Wimbledon, day 2: Azarenka e Pliskova schiacciasassi, si salva Svitolina

Poche sorprese nei primi incontri femminili di giornata: al turno successivo tutte le big, a cui si aggiungono le vittorie di Golubic e Muchova

Non molti scossoni in questa prima parte di secondi turni in quel di Wimbledon. Nel tennis in gonnella tutte le big, infatti, approdano al secondo turno, chi più chi meno agevolmente. Schiacciasassi la prova di Azarenka che lascia appena due game all’australiana Tomljanovic, rifilandole addirittura un bagel nel secondo set. Maiuscola anche la prova di Karolina Pliskova, che non lascia respiro a Monica Puig. Avvio sprint per la ceca che in venti minuti già fa suo il primo set, lasciando appena 9 punti e nessun game per strada. Nel secondo parziale c’è più gioco, anche se la numero 3 del mondo scava già nel 4 game le distanze, issandosi 3-1 prima e confermando sul 4-1. Arrivati sul 5-3 e servizio la ceca tentenna e Puig ne approfitta per pareggiare il conto dei break. Equilibrio che dura ben poco, con Pliskova capace nel game successivo di strappare nuovamente la battuta alla sua avversaria e chiudere il match dopo un’ora tonda di gioco.

Rischia Elina Svitolina che supera Gasparyan a causa del ritiro di quest’ultima nonostante fosse in vantaggio di un set. Nel secondo parziale, sul 6-5 40-15 in favore dell’ucraina, la russa avverte un forte dolore alla gamba sinistra e tra le lacrime è costretta al forfait. Si teme, infatti, che l’infortunio possa riguardare il ginocchio sinistro, già operato tre volte. Al terzo turno anche Muchova e Kontaveit, entrambe vittoriose in due set rispettivamente su Brengle e Watson. Di grande spessore la vittoria di Golubic ai danni di Putintseva, ottenuta solo dopo due set molto combattuti nel punteggio. Primo set che vede le due molto propositive in risposta, tanto da dar vita a parecchi break e controbreak. A piazzare l’allungo decisivo è l’elvetica nel settimo game, permettendole di chiudere per 6-4. Nel secondo parziale le tenniste sono più solide al servizio e, a parte un paio di break, riescono a tenere la battuta quasi sempre senza troppi intoppi. È il tie-break a decidere le sorti in favore della svizzera, che lo conquista per 7 punti a 3.

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