Quattro americane a New York

Si preannunciano delle semifinali femminili tutte americane a New york? lo sapremo questa sera. Ma comunque vada, questi US Open hanno dato grandi soddisfazioni al pubblico americano che dopo 15 anni ha avuto 4 americane ai quarti, prima fra tutte una brillante Sloane Stephens. Per non parlare dei successi di Sam Querrey e del nextgen Tiafoe
Stephens Australian Open

SLOANE STEPHENS UNA NUOVA SERENA? – Sloane Stephens è tornata prepotentemente fra le big. Un anno fa la giocatrice americana era stata costretta a fermarsi dopo le Olimpiadi di Rio a causa di una frattura da stress al piede. Sperava di tornare in campo all’inizio del del 2017, ma il problema si era rivelato più grave del previsto e la Stephens aveva dovuto affrontare un’operazione chirurgica. Lo scorso  agosto, al suo rientro era la numero 934 del mondo ed oggi, dopo pochi tornei ha riacchiappato le top-100 .

UN RIENTRO ALLA GRANDE – Forte, con una palla pesante e la voglia di tirare tutto, tipica di chi rientra dopo un infortunio, ieri sera Sloane, con tutto il pubblico newyorkese dalla sua, è riuscita dopo 3 durissimi set ad avere la meglio su Anastasija Sevastova e a conquistare le semifinali nello Slam americano.

A 24 ANNI LA SECONDA SEMIFINALE SLAM – Seconda semifinale Slam quindi per la 24enne Sloane Stephens dopo Melbourne 2013 “Non ricordo cosa provai allora. Ma fu piuttosto travolgente. Questa volta mi sento bene. È stato incredibile. Non riuscivo a sentire niente – dice la giocatrice della Florida –  giocare uno Slam in casa propria, da americana, con la folla che ti sostiene è straordinario. Non può esserci sensazione migliore. Il mio primo incontro sul centrale. Non sapevo cosa attendermi. Non ero abituata a quel tifo. Ho dovuto adattarmi un po’. Ma questo è il motivo per il quale giochiamo a tennis” Certamente non sembra vero un tale risultato dopo che qualcuno aveva addirittura visto nell’infortunio della Stephens uno stop prematuro alla sua carriera

OGGI MI DIVERTO DI PIU’ – “Oggi rispetto a prima dell’infortunio sono una giocatrice più lucida. Prima, certo, giocavo bene. Avevo vinto un paio di tornei. Ma l’infortunio mi ha dato un punto di vista sul tennis e sulla vita completamente nuovo. Ora, come ho detto, gioco a tennis per vivere, mi piace e mi diverto. Non farei nulla d’altro al mondo” A Sloane sono  bastati pochi tornei per tornare tra le top-100, questa è infatti la  terza semifinale consecutiva dopo quelle conquistate a Toronto e a Cincinnati, e un mese con questi risultati  le consentiranno di riguadagnare un posto tra le prime 40 Wta.

UNO SLAM PAZZESCO PER IL TENNIS USA – Il successo della Stephens, oltre ai successi di Querrey e Tiafoe nel maschile, alimentano il sogno patriottico del tennis americano, che dopo la  gravidanza di Serena (Williams )si era visto privare di una concreta pretendente al titolo. Ora  sorprendentemente per la prima volta in 15 anni ci sono ben quattro  giocatrici statunitensi ancora in gara, due delle quali già in semi.  Stasera giocheranno Coco Vandeweghe contro Karolina Pliskova e Madison Keys contro l’outsider dello Slam, la qualificata estone Kaia Kanepi. Potrebbe esserci un clamoroso poker di donne tutto americano in semifinale. Ma gli US Open sono lo Slam delle sorprese. E comunque, chi l’avrebbe detto!

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