Novak Djokovic continua a scrivere pagine di storia del tennis. Al Roland Garros, il fuoriclasse serbo ha superato in quattro set Alexander Zverev (3-6 6-4 6-2 6-4), conquistando la sua cinquantunesima semifinale Slam in carriera. Venerdì, ad attenderlo sul Philippe Chatrier, ci sarà Jannik Sinner: una sfida stellare tra presente e futuro del tennis mondiale.
Un avvio in salita, poi l’ascesa del campione
Il match si era aperto con un Djokovic sotto tono. Zverev, spinto da un servizio incisivo e da una partenza aggressiva, ha subito strappato il servizio al serbo nel primo game, riuscendo a mantenere il vantaggio fino alla fine del set. Il tedesco, attuale numero 3 del ranking, ha mostrato un tennis solido, approfittando anche delle incertezze al dritto di Djokovic. Il primo parziale si è così chiuso 6-3 per Zverev, che sembrava pronto a scrivere un’altra pagina importante della sua carriera.
Ma il copione è cambiato radicalmente nel secondo set. Djokovic ha iniziato ad alzare il ritmo e a imporsi con una maggiore varietà nei colpi: smorzate, passanti, difese in allungo e transizioni a rete. Lo scambio più intenso del match – ben 41 colpi – ha visto il serbo emergere con una giocata da fuoriclasse, sintesi perfetta della sua resilienza e del suo senso del tempo agonistico. Zverev ha perso smalto, in particolare sul dritto, e ha ceduto il secondo set 6-4.
Djokovic in modalità Slam
Nel terzo parziale si è visto il Djokovic delle grandi occasioni. Le sue geometrie da fondo campo hanno disorientato un Zverev sempre più falloso e in difficoltà nel reggere i palleggi lunghi. Due break e un dominio totale hanno portato il serbo sul 2-1 nei set, con un netto 6-2 che ha ribadito la sua superiorità mentale e tecnica nei momenti cruciali.
Nel quarto, dopo aver ottenuto subito il break in apertura grazie anche a un doppio fallo di Zverev, Djokovic ha gestito con autorità il vantaggio. Il tedesco ha provato a reagire, ma la sua incostanza – emersa nei momenti più delicati – ha impedito un vero ritorno. Il serbo ha salvato una delicata palla break con un punto da antologia, chiudendo infine l’incontro con il pubblico del Centrale schierato dalla sua parte, esaltato da una prestazione scintillante.
Verso un duello da sogno con Sinner
Con questa vittoria, Djokovic ha confermato ancora una volta perché è considerato uno dei più grandi di sempre. A 37 anni, con 24 titoli Slam in bacheca e 428 settimane passate da numero 1, è ora a caccia del suo venticinquesimo Major, che lo renderebbe il più vincente nella storia del tennis.
Ora lo attende Jannik Sinner, numero uno del mondo e vincitore di tre degli ultimi quattro scontri diretti contro il serbo. I precedenti sono in perfetta parità (4-4), ma lo scenario parigino promette una sfida epocale. Djokovic ha ritrovato la condizione ideale proprio nei momenti decisivi del torneo, un’abitudine che lo accompagna da anni. “Ancora affamato di vittorie, ancora pronto a sorprendere”, sembra essere il suo messaggio al mondo del tennis.
Sarà una semifinale ad altissima intensità, un confronto generazionale tra chi ha scritto la storia e chi vuole iniziare a farlo.