Andy Murray guiderà i britannici verso la finale Davis?

Nella semifinale di Coppa Davis tra Gran Bretagna e Australia, il numero 3 del mondo Andy Murray proverà a guidare i suoi connazionali vero la finale.

Andy Murray, lo scozzese numero 3 del ranking internazionale, a Luglio 2015 ha portato per mano la Gran Bretagna verso la semifinale di Davis, battendo la Francia agli ottavi al Queen’s subito dopo Wimbledon.

Nel weekend i britannici capitanati da Leon Smith incontreranno gli australiani sui campi di Glasgow, dove il team- in gran parte scozzese -potrà mostrare il suo meglio. Il coach Smith, che guida la Gran Bretagna per la prima volta, dal 1978 dopo 37 anni a caccia della finale, ammette che in questa settimana tutta la pressione sarà su Murray, che comunque sembra essere al top della forma. “Siamo in buona posizione e molto fortunati di avere con noi un grande campione come Andy Murray. Con Andy nel nostro team, abbiamo molte possibilità di vittoria su chiunque anche se di fronte abbiamo degli ottimi avversari.

Gli aussie dal canto loro contano sulla presenza nei loro ranghi del leone campione Slam, Lleyton Hewitt, di Bernard Tomic, del bombardiere Sam Groth e della giovane promessa Thanasi Kokkinakis e, nonostante si preveda che lotteranno strenuamente per superarli, non sembrano poter impensierire il tennista di casa.
Smith è sicuro che il due volte campione Slam darà il suo contributo alla battaglia “alla grande”, spera solo che gli altri, come Jamie Murray, ad esempio possano contribuire alla buona riuscita del tutto. Il mancino ventinovenne è diventato infatti parte integrante del team britannico.

“C’è un bel peso e una grande responsabilità sulle spalle del n3 del mondo naturalmente, ma possiamo contare anche su un ottimo Jamie Murray, che in doppio ha appena giocato la finale agli US Open 2015 e in Luglio quella di Wimbledon e in assoluto sta giocando il suo miglior tennis in carriera”

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C’è molto in gioco ma il pubblico in Scozia sarà di sicuro fantastico e altamente coinvolto e detto questo non ci resta che aspettare. E che battaglia sia!

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