Yuichi Sugita, il samurai che spaventa l’Italia

Cerchiamo di analizzare a fondo l'avversario che sembra rappresentare l'ostacolo più duro per la nazionale italiana, impegnata nel primo turno del World group di coppa Davis a Morioka, in Giappone.

 

Nel tennis così come nello sport in generale a volte basta una scintilla per fare il salto di qualità tanto desiderato e guadagnare la fiducia necessaria per ottenere successi che potevano sembrare insperati.  Se ci aggiungiamo la tendenza di molti giocatori a raggiungere il picco in carriera a ridosso o addirittura dopo i 30 anni possiamo delineare il quadro del circuito Atp attuale. Noi italiani non possiamo che citare Paolo Lorenzi per l’impegno costante e la motivazione che l’ha spinto a migliorare con l’età e a rappresentare un grande esempio per i giovani. Ecco allora un altro nome che merita attenzioni e che questo weekend potrebbe rappresentare il vero ostacolo per l’Italia di capitan Barazzutti, Yuichi Sugita. Il 29enne giapponese ha infatti saputo mantenere i nervi saldi nel momento più importante del match contro Andreas Seppi, non ha sbagliato quando è stato costretto ad annullare match point e ha finito per dominare il tiebreak decisivo. Facciamo un passo indietro. Parlavamo di scintilla decisiva è la sua si identifica con il primo successo in carriera sul tour maggiore, quando ha stupito vincendo il torneo Atp 250 di Adalia, Turchia. Percorso culminato battendo a sorpresa in finale, sui campi in erba turchi, il francese Mannarino. Subito dopo arrivano i quarti al master 1000 di Cincinnati, la semifinale a Chengdu e il best ranking (numero 36 Atp). Qualche mese dopo è il numero 1 del Giappone, data l’assenza di Nishikori, nella sfida valida per il primo turno del gruppo mondiale di coppa Davis e, seppur ad un passo dalla sconfitta, non ha mollato e ha portato a casa il punto del pareggio. Cerchiamo di capire meglio ora chi è davvero il nostro avversario. Yuichi nasce a Sendai nel settembre del 1988 e ha debuttato nel circuito maggiore esattamente vent’anni dopo sui campi del  Japan Tennis Open di Tokio, quando ha ricevuto una wild card per il main draw. Il vero salto di qualità l’ha fatto però nel 2017 cominciando con due successi a livello challenger, il primo a Yokohama ed il secondo a Shenzen. Ad aprile dello scorso anno altro risultato importante quando ha raggiunto i quarti all’Atp 500 di Barcellona, sconfiggendo tra gli altri Richard Gasquet e Pablo Carreno Busta. A livello Slam non ha ancora ottenuto piazzamenti notevoli ma grazie alla sua classifica attuale si è garantito di entrare in tutti i tabelloni principali dei tornei maggiori e per questo potrà anche stupire. Domani notte affronterà Fabio Fognini e, col suo Giappone sotto 2 a 1, sarà obbligato a portare a casa il terzo singolare per alimentare la speranza della squadra di casa di avanzare ai quarti di coppa Davis.

di Gianluca Rossino

 

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