tornei sul cemento americano che preparano agli Us Open, ultimo Slam dell’anno.  Competizioni queste tanto a care a Flavia Pennetta che da sempre si esalta nei confini d’oltreoceano. La brindisina però sta attraversando un momento poco felice, basterà ancora una volta l’atmosfera del “Nuovo Mondo” a farle ritrovare i risultati ?

di Lorenza Paolucci

L’avevamo lasciata esultante e raggiante sul cemento di Indian Wells, nel deserto californiano che l’ha consacrata prima italiana a portare a casa un Premier Mantadory. Da allora però Flavia Pennetta si è smarrita e non poco, inciampata costantemente in secondi turni persi spesso male ed, accidentalmente, nel patetico gossip italico, per poi rientrare nei ranghi di quella discrezione che le si addice ma non purtroppo in quelli delle vittorie.
Il momento di flessione è stato frutto probabilmente della sbornia post Indian Wells, che Flavia avrà visto incoscientemente come un punto di arrivo più che di partenza e che dato i 32 anni e le mille disavventure non le si può certo rimproverare. I più maliziosi poi parlano di distrazioni ed appagamenti relative alle faccende di cuore, cosa questa umana e comprensibile, dato che prima dell’atleta c’è sempre la donna. Peccato però che i rumors  a riguardo vengano fuori sempre di fronte a relazioni rese pubbliche od a fidanzati famosi, come se per una legge non scritta colleghi ed attori possano distrarre più di ingegneri ed impiegati. Questo la dice lunga sul perchè la Pennetta in questi anni si sia sempre ben riguardata dal confessare alla stampa i propri innamoramenti.
Sarebbe invece di gran lunga più semplice fare due più due, pensando a come l’incostanza di Flavia nella sua carriera sia stata seconda solo a quella dell’eterna rivale Francesca Schiavone, così come il prestigio dei trofei in bacheca, ma non come i picchi di rendimento che forse nessuna tra le sue connazionali ha ancora saputo imitare. I motivi dell’assenza della brindisina (tornata nel frattempo n.1 d’Italia) dai radar delle vittorie, lasciano comunque il tempo che trovano. Quello che ci si chiede e se Flavia Pennetta tornerà ai livelli che le competono oppure  se l’apoteosi di Indian Wells resterà un preziosissimo punto di non ritorno. I tornei in terra rossa post Wimbledon li ha saltati per un problema al piede che ha richiesto riposo e terapia, poco male però perchè adesso cominciano i “suoi” di tornei, quelli sul cemento americano di Montreal, Cincinnati e New York. Qui Flavia trova da sempre sensazioni particolari e soprattutto vittorie importanti: da Los Angeles 2009 e conseguente top ten, alle imprese degli Us Open, dove dovrà difendere la pesantissima cambiale della rigenerante e provvidenziale semifinale dello scorso anno. L’ideale però sarebbe accumulare punti nei tornei precedenti, dove ha poco da difendere, per attutire l’eventuale colpo che solo un improbabile bis a New York potrebbe evitare.
In ogni caso Flavia ha dimostrato di essere capace di tutto tra le mura amiche di Flushing Meadows, soprattutto quando la vigilia la vede sfavorita.
Vedremo allora se ancora una volta la sua amata New York sarà luogo di nuove rinascite.

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