Il ritorno di Jannik Sinner agli Internazionali BNL d’Italia si sta trasformando in un nuovo capitolo della sua straordinaria stagione. Dopo un’assenza di oltre tre mesi dai campi per infortunio, il numero uno del mondo ha superato brillantemente i primi due turni a Roma, dimostrando che la forma è in crescita e la voglia di competere è più viva che mai. Con la vittoria in due set contro Jesper de Jong, Sinner ha conquistato l’accesso agli ottavi di finale, dove affronterà Francisco Cerundolo in un match che potrebbe rivelarsi fondamentale per definire gli obiettivi a breve termine.
“Domani sarà un giorno importante per me. Devo alzare il livello contro Cerundolo. Domani ci saranno molte più risposte”, ha dichiarato il tennista altoatesino in conferenza stampa, mostrando piena consapevolezza della posta in gioco.
Sinner ha inanellato 23 vittorie consecutive in match ufficiali, a partire dallo scorso ottobre. Un filotto che include il trionfo alle Nitto ATP Finals e il successo agli Australian Open, terzo Slam della sua carriera. Ancora più incredibile è il suo record contro giocatori fuori dalla Top 20: 60 vittorie e nessuna sconfitta dagli US Open 2023.
Nonostante la lunga assenza, il suo ritorno è stato solido. “Fisicamente sto recuperando bene. È il secondo match che gioco in tre mesi e mezzo, ed è normale avere un calo. Oggi è durato tre game e mezzo, ma resto sempre lì mentalmente, provo a giocarmi tutti i punti”, ha spiegato l’azzurro, consapevole che il ritmo delle partite è molto diverso da quello degli allenamenti.
Le condizioni di gioco a Roma, tra ombra e sole, si sono rivelate insidiose. “Non era facile giocare, la palla si muoveva molto e il contrasto tra luce e ombra era fastidioso”, ha ammesso Sinner, che ha dovuto gestire anche un calo di concentrazione nel primo set, confermando però la capacità di restare lucido nei momenti cruciali.
Interessante anche la riflessione sulle differenze tra partite giocate di giorno e di sera: “La sera la palla rimbalza meno, puoi spingere di più. Di giorno bisogna usare più la rotazione e gli angoli. Ogni match ha la sua storia”, ha raccontato con un sorriso.
Accanto alla concentrazione per tornare al massimo livello, Sinner ha voluto anche sottolineare l’importanza dei rapporti umani nel circuito. Particolarmente significativa è la sua amicizia con Jack Draper, emersa anche durante i mesi più difficili. “Siamo amici perché siamo simili: umili, semplici, cerchiamo di dare il massimo in campo. Il suo sostegno è stato importante per me, mi ha trasmesso energia positiva. È stato bello allenarsi con lui a Monte-Carlo. Ovviamente ora c’è più competizione, ma fuori dal campo la nostra amicizia continuerà”.
Una stima reciproca che va oltre il risultato, in un ambiente dove spesso prevale l’individualismo. Draper è uno dei pochi che, secondo Sinner, “sta dimostrando costanza come pochi nel Tour”, segno di un legame solido fondato sulla condivisione di valori comuni.
In conferenza stampa, il campione azzurro ha anche scherzato su un curioso dettaglio legato al nuovo Papa, Leone XIV, appassionato di tennis: “Ho saputo che da piccolo ha giocato, ed è una bella cosa per noi tennisti avere un Papa a cui piace questo sport. Vedremo se in futuro avremo la possibilità di fare qualche scambio”. Un sorriso, che conferma come, nonostante i grandi successi, Jannik conservi un approccio genuino e accessibile.
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