Miracolo azzurro all’ATP 1000 di Indian Wells. Luca Nardi, 20enne di Pesaro, promessa finalmente mantenuta del nostro movimento tennistico, da Lucky Loser entra nel Main Draw direttamente al secondo turno, supera il Top 50 cinese Zhang e poi, messo di fronte al GOAT, Novak Djokovic, numero uno del Ranking, invece di perdere come sarebbe stato normale, ha pensato bene di regalarsi la più grande impresa della sua carriera, sconfiggendo in tre set 6-4 3-6 6-3 l’incredulo serbo.
Ad onor del vero, non è sceso in campo il miglior Nole della carriera, tuttavia Djoker non ama perdere e non si batte mai da solo. Ma Luca non è un giocatore normale, è un ragazzo dal tennis speciale. Ai suoi allenatori ha detto:” Spero di non prendere 6-1 6-1″. Beh, è andato al di là di ogni rosea aspettativa, giocando poi un terzo set da favola, con 16 vincenti e 4 gratuiti. E se vi fosse per caso sfuggita la partita, cercate almeno gli highlights e preparatevi a stropicciarvi gli occhi!
Luca è giocatore perfetto per le superfici rapide, anticipo sulla palla che non si insegna, o ce l’hai oppure nisba, tecnicamente completo, capacità di far punto da ogni parte del campo, fluidità nei colpi e nelle movenze che come ho ripetuto mille volte, mi fanno venire in mente il mitico Gattone Mecir, e chi lo ha visto in azione, non può che essere d’accordo con me.
Sono anni che stravedo per questo giocatore e vederlo annaspare fuori dalla Top 100 mi è sempre sembrata un’ingiustizia tennistica. A Nardi serviva quell’occasione per dimostrare a stesso più che a chi lo segue da tempo, di poter competere e vincere con i più forti, perché a lui non è mai mancato niente, sin da ragazzino, quando se la giocava alla pari con tennisti che ora bazzicano nelle alte sfere del Ranking, tipo Rune per esempio.
Gli difettava giusto la convinzione nei propri mezzi e la capacità di esprimere con continuità quel meraviglioso tennis che Luca sa creare. Questo potrebbe essere il torneo della svolta per il nostro ragazzo, quel torneo che ci restituisce un giocatore consapevole della propria grande forza. In conferma a stampa, l’incredulo Luca ha detto che ha 20 anni e che da 10 anni vede giocare Nole, di cui ha pure in camera da letto il poster. Considera addirittura un miracolo averlo sconfitto e gli crediamo assolutamente.
Ma ora Nardi è finalmente entrato in Top 100 dal portone principale, vincendo il suo match con il numero uno al mondo e da qui in poi deve trasformarsi in creatura sinneriana, anche perché Jannik è suo grande amico e compagno di allenamento: deve avere piena fiducia nelle proprie enormi capacità ed entrare in campo convinto di potercela fare ovunque e contro chiunque.
Ora agli ottavi di finale lo aspetta l’ottimo americano Tommy Paul, che ha superato il francese Ugo Humbert in due set. Pretendere che vinca ancora forse è troppo, sono già oltremodo felice del suo torneo, però sperare in una nuova impresa non ci costa proprio niente.
Un complimento va rivolto in ogni caso a Giorgio Galimberti che da qualche mese è il nuovo coach di Nardi. Sembra proprio che stia facendo un buon lavoro, anzi ottimo, e gli auguro di continuare così, anzi ancor meglio. Ha tra le mani materiale umano straordinario e potrebbe avere il merito di trasformare un diamante grezzo in uno splendido tesoro tennistico.
L’ho scritto più volte: sono certo che questa sia la stagione giusta per la definitiva affermazione a livello professionistico di Nardi. Siamo a Marzo e finalmente siamo nei 100, con ancora tantissimi tornei importanti da disputare. Non voglio lanciarmi in previsioni azzardate, ma sono sicuro che il Gattone de noantri ci farà sognare ancora e parecchio. A proposito: stasera lo attacco io un bel poster di Luca in camera da letto!
