Coppa Davis: uno strepitoso Juan Martin Del Potro stende Murray in cinque set e regala il primo punto all’Argentina

Sembra proprio che Juan Martin Del Potro non voglia smettere di stupire: il tennista argentino, che sta vivendo da Agosto un vero e proprio periodo magico, mette a segno un altro colpaccio, sconfiggendo nel primo incontro della sfida tra Argentina e Gran Bretagna di Coppa Davis il numero 2 del mondo Andy Murray. Un match spettacolare, lottato e ricco di emozioni, che si è concluso in cinque set: alla fine, dopo una rimonta strepitosa, la spunta "Delpo", con il punteggio finale di 6-4 5-7 6-7(5) 6-3 6-4.

Che Juan Martin Del Potro, al suo meglio, potesse essere una mina vagante e un avversario insidiosissimo per qualsiasi top player lo sapevamo già. Ma che l’argentino, tornato da poco nel circuito e ancora alla ricerca del suo miglior tennis dopo una carriera sfortunata e costellata di infortuni, riuscisse a inanellare una serie così straordinaria di risultati non ce lo saremmo mai aspettati. “Delpo” sta vivendo infatti un vero e proprio periodo magico, e quest’oggi ha messo a segno l’ennesimo colpaccio: dopo gli scalpi di Novak Djokovic, Rafael Nadal e David Ferrer, si è aggiunto alla lista anche il numero 2 del mondo Andy Murray, reduce dalla cocente sconfitta contro Kei Nishikori agli US Open. Il contesto era uno di quelli davvero importanti, la sfida di semifinale di Coppa Davis tra la Gran Bretagna, campione in carica, e Argentina; e con il suo strepitoso successo in cinque set sullo scozzese, Del Potro regala alla propria nazione il primo punto del weekend, che potrebbe rivelarsi fondamentale.

E’ stato un incontro appassionante, lottato, e con grande qualità. L’ultimo precedente tra i due risaliva alle Olimpiadi di Rio di questo Agosto, dove a prevalere era stato Murray in quattro parziali, conquistando la seconda medaglia d’oro consecutiva. Questa volta, però, l’argentino aveva la ghiotta occasione di rifarsi, ancora una volta con la maglia della propria nazionale, e non se l’è fatta scappare. Del Potro è stato bravo a portare la maggior parte degli scambi nel proprio “territorio”: da fondo campo è riuscito alla grande a rallentare il ritmo e a coprire il lato sinistro con il rovescio in back, che si è dimostrato una validissima alternativa al colpo in top ancora troppo difficile da realizzare per il suo polso malandato, per poi sfondare ripetutamente con il dritto, più devastante che mai. A ciò si è aggiunta un’ottima prestazione al servizio, con cui ha tenuto percentuali altissime sia con la prima, con un ottimo 70%, ma soprattutto con la seconda, che gli ha reso un impeccabile 95%; e anche livello mentale: non ha ceduto, infatti, nei momenti più difficili, ha retto il ritmo asfissiante del rivale e ha sempre aspettato il momento giusto per chiudere lo scambio con l’accelerazione, senza cadere nella fretta e nella trappola dei granitici recuperi del rivale. Murray, al contrario, non ha convinto ancora una volta. Proprio come a New York, lo scozzese ha sì messo in mostra un buon livello, ma ha anche palesato non poche lacune a livello tattico: di fronte alla spinta continua dell’argentino, ha tentato di aggrapparsi al ritmo e alla solidità, senza però riuscire a contenere la sua potenza. Probabilmente, il numero 2 del ranking è stato tradito da una comprensibile stanchezza, a livello più mentale che fisico, e ha fallito nel momento di piazzare la zampata decisiva e ammazzare la partita. Non gli è bastato aggrapparsi al servizio, che tanto lo ha aiutato quest’oggi nei momenti di difficoltà, e alla fine si p dovuto arrendere di fronte ad un Del Potro più centrato e motivato.

MURRAY PARTE MEGLIO, MA “DELPO” RIMONTA-  L’atmosfera in campo è quella tipica della Coppa Davis, con il pubblico inglese (scozzese?) impegnato ad incitare il proprio giocatore di punta. La grande passione degli argentini e la grande simpatia che Del Potro ispira in ogni appassionato riescono però ad equilibrare la situazione. Vi era una grande aspettativa per questo incontro, il più atteso dell’intero weekend di Davis, e i due non deludono le speranze dei fans a caccia di spettacolo fin dai primi momenti. L’andamento del match, però, sembra pendere immediatamente dalla parte del logico favorito, Andy Murray, che dopo un primo turno di battuta lungo e complicato innesta la marcia superiore e strappa il servizio, issandosi sul 2-0.

Con il sollievo dei sudamericani, però, è solo un fuoco di paglia. L’argentino è intenzionato a dare battaglia e a riscattare la sconfitta Olimpica, e lo dimostra alla prima occasione conquistando un fondamentale contro-break, che riporta tutto in parità. Superato lo shock iniziale, il campione degli US Open 2009 registra i propri colpi e diventa devastante alla battuta: un parziale di 21 punti consecutivi al servizio lo rende di fatto inattaccabile nei propri turni. La svolta del parziale arriva nel fatidico settimo gioco, nel quale l’argentino coglie le incertezze dell’avversario e mette a segno il suo secondo break, che gli consente, poco dopo, di archiviare la prima frazione con il punteggio di 6-4.

ANDY REAGISCE E SI PORTA IN PARITA’- Lo show, però, è appena cominciato. La maggiore freschezza e aggressività di Delpo si notano anche nel secondo parziale, ma Murray, dopo la stesa iniziale, alza notevolmente il proprio livello. Lo scozzese diminuisce drasticamente il numero dei propri gratuiti, diventa più solido da fondo campo e regge decisamente meglio gli scambi, riuscendo ad imporre maggiormente il proprio ritmo e non disdegnando, in certi casi, anche qualche discesa a rete. Il set prosegue on-serve fino al 4 pari, quando arriva il primo, grande momento di tensione. Al servizio, il numero 2 del mondo si fa sorprendere dal suo avversario e si ritrova, un po’ all’improvviso, con le spalle al muro, costretto ad annullare una pericolosa palla break. Con grande coraggio, però, Andy riesce finalmente a reagire, e annulla la chance da campione con una volée vincente, per poi difendere il proprio turno e issarsi sul 5-4.

La pressione, ora, è tutta dalla parte di Del Potro, che però non si fa intimidire e dimostra grande freddezza: Murray capisce il momento favorevole e prova a piazzare l’allungo, e sul 15 pari conquista un punto straordinario con un passante con le spalle alla rete in recupero di un pallonetto del suo rivale. Nonostante tutto, però, Juan non trema, rimonta e con tre punti consecutivi pareggia i conti sul 5 pari. Sventato il pericolo, l’argentino cerca il contrattacco e si issa a sua volta sul 15-30 in risposta, ma anche lo scozzese non vuole cedere alcuno spazio e si tira fuori dai guai grazie a due ace. La svolta decisiva, infine, giunge nel dodicesimo game, dove Delpo commette qualche errore di troppo, non riesce ad affondare da fondo campo e alla fine consegna il set, con il punteggio di 7-5.

TRA ALTI E BASSI LO SCOZZESE VOLA IN VANTAGGIO- Se finora non sono mancate emozioni, il terzo parziale ne regalerà ancora di più. A differenza della seconda frazione, estremamente equilibrata fino alla fine, questa partita è caratterizzata da continui capovolgimenti e alti e bassi; entrambi si procurano più possibilità, scardinano l’equilibrio, ma alla fine si fanno in qualche modo riprendere. Il primo a trovarsi in difficoltà è l0argentino, che nel quarto game scivola sul 15-30; Andy si fa aggressivo e scaglia una risposta quasi vincente che viene chiamata fuori, ma che si rivela invece buona quando chiama il challenge. Il risultato è che il punto viene ripetuto, ad aggiudicarselo è Delpo e Murray comincia a lamentarsi, comprensibilmente, per l’occasione mancata. Break mancato, break subito, si usa dire, e infatti nel game successivo il numero 2 precipita sullo 0-40.. Andy riesce a risalire fino ai vantaggi grazie a due ace, concede un’altra chance che la annulla nuovamente con una palla corta, ma alla fine concede la battuta.

Lo svantaggio non scoraggia lo scozzese, che ritrova immediatamente il filo del discorso e, aiutato da un game non buono del suo avversario, si riprende il break e impatta sul 3 pari. Ma gli alti e bassi sono ben lontani dal terminare: Del Potro piazza un altro allungo grazie a due punti straordinari con il dritto e si porta poco dopo sul 5-3, ad un solo game dalla conquista del parziale. Murray è in grande difficoltà, ma non demorde, si rifà sotto sul 4-5 e nel decimo gioco si guadagna due possibilità di tornare in parità. L’argentino reagisce alla grande, agguanta la parità e si procura anche un set point. A questo punto, con le spalle al muro, il numero 2 del mondo tira fuori l’asso nella manica, e con uno splendido pallonetto annulla la palla set, per poi guadagnarsi poco dopo un meritato contro-break. La conclusione è rimandata al tie-break. Nella partita decisiva, è lo scozzese a partire meglio e a scappare via sul 4-1. Delpo ancora una volta non si arrende e conquista un’insperata parità sul 5 pari, ma Murray con una risposta aggressiva si procura un set point, che converte immediatamente. 7-5 il punteggio finale per Andy, che ha completamente capovolto l’incontro.

DEL POTRO TRAVOLGE MURRAY E SI PRENDE IL SUCCESSO- L’esito, a questo punto, appare scontato. L’inerzia è tutta dalla parte dello scozzese, che ha superato il momento difficile e, pur dovendo lottare, ha riportato il match nei binari a lui favorevoli. E Delpo, al contrario, non ha saputo sfruttare le proprie chance, e ora potrebbe subire il contraccolpo psicologico. La realtà, però, è ben diversa. Murray viene a mancare proprio nel momento di ammazzare la sfida, e ci sono per certi versi molte analogie con l’ultimo incontro giocato e perso contro Kei Nishikori, agli US Open: anche in quell’occasione il numero 2 del mondo si è trovato in vantaggio per due set a uno, e non era stato in grado di spegnere le reazioni del rivale sul nascere. Così quest’oggi Andy non trova la svolta nei primi giochi, e mostra qualche debolezza di troppo. L’argentino non si fa pregare e coglie immediatamente l’attimo, scardinando la battuta del rivale e, questa volta, conduce con sicurezza e autorità tutti i turni di servizio, chiudendo il parziale con il punteggio di 6-3.

Il momento chiave della frazione decisiva è il quinto game. Dopo due turni di battuta agevoli per entrambi, sul 2 pari Andy perde un po’ di lucidità e si fa rimontare dal 40-0. Il suo avversario capisce il momento e scaglia un dritto vincente che gli regala una palla break, ma il numero 2 non trema e la salva con un servizio vincente. La svolta però e solo rimandata: nel settimo gioco Delpo pressa terribilmente da fondo campo con il dritto e si issa sullo 0-40, con tre ulteriori occasioni di break; Murray annulla ancora le prime due, ma sull’ultima non chiude una volée di rovescio e il rivale ne approfitta scagliando un fantastico passante di dritto. Il vantaggio mette le ali all’argentino, che difende la battuta e sul 5-3 entra in trance agonistica, procurandosi un match point grazie ad un recupero fantastico di dritto. Andy non vuole cedere e prova a resistere, si salva con un ace e si porta sul 4-5, ma sono i suoi ultimi sussulti: Juan Martin Del Potro sigilla il trionfo scagliando, sul secondo match point, un ace che gli regala un’altra gioia, l’ennesima dell’ultimo mese.

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