Una vittoria più complicata di quanto dica il punteggio
Aryna Sabalenka ha staccato il pass per il terzo turno del Roland Garros 2025 superando Jil Teichmann con un netto 6-3 6-1. Un risultato che potrebbe trarre in inganno: dietro quel punteggio netto si cela una sfida ben più impegnativa, che la numero uno del mondo ha dovuto affrontare con grinta, intelligenza e un pizzico di fortuna.
“Lei è partita davvero bene,” ha raccontato la bielorussa in conferenza stampa, “e io non riuscivo a trovare il ritmo. Non mi adattavo alla palla, non servivo bene, nulla stava funzionando. Ma quando sono riuscita a tenere il servizio nel quinto game, da 0-30 sotto, ho trovato fiducia. Quel momento è stato fondamentale”. Sabalenka, sotto 1-3 nel primo set, ha poi inanellato nove game consecutivi, prendendo il controllo della partita e chiudendo in poco più di un’ora.
Il ritorno del colpo in slice: un’arma (ri)scoperta
Un aspetto tecnico che ha colpito gli osservatori è stato l’uso del rovescio in slice, colpo che Sabalenka ha rispolverato in momenti cruciali dell’incontro. “Non è una soluzione che stiamo allenando molto ultimamente,” ha ammesso con sincerità, “ma sono felice che funzioni in partita. Voglio essere una giocatrice completa, con tutte le armi a disposizione, e portare varietà in campo. Il mio obiettivo è diventare una giocatrice indecifrabile”.
La versatilità, dunque, è uno degli obiettivi principali per Sabalenka in questo Roland Garros, dove sta cercando di abbinare alla potenza la capacità di sorprendere l’avversaria con variazioni tattiche.
Sguardo avanti: arriva Danilovic
Archiviata la vittoria su Teichmann, Sabalenka si prepara ad affrontare Olga Danilovic nel prossimo turno. Le due si sono già incrociate nel 2018, ma la bielorussa non dà peso a quel precedente: “Non lo considero un riferimento, siamo entrambe giocatrici molto diverse oggi”. Di Danilovic riconosce il talento e la forma ritrovata dopo gli infortuni: “È mancina, colpisce molto piatto e serve bene. Ho visto alcune sue partite a Madrid e Roma, e sta facendo bene. Non vedo l’ora di affrontarla”.
Un duello interessante all’orizzonte, che si preannuncia intenso e pieno di insidie, ma che Sabalenka sembra affrontare con entusiasmo e determinazione.
L’energia del pubblico come motore
Infine, non manca un riferimento al calore del pubblico, elemento che Sabalenka considera una parte fondamentale della sua esperienza in campo: “Non ricordo nemmeno l’ultima volta che ho giocato su un campo piccolo, e sinceramente non voglio saperlo (ride). Adoro i grandi stadi, il tifo, le urla, i cartelli… È una sensazione fantastica”.
Sabalenka sta vivendo un momento di piena maturità, dentro e fuori dal campo. La sua corsa verso la gloria parigina prosegue, alimentata da una fame tecnica e mentale che la rende una delle protagoniste più affascinanti di questo Roland Garros.