Llodra: Roger farà di tutto per esserci a Parigi

Michael Llodra intervistato da "Tennis Actu" dice di non essere preoccupato per le condizioni fisiche di Gael Monfils e Jo Tsonga e che secondo lui, Roger Federer cercherà sicuramente di esserci al Roland Garros

Il secondo Grand Slam dell’anno si avvicina a grandi passi. Fra solo otto giorni ci sarà  il calcio d’inizio. “Tennis Actu” ha parlato con Michael Llodra, che da poco si è ritirato dal circuito, di alcuni giocatori  e della loro forma prima dell’inizio del torneo parigino.

Alla fine del torneo di Roma e prima dell’inizio del French Open non dirmi che sei in ansia per le condizioni di Gael Monfils e di Jo Wilfried Tsonga?

“Io sono più preoccupato per Jo che quando incorre in un infortunio ha dei tempi di ripresa abbastanza lunghi. Penso comunque che non abbia voluto rischiare prima del Roland Garros, è normale che si sia risparmiato. Per quanto riguarda Gael, tutti gli anni ha dei guai prima del Roland Garros, quindi sono abbastanza sereno a riguardo. A Montecarlo ha giocato a un ottimo livello di gioco, vero però che sia a Madrid che a Roma non lo si è visto molto. Uno Slam comunque è un torneo al meglio dei cinque set ed è qualcosa che ama parecchio. Adora il pubblico e la terra battuta di Parigi, quindi starei tranquillo. E poi batterlo al Roland Garros è veramente dura!

Riguardo Roger Federer, pensi che riuscirà a ristabilirsi con la sua schiena in questi 10 giorni prima del Roland Garros?

E’ l’età. Se si ritira a Madrid e dopo una settimana il male c’è ancora allora vuol dire che è un dolore stabile. Non è da Roger andare in campo e, nel caso perdesse, trovare delle scuse. Ha comunque uno staff incredibile e secondo me farà di tutto per essere pronto a Parigi.

Luca Pouille sarà la rivelazione di questo Roland Garros 2016, sei sorpreso dei suoi progressi?

E’ super per lui! Amo molto Lucas e gli sono anche abbastanza vicino, infatti conosco bene il suo allenatore, Emmanuel Planque perché è stato il mio primo coach. Ho vinto il mio primo torneo con lui. Sono contento per Lucas, è un buon amico, si allena con serietà e ha un tennis intelligente. Credo sia normale metterci impegno quando sai di giocare bene a tennis. Ha avuto anche un po’ di fortuna a Roma a dirla tutta, infatti prima è entrato come lucky loser, e poi ha avuto la chance di battere Ferrer, e con il forfait di Monaco di accedere alle semifinali in un Master 1000. Ora sarà testa di serie al Roland Garros, e quindi avrà più possibilità di andare avanti nel tabellone non dovendo incontrare subito un big al primo turno. Oggi come oggi non ci sono più match facili ma essere nei primi 30 del mondo è un bel vivere.

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