Roland Garros, semifinale da brividi: Alcaraz-Musetti è il nuovo classico della terra rossa

Un duello che profuma di rivincita

La semifinale del Roland Garros tra Carlos Alcaraz e Lorenzo Musetti non è solo un confronto tra due talenti puri del tennis mondiale, ma anche l’ennesimo capitolo di una rivalità che si fa sempre più avvincente. Sarà la settima volta che i due si affrontano, la terza nel solo 2025, e la seconda in una semifinale in meno di due mesi. La cornice? Il palcoscenico più prestigioso della terra battuta.

Il bilancio è chiaramente a favore dello spagnolo: 6 vittorie a 1, con l’unico successo azzurro che risale alla finale di Amburgo 2022, quando Musetti interruppe la striscia immacolata di finali vinte da Alcaraz. Da allora, Carlos ha sempre avuto la meglio, spesso in maniera netta, come dimostrano i due recenti successi nel 2025: in finale a Monte-Carlo e in semifinale a Roma, dove ha chiuso la pratica senza perdere un set.

Alcaraz, potenza e consapevolezza

Il numero 2 del mondo arriva a questa semifinale con il vento in poppa. Alcaraz ha vinto 20 delle 21 partite giocate sul rosso nel 2025, raggiungendo almeno la finale in tutti e tre i tornei della stagione sulla terra battuta. Nonostante qualche incertezza nei primi turni – e un inizio di torneo leggermente opaco rispetto al suo rivale Jannik Sinner – Carlos ha saputo alzare il livello nel momento giusto, come dimostra la brillante vittoria su Tommy Paul.

In conferenza stampa, ha ammesso: “Sinner mi ispira a dare il massimo in ogni partita. Sto cercando di adottare il suo stesso approccio, mantenendo un livello alto per avere più tempo per recuperare.” Una dichiarazione che fotografa la maturazione mentale del giovane talento murciano, sempre più attento alla gestione delle forze nei tornei dello Slam.

Con tre semifinali consecutive al Roland Garros, Alcaraz conferma non solo la sua familiarità con il terreno parigino, ma anche una solidità tecnica e psicologica ormai fuori discussione.

Musetti, la svolta della maturità

Dall’altra parte della rete, Lorenzo Musetti arriva a questo appuntamento con un bagaglio rinnovato di fiducia e continuità. Per lui è la seconda semifinale in uno Slam, la prima a Parigi, e il coronamento di una stagione sulla terra che lo ha visto protagonista in tutti i tornei disputati. Il carrarino ha eliminato giocatori del calibro di Holger Rune e Frances Tiafoe con una qualità di gioco che, finora, gli era spesso mancata nei momenti decisivi.

Questa costanza è la novità più significativa nel 2025 di Musetti, spesso accusato in passato di discontinuità. La sua crescita è certificata non solo dal ranking – che migliorerà a prescindere dal risultato di questa semifinale – ma anche dalla maturità con cui ha affrontato partite complesse e avversari ostici.

Ciononostante, i numeri raccontano una realtà ancora dura: nessuna vittoria nei tornei dello Slam contro avversari top 5 e un bilancio negativo (0-5) proprio nei match di questo livello. Inoltre, tre delle quattro eliminazioni precedenti al Roland Garros sono arrivate contro top 10, incluso proprio Alcaraz, che nel 2023 lo travolse con un netto 6-3 6-2 6-2.

Sfida impari o occasione per riscrivere la storia?

Sulla carta, il pronostico sembra pendere tutto dalla parte dello spagnolo. Alcaraz è favorito per esperienza, record e abitudine a vincere partite pesanti. La semifinale del 2024 lo vide prevalere in una battaglia epica contro Sinner, mentre Musetti, alla sua unica precedente semifinale Slam, venne travolto da Djokovic.

Ma il tennis non è matematica. La terra parigina, spesso capricciosa e affascinante, ha regalato in passato ribaltamenti clamorosi. Se Musetti riuscirà a combinare la brillantezza del suo tennis con la nuova solidità mentale che ha mostrato in questo 2025, potrebbe non essere solo un altro capitolo scritto da Alcaraz. Potrebbe essere l’inizio di una nuova narrativa.

In ogni caso, sarà spettacolo. Perché Alcaraz-Musetti è ormai molto più di una semplice sfida. È una rivalità che cresce, si evolve e promette scintille a ogni nuova puntata.