La decisione è avvenuta al termine di una lunga consultazione tra coloro che ricoprono le cariche direttive del torneo australiano. Craig Tiley, direttore della prestigiosa competizione, ha rivelato che la discussione non è stata di pertinenza esclusiva degli organizzatori, in quanto prima di arrivare ad una deliberazione sono stati coinvolti diversi addetti ai lavori, fra cui gli stessi tennisti: “Abbiamo chiesto a giocatori, sia in attività sia ad ex, nonché a commentatori e analisti televisivi se preferissero un long set tradizionale oppure no e la decisione è stata presa assecondando le loro risposte. Dunque abbiamo optato per un tie-break a dieci punti nel set decisivo, al fine di assicurare agli spettatori la possibilità di assistere a dei confronti più spettacolari. In più, si stempera l’eventuale dominio del servizio, che ha un ruolo prevalente nei tie break tradizionali. Noi crediamo che questa sia la soluzione migliori per i giocatori e per il pubblico“. Si ricorda che il super tie break si disputerà nel caso in cui i contendenti si trovino sul punteggio di 6-6 nella frazione determinante. Una regola ovviamente valida per il settore maschile e per quello femminile. Per quanto riguarda invece le categorie in cui la novità sarà prevista ci saranno i match di qualificazione e le competizioni di doppio (anche misto e junior). Il Roland Garros rimane l’ultimo avamposto della consuetudine, ma è auspicabile che anche gli Open di Francia si adeguino alle ultime tendenze in tema di modifiche ai regolamenti sul punteggio, sebbene, c’è da dire, che nelle competizioni sulla terra rossa il servizio ha un impatto minore sul gioco, di conseguenza si hanno meno probabilità di assistere a delle contese prolungate, da decidersi soltanto ad oltranza.