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Break Point – sconto per Masha, Murray no-stop

Intensa settimana in cui, tra sentenze in tribunale e sul campo, di certo non ci si è annoiati. La sentenza più attesa dell’anno in ambito sportivo si è conclusa con un abbassamento della pena per una insoddisfatta Sharapova (voto 5 ½), che pretendeva una pena ancora minore (sì, già che ci siamo diamole anche un risarcimento). Parole al veleno contro l’ITF (voto 7), accusata d’imparzialità nel processo, ma che ha subito risposto a tono con un comunicato tanto duro quanto efficace.

Tanto entusiasmo in casa azzurra per la venuta di Tathiana Garbin (voto 7 con fiducia), al posto di uno stanco Barazzutti, alla guida delle ragazze di Fed Cup. Con uno scenario più che preoccupante nel femminile, con Giorgi ormai apolide, Vinci e Schiavone che bussano all’INPS e Errani che deve ritrovare la Sarita di qualche anno fa. Impresa titanica per l’ex 25 WTA, che riparte dalla serie cadetta, speriamo per non rimanerci troppo a lungo.

Ai saluti anche Volandri (voto 8 alla carriera), che si appresta a lasciare quanto prima il tennis professionistico per aiutare il progetto giovani della FIT, ce ne sarebbe molto bisogno. Rimanendo nel bel Paese, Fognini (voto 6) si vendica della Spagna: dopo la sconfitta (l’ottava in otto scontri) con Ferrer, salva la settimana vincendo con Ramos a Shanghai, ma la dea bendata era proprio bendata con lui al sorteggio, nel secondo turno affronterà Djokovic.

Tra i giovani della #NextGen, malino Zverev (voto 6-) che, superato Thiem (voto 4+) al suo millesimo match stagionale, sbatte su nonno Ferrer nei quarti di Pechino, sprecando malamente diverse ghiotte occasioni. Decisamente meglio Nick Kyrgios (voto 9), che tra un desiderio di ritiro e un tweener, conquista il suo primo ATP 500 in carriera, battendo Goffin (voto 7, in ripresa) nella finale di Tokyo. Tornando in Cina, Nadal (voto 5-) ancora alla ricerca dell’Eldorado di qualche stagione fa, si infrange su un redivivo Dimitrov (voto 8), che tra un match e l’altro attacca anche la sua ex Sharapova, ma nulla può contro un Murray sempre più in forma (voto 10), al 40esimo successo in carriera.

Nel femminile sorpresa Konta (voto 9) che agguanta la Top 10 e riporta in alto i sogni tennistici britannici anche nel gentil sesso. Solo un’esperta Radwanska (voto 9 ½) la priva del successo, confermandosi un osso duro soprattutto nei tornei che non contano per gli annali. Tonfo Kvitova (voto 6 politico), che abbandona i sogni di gloria delle Finals. Velo pietoso per la nuova “numero uno” Angie Kerber (voto 4), che nonostante la prima vittoria in testa alla classifica, non sembra avere il carisma delle predecessore. Un 10 di consolazione a Madison Keys, alle prese con i beceri scommettitori della domenica che la insultano per aver perso in semifinale contro Johanna Konta.

Simone Marasi

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