Il ritorno di Vika Azarenka

La tennista bielorussa, che rientrerà in campo agli Us Open, è tornata a parlare dopo la maternità, descrivendo i suoi obiettivi personali e con un messaggio molto chiaro alle sue rivali: "Non voglio solo tornare a giocare: voglio essere di nuovo la migliore". Un obiettivo non impossibile: ricordate Kim Clijsters?
Roland Garros, 24 Maggio 2016; è l’ultima apparizione della bielorussa in campo contro la nostra Karin Knapp. La ex numero 1 al mondo a fine primo set comincia ad avvertire dolore al ginocchio. Vika però è una combattente nata, rimane in campo, vince il secondo set, ma sfortunatamente il dolore aumenta ed è costretta al ritiro. Comincia la sua riabilitazione, nulla di nuovo: ha sempre sofferto di svariati problemi fisici e ha dovuto superare molti infortuni. Il 15 luglio, dopo alcune settimane di silenzio, la tennista di Minsk tramite il suo profilo Facebook annuncia una graditissima notizia: aspetta un bambino. Il 20 dicembre nasce Leo, e da quel momento ricomincia gli allenamenti in vista del ritorno sui campi da gioco, come testimoniano le sue foto in palestra sulla sua pagina. Pochi giorni fa, la vincitrice di due Slam ha rilasciato una breve intervista a Tennis Channel, nella quale ha svelato la data del suo ritorno in campo.
“MAMMA E TENNISTA” – “Il mio obiettivo è quello di tornare sui campi questa estate, per i tornei di preparazione verso l’ultimo Slam della stagione, gli Us Open”, racconta la bielorussa. “D’ora in poi voglio essere mamma e tennista allo stesso tempo: vedremo come Leo reagirà alla situazione, con i continui viaggi, se sarà pronto a tutto ciò”. La tennista ha ricominciato ad allenarsi da circa tre settimane, con dei cambi importanti nel suo staff, a partire dal nuovo coach, Michael Joyce (ex coach di Maria Sharapova). “Ho parlato a lungo con Michael: ha grandi idee e, da subito, ho nutrito molto interesse verso le sue parole. Abbiamo subito avuto un ottimo feeling su quello che vogliamo ottenere e adesso è il momento di aggiungere le componenti necessarie per il mio tennis. Penso di essere una giocatrice completa, ma ho ancora molto su cui lavorare“. Il punto più debole di Vika è sempre stato il servizio, oltre alla sua preparazione fisica (per questo ha ingaggiato un nuovo trainer, Aschcon Rezazadeh), a volte carente anche a causa dei suoi numerosi infortuni.
Victoria Azarenka
Victoria Azarenka
“VOGLIO ESSERE LA MIGLIORE” – La sua forma fisica è spesso venuta ad essere carente, a causa dei suoi numerosi infortuni. La tennista bielorussa, vincitrice di due Slam, manda un chiaro messaggio alle sue rivali, principalmente alla regina incontrastata del circus, Serena Williams: “Non voglio tornare e limitarmi a giocare, il mio obiettivo è tornare ad essere la migliore”. Vika, infatti, nel 2012 e 2013 è stata numero uno del circuito, e vuole ritornare a quel periodo di numerose vittorie. Vika ha obiettivi ben precisi: migliorare il suo tennis, limare le sue imperfezioni, ed essere mamma e giocatrice a tempo pieno in contemporanea. Ciò è possibile, ci insegna la storia: molte sono state le giocatrici che hanno vinto e dominato, dopo una maternità, a partire da Kim Clijsters, vincitrice, dopo la nascita di Jada, di ben due Us Open, dopo che nel 2007 aveva annunciato il ritiro. Altro caso da prendere in considerazione è quello di Margaret Court, vincitrice dopo la nascita del figlio Daniel, nel 1973 di ben tre Grand Slam. Di esempi ce ne sono molti, ed è sbagliato pensare che le tenniste dopo una gravidanza non possano tornare ai loro livelli, anzi, si può anche fare l’ipotesi che un bambino possa cambiare e trasformare una persona, dando nuovi stimoli ed energie positive per addirittura far tornare le mamme-giocatrici più forti di prima.
RIVALE DI SERENA – Azarenka, Sharapova a parte, è sembrata l’unica tennista, per gioco e risultati, capace di tenere testa a Serena Williams in tutti questi anni, nonostante il bilancio tra le due negli scontri diretti sia di 18 a 4 per l’americana, con l’ultimo incontro risalente al 20 marzo nel quale Vika si è imposta per due set a zero. Nonostante il bilancio sia negativo, ci sono state molte partite tra le due nelle quali la bielorussa si è dimostrata sullo stesso piano della numero 1, ed anzi a volte ha espresso anche un tennis migliore. Vika deve crederci perché ha ancora ventisette anni e grandi margini di miglioramento, possibili grazie alla sua forza di volontà e al suo spirito da combattente che ha sempre avuto ed ha sempre dimostrato sul campo da gioco; Azarenka poi ha otto anni in meno di Serena, e l’età potrebbe cominciare ad essere un peso anche per lei. Infine,  Vika deve crederci perché la risalita in classifica è possibile, grazie alla “classifica protetta”, la quale consente alla Azarenka di entrare nei tabelloni principali dei tornei senza passare dalle qualificazioni, nel caso in cui ritorni in campo entro dodici mesi dalla sua maternità. Per rispondere alla domanda: “ci riuscirà?”, dovremo attendere un po’, intanto noi la aspettiamo a braccia aperte, sperando in una nuova favola come quella della Clijsters, con in braccio la figlia durante la premiazione per la vittoria del torneo Us Open nel 2009, dove riuscì proprio a battere in semifinale Serena Williams. La storia si ripeterà?
Di Roberto Arduini 
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