Atp Finals – London
(RR) N. Djokovic (2) d. M. Raonic (4) 7-6 (5) 7-6 (5)
Una partita all’insegna dell’equilibrio. Milos Raonic si è presentato con la voglia di vincere questo match contro Novak Djokovic, facendo leva sulla prima palla di servizio e su un dritto in forma smagliante. Di fronte a lui, l’ex numero uno del mondo ha offerto una prova di grande sostanza ma anche di grande umiltà. Poco rischio, molte gambe, e la capacità di tenere bassissimo il numero di errori non forzati. Queste le chiavi del match, in generale, e del primo parziale in particolare. La forza e la percentuale di prime palle di servizio del canadese lo tengono in linea di galleggiamento per tutto il primo set, e solo grazie ad una magia di Djokovic con un lob che supera di giustezza il suo avversario a rete nel tiebreak, che il serbo riesce a portare dalla sua parte il gioco decisivo.
Nel secondo parziale Djokovic toglie subito il servizio a Raonic, ancora frastornato per un tiebreak perso, tra l’altro, per un dritto d’attacco del suo avversario talmente vicino alla riga da risultare poi out, ma solo per chi ha potuto vedere il falco offerto dalla regia internazionale, che mostrava come la palla del serbo fosse fuori di un capello. Il dubbio deve aver giustamente attanagliato Milos, che si è ritrovato sotto di un break, poi recuperato con un paio di randellate di dritto da fondocampo. Qui Djokovic piazza un allungo pare decisivo, issandosi per 4-2, con il suo avversario all’angolo. Ma proprio quando Raonic sembrava sul punto di gettare la spugna, eccolo recuperare il break in modo rocambolesco, portarsi prima sul 5-4 e poi sul 6-5, col serbo al servizio: 30 pari, e Djokovic decide di attaccare seguendo un rovescio lungo-riga, tirato però out. Set point e pubblico che supporta il canadese nella speranza di un terzo set, che però non arriva grazie al servizio di Djokovic, che con una seconda palle in kick riesce ad imporre uno scambio lungo da fondo ad un Raonic che mostrava la corda nella corsa.
Si arriva così al tie-break, con Raonic due volte in vantaggio di un mini-break , ma con Djokovic che per due volte riesce a rimontare, complice anche un vistoso calo del serbo al servizio. Sul 5 pari, zampata finale del serbo, che incassa l’ultimo gratuito da parte del suo avversario su un rovescio incrociato che spegne i sogni di gloria del canadese. Match che ci restituisce un Djokovic in buona forma, ben piazzato in campo, capace di soffrire. Non esaltante sul piano del gioco, ma attento nei momenti che contano ad orientare il match dalla sua parte, ed ora, con ancora una partita da giocare nel round-robin, già qualificato per le semifinali.
1 comment
“Raonic molto solido” in che senso? Se si intende molto fermo sulle gambe, bene allora è sicuramente “solido”. Per il resto è incredibile che una negazione del tennis come il canadese sia arrivato ad occupare il #3 del Ranking. Quelle poche volte che si è mosso da fondo ha effettuato delle discese a rete da Circolo del Tennis. Se a Raonic levi il servizio, non resta più niente.