Aryna Sabalenka riscrive la storia recente del Roland Garros, mettendo fine al dominio di Iga Swiatek sul rosso parigino e conquistando la sua prima finale nello Slam francese. Con una prestazione a tratti devastante, la numero uno al mondo ha superato la polacca in tre set, 7-6(1), 4-6, 6-0, in un match carico di tensione, ribaltamenti e grande intensità fisica.
Primo set: equilibrio precario e tie-break fulminante
Il primo parziale è stato uno specchio perfetto dell’intero incontro: imprevedibile, nervoso e costellato di break. In soli dodici game, le due tenniste si sono strappate il servizio ben otto volte, con Sabalenka che ha tentato più volte l’allungo, senza mai riuscire a consolidare il vantaggio. Dopo essersi portata sul 3-0 e aver sprecato due occasioni per andare sul 5-1, la bielorussa ha subito la rimonta di una Swiatek inizialmente disorientata ma poi più solida.
Il set si è deciso al tie-break, dove Sabalenka ha mostrato i muscoli e la lucidità nei momenti chiave: un perentorio 7-1 ha siglato il primo vantaggio per la numero uno del mondo, che ha fatto valere la sua potenza senza incorrere nei consueti errori di misura.
Secondo set: Swiatek alza il livello e rientra in partita
Nel secondo parziale è Swiatek a dettare il ritmo. La campionessa in carica ha cambiato approccio tattico, cercando scambi più lunghi e spostando l’avversaria, diminuendo drasticamente gli errori non forzati e aumentando la percentuale di prime in campo fino al 76%. Dopo un primo game caotico, con tre break consecutivi, la polacca ha trovato finalmente un punto di equilibrio. Da lì in avanti ha gestito il vantaggio con autorità, chiudendo il set per 6-4 e riportando la sfida in parità.
Sabalenka, dal canto suo, ha vissuto un momento di blackout, con percentuali al servizio calate drasticamente e una crescente difficoltà nel trovare profondità nei colpi.
Terzo set: Sabalenka travolge Swiatek e vola in finale
Proprio quando la partita sembrava aver girato a favore della polacca, Sabalenka ha alzato il livello in modo impressionante, dominando il terzo set per 6-0 in appena venti minuti. È stato il momento in cui la potenza della bielorussa si è trasformata in controllo assoluto del campo: vincenti chirurgici, servizio ritrovato e una Swiatek incapace di reagire, completamente disinnescata.
I numeri sono impietosi per la polacca: appena il 43% di punti vinti con la prima e 0% con la seconda. Sabalenka ha centrato il giusto equilibrio tra forza e precisione, senza strafare, ma colpendo con decisione nei momenti cruciali.
Un successo che vale doppio
Con questa vittoria, Sabalenka non solo conquista la sua prima finale al Roland Garros, ma interrompe anche una striscia impressionante di 26 vittorie consecutive della Swiatek a Parigi, che non mancava la finale dal 2021. È la settima finale stagionale per la bielorussa e la seconda Slam consecutiva dopo quella raggiunta agli Australian Open.
Un traguardo che conferma Sabalenka come prima forza del tennis femminile attuale, capace di imporsi anche sulla superficie meno favorevole. La finale sarà contro una tra Coco Gauff e Lois Boisson, ma l’impressione è che, se Aryna manterrà questa forma, sarà difficile fermarla.