Da Serena a Nole, grandi quesiti che attendono risposte.

Con il caldo e le vacanze arriva la stagione sul cemento, con tanti interrogativi sui grandi nomi del circuito, che attendono risposte

Caldo, sole, vacanze, birre e tennis, tanto tennis per gli appassionati, che possono sfruttare il relax di agosto per far scorpacciata di tornei.

La stagione sul cemento entra nel clou, con la Rogers Cup, con le donne impegnate a Montreal e gli uomini a Toronto, al via manca solo Roger Federer.

Lo svizzero ha deciso di prolungare il riposo in vista degli UsOpen, dopo le fatiche di Wimbledon, dove come tutti sappiamo è stato eliminato da Kevin Anderson, sconfitto poi in finale da Novak Djokovic.v0b0nnf_djokovic-afp_625x300_15_July_18

 

Proprio il serbo, dopo il suo quarto titolo su erba, ha i riflettori puntati su di sé, c’è la curiosità di veder se ora che ha vinto un altro Major riuscirà ad aver continuità e a tornare il dominatore di qualche anno fa.

“Tante persone si chiedono se sarò capace di mantenere questo livello, bé me lo chiedo anche io, vedremo.” 

La prima parte di stagione non eccelsa, fa si che Djokovic sia abbastanza fresco per quest’ultima parte, attualmente al numero 10 in classifica, in Canada, dove ha vinto quattro volte non incontrerà giocatori del calibro di Juan Martin Del Potro e Kevin Anderson, prima dei quarti di finale.

Un altro giocatore del circuito maschile in cerca di riscatto, dopo un infortunio molto fastidioso è Andy Murray, ritiratosi nel torneo di Washington prima del match contro De Minaur per permetter al fisico di riposare.

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Vittorioso contro Marius Copil in un match maratona, si era abbandonato in un pianto liberatorio, dopo l’intervento all’anca lo scozzese sembra sulla via del recupero, ma ha comunque deciso di non forzare e permetter al suo corpo di recuperare.

“Sono state tante emozioni che son esplose dopo un match molto duro, ma ora devo ascoltare il mio fisico e permettergli di recuperare per non rischiare di farmi nuovamente male. Mi muovo meglio ma non devo forzare.”

L’idea è che lentamente anche Andy sia sulla fase di un recupero totale, la voglia di competere non gli manca speriamo per lui che il fisico resti integro.

Se passiamo al femminile, la grande attenzione come sempre è rivolta a Serena Williams.Serena-Williams-Angelique-Kerber

L’americana ha giocato un grande Wimbledon perdendo in finale da una perfetta Angelique Kerber, ma nel torneo di San Jose ha subito la sconfitta più pesante della carriera, un 6-0  6-1 da parte di Johanna Konta.

“Ho giocato malissimo, posso giocare 1000 volte meglio di così, cerco di cogliere comunque gli aspetti positivi nonostante la sconfitta.” Queste le parole di Serena, che dopo le fatiche della maternità non pare in grado di tornare a competere ai suoi livelli.

Un’altra americana che sta vivendo un momento complicato è la vincitrice degli UsOpen 2017 Sloane Stephens.

Eliminata al primo turno a Wimbledon, è uscita la secondo turno a Washington, ma le altalene di risultati son all’ordine del giorno per Sloane, che comunque non sembra preoccupata, fiduciosa del fatto che un paio di belle vittorie le daranno la spinta giusta per affrontare la difesa del titolo a New York.

Non solo su Serena ci son dubbi, anche su Angie Kerber c’è molta curiosità se sarà in grado di continuare a vincere.

Il circuito Wta non è nuovo ad alti e bassi, e la tedesca ha già avuto un periodo di crisi dopo la vittoria agli Australian Open nel 2016. Vedremo se dopo una vittoria importante come Wimbledon riuscirà ad avere continuità di risultati.

E gli emergenti?

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Si parla sempre del ricambio che tarda ad arrivare, a Washington abbiamo quattro giovani nella fase finale del torneo come Rublev, Tsisipas, De Minaur e Zverev che ha cambiali importanti da difendere in questi tornei pre slam e sembra ben centrato per far bene.

Il tedesco è uscito ben da un match complicato con Nishikori, e oggi affronterà il greco Tsisipas che sta dimostrando di saper giocare bene anche al di fuori della terra.

L’australiano De Minaur ha goduto del forfait di Murray, ma aveva eliminato un avversario ostico come Chung, confermando di trovarsi a suo agio sulle superfici veloci.

Andrey Rublev è quello che ha avuto un cammino più “facile” avendo affrontato Tommy Paul e Noah Rubin. Ora il russo affronta Denis Kudla, altro avversario alla portata.

Non ci resta che aprirci una birra e goderci le fatiche dei nostri beniamini.

Credit ESPN

 

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