Il tennis moderno nasce con Björn Borg

Dagli anni ’60 agli anni ’80 il tennis era quello che oggi definiremo “all’antica”, basato principalmente sul gioco piatto, i serve and volley, i chip and charge e le giocate di fino.
All’epoca, considerati anche i materiali dei quali i tennisti disponevano come le vecchie racchette Dunlop di legno e le dimensioni piuttosto esigue del piattocorde, pochissimi erano i giocatori capaci di avvalersi di uno stile di gioco differente dal tennis classico e di quel gioco offensivo, spesso e volentieri proiettato a rete che ha da sempre distinto i vari Laver, Ashe, Newcombe, McEnroe, Panatta, Edberg, Becker etc.

Il tennis di quegli anni, infatti, viaggiava sulle impronte dello scatto a rete, della volèe di grazia e del rovescio ad una mano fin quando, un signore svedese di nome Björn Borg, introdusse un gioco diverso, costruito sulle rotazioni in topspin, sul rovescio bimane e incentrato, per la maggior parte, sui colpi da fondo campo.
Insieme a Jimmy Connors, Borg è stato il primo esponente nella storia del tennis ad eseguire il rovescio con una presa bimane malgrado, all’epoca, questo tipo di colpo fosse totalmente sconosciuto agli occhi dei tennisti, dei maestri di tennis, dei giornalisti e persino dei tifosi di McEnroe, il più grande rivale del campione svedese. Non solo questo tipo di rovescio risultò piuttosto inusuale, ma fu anche aspramente criticato da un punto di vista estetico. Molti giocatori rimasero stupiti dal modo con cui Borg colpiva la palla e altrettanti giornalisti giudicarono il rovescio di Borg un fondamentale con il quale il tennis segnò una svolta radicale, quella che avrebbe inevitabilmente portato ad un gioco differente, ad un gioco decisamente più all’avanguardia.

Pur essendo il rovescio bimane condannato dalla stragrande maggioranza delle persone in termini di eleganza rispetto a quello classico ad una mano (e questo fatto è comunque discutibile), è anche per merito di Borg se oggi ci sono molti più giocatori che, adattandosi al cambiamento e adottando uno stile di gioco moderno basato su topspin, esplosività e rovescio bimane, riescono a raggiungere risultati non indifferenti.
Dopo le grandi annate di Borg, sono numerosi i cognomi che portano la firma dei rovesci a due mani, tra cui Chang, Ivanisevic, Courier, Kafel’nikov, Agassi passando per Safin, Ferrero, Nalbandian, Roddick e arrivando, infine, ai colpi attuali di Nadal, Djokovic e Murray.
Il campione svedese, se da un lato fu guardato con occhio sospetto perchè artefice di un’autentica frattura con il passato, dall’altro ne fu riconosciuta l’ondata positiva del cambiamento, quel cambiamento che avrebbe definitivamente segnato il destino del tennis negli anni a venire.

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