Dopo due anni di crescita e maturazione, Coco Gauff è pronta a giocarsi di nuovo il titolo del Roland Garros. Sabato, sul Philippe Chatrier, la ventunenne americana affronterà Aryna Sabalenka, attuale numero uno del mondo, in una sfida che sa di rivincita e consacrazione. Per la tennista statunitense sarà la seconda finale sulla terra rossa parigina, un ritorno che arriva con un bagaglio di esperienza e consapevolezza ben diverso rispetto al 2022, quando fu travolta da Iga Swiatek.
“Nella mia prima finale ero molto nervosa, mi sentivo sconfitta prima ancora di scendere in campo”, ha raccontato Gauff. “Adesso ho molta più fiducia grazie alle esperienze accumulate. Sabato darò il meglio e cercherò di essere il più calma e rilassata possibile”.
Una nuova consapevolezza
Il percorso che ha riportato Gauff in finale non è stato privo di ostacoli. In semifinale ha spazzato via la favorita del pubblico, la francese Lois Boisson, con un secco 6-1, 6-2, mostrando grande freddezza in un ambiente carico di pressione. Ma è proprio sulla gestione delle aspettative che Gauff ha imparato a costruire la sua solidità mentale.
“Mi rendo conto che perdere una finale non è la fine del mondo. Ci sono sfide ben più grandi nella vita”, ha dichiarato, sottolineando quanto si senta privilegiata a poter lottare per un titolo Slam.
La sua maturità si riflette anche nei consigli rivolti proprio a Boisson, alle prese con il peso delle aspettative nazionali: “Il mio consiglio è di restare fedele a se stessa, di non ascoltare ciò che dicono i media o gli esperti. Il cammino sarà strano, ma con il tempo ci si abitua”.
Sabalenka: potenza, tenacia e una sfida aperta
Dall’altra parte della rete ci sarà Aryna Sabalenka, reduce da una stagione dominante e già battuta da Gauff nell’emozionante finale dello US Open 2023. Ma Coco non si fa illusioni: “Aryna ha un modo incredibile di colpire la palla, può tirare vincenti da ogni angolo del campo. È una vera combattente, resta sempre nel match, a prescindere dal punteggio”.
Il rispetto per la rivale è evidente, ma lo è anche la determinazione a rispondere colpo su colpo: “So che sarà aggressiva e carica, quindi dovrò esserlo anch’io. Nelle partite giocate finora ci sono stati alti e bassi da entrambe le parti. Sabato può davvero succedere di tutto”.
Il giorno della rivincita
C’è un precedente che ancora vibra nella memoria di Coco: quella finale a New York in cui riuscì a imporsi su Sabalenka dopo una battaglia durissima. “Mi sembrava di vivere un’esperienza extracorporea. Ricordo solo che ho corso tanto, ho lottato punto dopo punto e che avevo una sensazione forte: che avrei vinto”. Una fiducia istintiva che ora spera di ritrovare anche a Parigi.
In questo Roland Garros 2025, Gauff non è più la giovane promessa nervosa del 2022. È una campionessa Slam, la numero 2 del mondo, una giocatrice capace di trasformare la pressione in forza. Il duello con Sabalenka sarà un confronto tra potenza e strategia, istinto e tenacia. E, come dice Coco, “sono partite dove tutto può succedere”.