ATP Queen’s: Andy Murray spegne la rimonta di Cilic, nella quinta finale in carriera troverà Milos Raonic

Il torneo del Queen's Club si conferma uno dei preferiti per il numero 2 del mondo Andy Murray. Lo scozzese in semifinale ha superato un buon Marin Cilic, finalmente apparso ad ottimi livelli, con il punteggio di 6-3 4-6 6-3, raggiungendo così la quinta finale in carriera all'Aegon Championships. Nell'atto decisivo troverà il canadese Milos Raonic, vittorioso in due netti set, con un doppio 6-4, su Bernard Tomic.

“A volte ritornano”, si suol dire, e la nuova avventura di Andy Murray e Ivan Lendl, che vogliono “impedire a Novak Djokovic di realizzare il Golden Slam” e inseguono gli allori di tre anni fa, prosegue. Nella prima semifinale dell’ Aegon Championships lo scozzese ha sconfitto in tre set il campione del 2012 Marin Cilic, dando ancora una volta prova del suo incredibile feeling con il torneo del Queen’s Club. Un’ottima prestazione quella del finalista di Roma, aggressivo, propositivo, sia al servizio che in risposta, bravo a non cedere ad un Cilic apparso, finalmente, a buoni livelli. Il croato infatti, come dice anche il punteggio, è riuscito in più occasioni a farsi minaccioso, procurandosi più occasioni per cambiare le sorti dell’incontro, ma ha sempre sbattuto contro il muro del tennista di Dunblane, perfetto nei momenti chiave.

MURRAY IMPECCABILE- La prima svolta nell’incontro arriva già nel terzo gioco. Sull’uno pari lo scozzese mette a segno il primo break, agevolato da due errori del suo avversario, e si mantiene poi al comando. Cilic non ci sta, reagisce e si guadagna poco dopo quattro occasioni per strappare la battuta e rientrare nel set, ma Murray non trema e si salva. Da fondo, il numero 2 del mondo è implacabile, si difende alla grande e infila, uno dei suoi marchi di fabbrica, passanti incredibili. Il campione degli Us Open 2014 prova a rimanere attaccato nel punteggio, ma nel nono game, sotto per 5-3, viene travolto da un gioco in risposta perfetto del suo avversario, e cede con il punteggio di 6-3.

CILIC ALZA IL LIVELLO E SCARDINA LA DIFESA DELLO SCOZZESE- Il copione cambia completamente nella seconda frazione. Cilic, prima passivo di fronte alla potenza dei colpi del rivale, alza notevolmente il livello e cambia marcia. Migliorano le percentuali al servizio, da fondo aggredisce e riesce ripetutamente a mettere in difficoltà in risposta il britannico, che comincia a scricchiolare. Le prime avvisaglie si intravedono già nel terzo gioco, quando l’allievo di Lendl deve fronteggiare una palla break. Riesce a respingere gli assalti del rivale, ma nel settimo gioco, alla fine, perde per la prima volta la battuta. Il croato si ritrova a sua volta con le spalle al muro, di fronte a tre chance consecutive di Andy di rientrare, ma questa volta non cede e conquista il parziale, con il punteggio di 6-4.

ANDY A CACCIA DI UN RECORD STORICO- Non c’è storia tuttavia nel set decisivo. Dopo il passo falso del secondo, Murray tira fuori gli artigli e alza il livello di attenzione, piazzando un fondamentale break nel secondo gioco. Volando rapidamente sul 3-0, il campione di Wimbledon 2013 ipoteca il successo, che infatti arriva poco dopo: Cilic non riesce più a colmare lo svantaggio, e capitola con il punteggio di 6-3.

Questa è una vittoria che, nonostante la non eccelsa importanza del torneo, dà ad Andy la possibilità di centrare un record storico. Quella di domani infatti sarà la sua quinta finale in carriera all’Aegon Championships, e trionfando un’altra volta diventerebbe il primo nella storia a conquistare cinque trofei al Queen’s Club (sono ben , invece, quelli che come lui hanno conquistato quattro trofei; tra loro, compaiono, per esempio, i grandi John McEnroe e Boris Becker).

Raonic Halle 2016

MILOS RAONIC DOMA TOMIC- Per lo scozzese in finale ci sarà Milos Raonic, anche lui arrivato a Londra con un nuovo asso nella manica nel suo box, John McEnroe. Il canadese, che negli ultimi giorni, come se volesse dare prova che la collaborazione con lo statunitense sta funzionando, ha messo a segno pregiate volée, si è sbarazzato in due parziali di Bernard Tomic. Come previsto, il match è stato per gran parte dominato dai servizi, con pochi punti che hanno deciso l’intero incontro. L’australiano, che sui campi in erba riesce ad esprimere, nonostante la testa calda, un minimo del suo potenziale, si è creato qualche occasione per forzare la battuta del suo rivale, ma non è mai riuscito a convertirle.

Nel primo set, l’unico game combattuto è il nono, che si rivelerà anche decisivo: Raonic infatti incassa i regali del suo avversario, che, dopo quattro turni perfetti al servizio, comincia a sbagliare e regala il break. L’esito è scontato: il canadese si impone per 6-4. Nella seconda frazione, Tomic riesce ad issarsi fino a palla break, ma per lui non c’è niente da fare. Con un altro doppio fallo, alla fine, il numero 22 del mondo perde ancora la battuta, e alza bandiera bianca nuovamente per 6-4. Sarà la sua terza finale stagionale, dopo quelle di Brisbane e Indian Wells.

ATP Queen’s, semifinali, i risultati:

[1]A.Murray b. [5]M.Cilic 6-3 4-6 6-3
[3]M.Raonic b. B.Tomic 6-4 6-4

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