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Wta Briefing: Sara Errani, quando una pausa può fare bene

RIENTRO OK PER SARA – Non può che essere giudicata positivamente la prima settimana di Sara Errani dopo il breve stop deciso dalla Federazione. Ferma da agosto per la nota “vicenda letrozolo” – traversia che nelle ultime settimane ha assunto contorni addirittura goliardici –, la bolognese è tornata nel torneo International di Tianjin lasciando subito delle ottime impressioni, come non aveva saputo dare per tutta la prima parte del 2017.

Nel torneo in terra cinese, Sara, partendo dalle qualificazioni, si è spinta fino alle semifinali dove si è arresa alla diciannovenne Aryna Sabalenka (bielorussa di cui potremmo sentire parlare in avvenire), ma nonostante la sconfitta contro la poco esperta avversaria, l’impressione globale è stata quella di una Errani in buona forma fisica e mentale. Uno stop che poteva risultare pericoloso, ma che evidentemente ha giovato all’azzurra capace di vincere a Tianjin cinque match di fila, una serie di vittorie che mancava dal torneo di Dubai dello scorso anno, dove la trentenne emiliana sollevò l’ultimo trofeo finora conquistato.
Durante questa settimana Sara Errani è stata alle prese anche con due match molto lunghi, dispendiosi e combattuti che ne hanno testato fin da subito la condizione fisica: contro la brasiliana Beatriz Haddad Maia nel secondo turno (vittoria per 6-4 4-6 6-3 dopo due ore e quarantotto minuti di gioco) e contro l’americana Christina McHale ai quarti, dove si sono superate anche le tre ore di gioco (tre ore e undici minuti per l’esattezza) prima della vittoria dell’azzurra, complice anche un terzo set con una McHale praticamente a mezzo servizio causa infortunio.

Sara Errani è stata finalista al Roland Garros 2012.

RIENTRO NELLA TOP 200 – La squalifica sembra essere già un brutto ricordo per Sara che da lunedì rientrerà nei primi 200 posti del ranking Wta. Un posizionamento sopra la posizione numero 200 che sarà importante per la tennista italiana per mantenere vivo l’obiettivo di entrare nella entry list degli Australian Open. La speranza è che sulla vicenda Errani, sempre dichiaratasi con la coscienza pulita per l’accidentale assunzione del letrozolo, non intervenga in maniera negativa il Tribunale arbitrale dello sport di Losanna.
Sara Errani è riuscita a sollevarsi dallo stato genuflesso in cui era scivolata dopo un 2017 che, sulla scia del finale dell’anno precedente, le aveva offerto troppi bocconi amari e che la condanna a 2 mesi di stop pareva chiudere con infamia. Il suo secondo tempo è pronto a cominciare.

Antonio Pagliuso

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