WTA Finals: Dominika Cibulkova vince 6-3 7-6 e prega che “Angie” faccia altrettanto

A Dominika Cibulkova bastano due set per domare Simona Halep e avere ancora una chance di qualificarsi per le semifinali; ora, però, deve sperare che anche la Kerber vinca in due set

LA DETERMINAZIONE DI DOMINIKA – A Singapore, la sfida fra Dominika Cibulkova e Simona Halep apre l’ultimo turno del Gruppo Rosso. Per qualificarsi, Dominika Cibulkova (a secco di vittorie nelle WTA Finals, ma ancora in corsa grazie alla formula del round robin) deve battere Simona Halep in due set, sperando che Angelique Kerber riservi lo stesso trattamento a Madison Keys. La slovacca è ben determinata a raggiungere l’obiettivo e già nei primi game spinge sull’acceleratore, vibrando fendenti di dritto e di rovescio che si rivelano vincenti; la tattica è immediatamente redditizia, “Domi” si aggiudica dodici punti su tredici, strappando (a zero) il servizio all’avversaria. Quando Simona Halep ritrova la consueta solidità nei colpi, il primo parziale è ormai compromesso: la Cibulkova continua a randellare da fondocampo a suon di “pome” (l’urlo di esultanza nella propria lingua), alternando alle solite accelerazioni delle precise palle corte che spezzano il ritmo alla rumena, procurandole non pochi grattacapi. Il primo set si chiude, senza altre occasioni di break, col punteggio di 6-3 a favore della ventisettenne di Bratislava.

 

DOMINIKA ANCORA IN VITA – Il secondo parziale, aperto da un break della Cibulkova, si rivela molto più combattuto ed emozionante del precedente; da una parte la Cibulkova mantiene il proprio (alto) livello di spinta, dall’altra la Halep si difende meglio e contrattacca con efficacia, arriva così l’immediato controbreak della tennista di Costanza. Il servizio ha sempre meno importanza e, nella parte centrale del set, giocata su ritmi vertiginosi, i break consecutivi sono ben quattro. Sul 5-5 30-30 accade un episodio curioso: “Domi” estrae il classico coniglio dal cilindro con una pazzesca accelerazione in lungolinea, il giudice di linea vede la palla fuori (in realtà pizzica la linea) e – avendo la slovacca esaurito le chiamate di hawk-eye a disposizione – il punto viene assegnato alla Halep, che mantiene il servizio. La Cibulkova riesce a trascinare (con merito) il parziale al tiebreak, inaugurato però da una miracolosa difesa della Halep, un suo disperato recupero col dritto in back diventa, per caso, vincente. La Cibulkova, costretta ad aggiudicarsi il set, aumenta ulteriormente la velocità (e spregiudicatezza) dei propri colpi e costringe l’avversaria a fare il tergicristallo in mezzo al campo: sotto 4-5, con l’acqua alla gola, la slovacca prima spinge forte col rovescio incrociato costringendo l’avversaria all’errore, poi si apre splendidamente il campo col dritto lungolinea per chiudere al centro e infine piazza un altro rovescio in cross che porta la Halep a sbagliare. Game, set e match Dominika, che svolge l’arduo compito in maniera egregia e rimette il proprio destino nelle mani di Angelique Kerber.

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