Australian Open 2020, ecco la griglia di partenza

Lunedì prossimo partirà l’edizione più discussa della storia degli Australian Open e questa è già la prima certezza del torneo. Facile pronosticare tutto ciò visto quanto accaduto in Australia negli ultimi mesi e facile pronosticare l’avversario numero uno per tutti i partecipanti all’edizione 2020: il fumo. Sì perché a Melbourne l’aria sembra essere irrespirabile (almeno a tratti) e già nelle qualificazioni di questi giorni il temuto avversario ha fatto delle vittime facendo capire a tutti che sarà la grande incognita del torneo. Premettendo che ogni pronostico dovrà tener conto di questa situazione abbiamo provato a buttar giù la griglia di partenza con i soliti noti davanti a tutti e qualche possibile sorpresa che non possiamo escludere in questa particolare edizione.

[tps_title]1 Djokovic[/tps_title]

Pole position scontatissima. Novak innesterà la solita marcia adattata su misura agli avversari che troverà dall’altra parte della rete (non irresistibili visto il sorteggio) e arriverà facilmente in fondo. Campione in carica del torneo, con il quale ha un rapporto a dir poco speciale (7 vittorie a Melbourne), anche in questo 2020 Novak Djokovic ha già dimostrato sul campo che è lui l’uomo da battere. Atp Cup dominata sia in singolare che in doppio, finali giocate a livelli altissimi (il primo set con Nadal ha ricordato per prestazione e punteggio la finale 2019 di Melbourne). Il solito rullo compressore e anche se nel corso dell’Atp Cup ha lasciato qualche set dovrebbe andare spedito fino ai quarti di finale con Tsitsipas e oltre.

Djokovic Atp Cup 2020

[tps_title]2 Nadal [/tps_title]

Negli ultimi 20 anni non mettere Rafael Nadal tra i favoriti di un torneo dello Slam è cosa impossibile. Metterlo al secondo posto nel caso specifico è invece cosa logica vista la distanza tra lui e Djokovic emersa negli ultimi confronti su questa superficie confermata dalla finale di qualche giorno fa all’Atp Cup. L’anno scorso in finale fu un massacro a favore del serbo ma certo è che se Novak dovesse inciampare il favorito numero uno diventerebbe inevitabilmente Nadal. Occhio però al tabellone non semplicissimo che Nadal si troverà di fornte (prima Kyrios e poi Thiem?) e al suo rapporto non idilliaco con lo Slam australiano (una sola vittoria nel lontano 2009).

Australian Open 2018Rafael Nadal (ESP)Photo © Ray GiubiloTennis – AUSTRALIAN OPEN 2018 – Grand Slam ATP / WTA – Melbourne Park – Melbourne – Victoria – Australia

[tps_title]3 Federer[/tps_title]

Vedi Nadal, escluderlo dai favoriti di un torneo sarà difficile anche dopo il suo ritiro. Se poi quel torneo si gioca a Melbourne a fine gennaio la terza posizione sulla griglia di partenza gli sta quasi stretta. Federer è semplicemente Federer, sinonimo di qualità e competitività e l’ultimo confronto con Djokovic alle Atp Finals lo dimostra. Rimane da capire quale versione rogeriana vedremo in questo 2020 se sarà ancora quella lucida e competitiva del 2019 (anno che l’ha visto chiudere senza Slam conquistati ma con i trionfi a Dubai, Miami, Halle e Basilea) o se sarà una versione più sbiadita sulla via del tramonto in quello che potrebbe essere il suo ultimo anno di attività. Cammino all’apparenza agevole fino ai quarti di finale dove potrebbe incontrare Berrettini, sulla sua strada anche a Dimitrov sempre temibile in Australia. Se Roger è Roger potrebbe anche stare davanti a Nadal nella griglia di partenza.

[tps_title]4 Medvedev[/tps_title]

Al di là della sua simpatia sulla quale si è discusso molto negli ultimi giorni, Danil Medvedev da Mosca è oggi il tennista più pronto per vincere un torneo dello Slam se escludiamo i tre mostri sacri (mettiamoci anche Thiem ma qui il campo si restringe al solo Roland Garros). Il 2019 ha lanciato segnali chiari con quattro tornei vinti e tanti altri giocati ad altissimi livelli, senza dimenticare la finale di New York che dimostra quanto poco manchi a Danil per inserirsi tra i migliori (quarto posto come quello che occupa nel renking Atp).

Il 2020 del russo non è iniziato nel migliore dei modi ma sulle qualità del giocatore c’è poco da discutere; il suo tennis poco spettacolare ma estremamente efficace, lo strapotere fisico e la forza mentale fanno di Danil il favorito numero 1 tra gli esseri umani. Esordio non piacevolissimo con Tiafoe e tabellone che potrebbe nascondere qualche insidia (Isner, Wawrinka) prima dei quarti (più Goffin o Rublev di Zverev).

Daniil Medvedev (Photo by TIMOTHY A. CLARY / AFP) (Photo credit should read TIMOTHY A. CLARY/AFP/Getty Images)

[tps_title]5 Kyrgios[/tps_title]

Il ritornello è sempre lo stesso che lo accompagna fin dal giorno del suo esordio nel grande tennis: “Uno così prima o poi deve vincere qualcosa d’importante”. Si perché come tutti sanno Kyrios in giornata non ha nulla da invidiare ai vari Medvedev, Tsitsipas, Thiem, Zverev e via dicendo e può battere tranquillamente i tre alieni. I suoi problemi (gravi) sono tutti altrove. Il 2020 ha fatto vedere un gran Kyrios (purtroppo non è la prima volta). È dalla parte di Nadal ma fino all’incrocio con lo spagnolo il suo torneo dipenderà esclusivamente da se stesso. L’emergenza incendi, lo Slam di casa…chissà che Nick non riesca a metterci quel qualcosa in più, gettare il cuore oltre l’ostacolo come si dice almeno per quindici giorni. Se avete 2€ da buttare metteteli su di lui, sarà sicuramente quotato bene.

Kyrgios Acapulco 2019

[tps_title]6 Tsitsipas[/tps_title]

Nonostante il greco sia l’ultimo grande vincitore del 2019 e abbia ben impressionato per tutta la scorsa stagione al momento è dietro a Medvedev e in questi “particolari” Australian Open anche dietro a Kyrios. L’Atp Cup non è andata benissimo, ma il talento non si discute. Il tabellone è insidiosissimo fin dai primi turni e poi c’è Djokovic, ma se la sua crescita proseguirà anche nel 2020 il greco si toglierà tante soddisfazioni.

[tps_title]Gli altri[/tps_title]

Si iscrive prepotentemente alla categoria “Altri” (e non è un gran riconoscimento) Alexander Zverev. Quello che sta succedendo al tennista tedesco è inspiegabile, il suo 2019 è stato da brividi se si escludono (in parte) le Atp Finals e l’inizio del 2020 non sembra incoraggiante. Senza girarci troppo intorno il promettentissimo tennista di Amburgo non riesce più a vincere una partita. Nel 2018 sembrava che il suo problema fosse limitato proprio ai tornei dello Slam visto che nei Master faceva più o meno ciò che voleva, ma l’anno scorso il suo smarrimento è stato sconfortante.

L’esordio in Australia sarà con l’altra grande delusione del 2019: Marco Cecchinato. Urge correggere il tiro poiché il prossimo aprile il giovane Sascha compirà 23 anni e il passo da promessa a rimpianto del tennis mondiale è molto breve. Più Goffin di Thiem, il belga reduce da un’ottima Atp Cup (dove si è preso anche lo scalpo di Nadal) è apparso bello centrato; le qualità non gli mancano e può disputare un buon torneo anche se il tabellone non è semplicissimo.

Torna prepotentemente in questo 2020 Kevin Anderson. Il sudafricano si è lasciato andare sfidando niente meno che i “Big Trhee”. Esagerato sicuramente ma già l’Atp Cup ha fatto vedere che Kevin c’è e che non sarà facile per chi se lo troverà di fronte (Thiem per fare un nome a caso). Ci si aspetta un buon torneo anche da Shapovalov e Rublev, peccato per il forfait all’ultimo di De Minaur.

[tps_title]Gli italiani[/tps_title]

È inutile negarlo ci si attende molto dal 2020 dei nostri tennisti, sia nella crescita di tutto il movimento (attualmente 8 italiani nei top 100, 2 nei top 20) sia nei singoli. Il più pronto è sicuramente Matteo Berrettini che ha deciso di non giocare prima dello Slam australiano per concentrarsi esclusivamente su esso. Matteo deve crescere ancora se vuole competere con i migliori, il calendario degli Australian Open può aiutarlo. Negli ottavi di finale potrebbe esserci un incrocio con Fabio Fognini (molto difficile che Fabio arrivi fin lì). Per Fognini questo sarà un anno duro, non sarà facile rimanere nei top 20 visto anche i punti da difendere. Male nell’Atp Cup rischia già al primo turno contro il gigante statunitense Opelka.

Altro elemento di grande curiosità sarà l’impatto di Yannik Sinner con il tennis dei grandi. Yannik ha steccato subito uscendo al primo turno ad Aukland (in tre set contro Paire) ma quel risultato potrebbe anche avere poca importanza. Esordio con un qualificato poi Shapovalov. Durissima per Sonego (Kyrios al primo turno) e per Cecchinato (Zverev all’esordio con tutte le considerazioni di cui sopra). Più agevole il primo match di Seppi (Kecmanovic) che ha sempre ben figurato in questo torneo.

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