ATP Shangai: Djokovic non si ferma più, sconfitto Tsonga in due set

Non si ferma più Novak Djokovic, che conquista anche il Master 1000 di Shangai. Nole ha sconfitto per 6-2 6-4 Jo-Wilfried Tsonga, protagonista comunque di un'ottima settimana, che nulla ha potuto di fronte alla solidità del suo avversario. Questo per il serbo è il nono titolo del 2015, e il suo dominio sembra davvero lontano dalla conclusione.

Sembra proprio che il dominio di Novak Djokovic in questo 2015 non voglia finire. Il numero 1 del mondo ha conquistato anche il penultimo master 1000 dell’anno, Shangai, sconfiggendo in finale un buon Jo-Wilfried Tsonga, che ha pagato forse un inizio complicato. 6-2 6-4 è il punteggio finale in favore del serbo, che con la vittoria di quest’oggi ha ottenuto il terzo titolo a Pechino, il nono dell’anno e il venticinquesimo master 1000 in carriera, a meno due del record di Nadal. 

Impressionante. Questo è l’unico aggettivo che possiamo utilizzare per descrivere Novak Djokovic, numero 1 del mondo, che continua a macinare successi. Dopo la settimana fantastica di Pechino, in cui ha messo in riga ogni avversario con punteggi severissimi, il serbo conclude anche il torneo di Shangai, dispensando ancora una volta lezioni di tennis. Questa volta a doversi arrendere è Jo-Wilfried Tsonga, che ha giocato nel complesso un buon match. Il francese, in particolare nella seconda frazione, ha provato a sfruttare l’esplosività al servizio, ma alla fine la maggiore solidità del suo avversario lo ha costretto a cedere.

Djokovic ha disputato, come spesso ormai, un incontro perfetto, mettendo in mostra un tennis a tutto campo, con colpi profondi, un gran servizio e anche qualche volée di pregevole fattura. Questo per lui è il nono titolo del 2015, statistica che testimonia un dominio a dir poco incredibile. La sensazione è che Nole sia inarrestabile, e che ogni tentativo degli avversari di provare qualcosa di nuovo sia vano.

Nole shangai 2015

La partita odierna è stata combattuta solo nel secondo set. Il primo parziale ha visto uno Tsonga contratto e sicuramente un pò scarico, come inevitabile, considerando le tantissime ore passate dal transalpino sul campo. L’avvio è tutt’altro che incoraggiante per il francese, che perde immediatamente il servizio, in apertura. Djokovic invece parte alla grande alla battuta, con un’alta percentuale di prime in campo e di trasformazione. Nel terzo gioco, il serbo piazza un secondo break, mettendo così un’ipoteca sulla prima frazione. Nonostante un piccolo passaggio a vuoto, che gli costa un turno di servizio, Nole non perde la concentrazione, e sul 5-1 vola sullo 0-40, con tre set point. Tsonga riesce in qualche modo a rimanere in scia, ma nel game successivo Djokovic è implacabile e archivia il set per 6-2.

 

Mentre tutti si aspettano, nel secondo parziale, una partenza a razzo di RoboNole, il francese trova le energie per opporre un minimo di resistenza. Nei primi giochi, Tsonga tira fuori sprazzi del suo miglior servizio, che gli consente di mantenersi in vantaggio. Djokovic non è da meno alla battuta, ma è evidente che per lui sarà un pò meno semplice conquistare la vittoria. Nole si guadagna le prime occasioni già nel terzo game, con una fondamentale palla break, ma il transalpino nei momenti di difficoltà reagisce bene e si salva. Questo copione si ripresenterà poi anche sul 2 pari, quando il dieci volte campione Slam si issa addirittura sul 15-40. Ancora una volta però il nuovo numero 9 della race respinge, grazie al servizio, gli assalti del rivale. Dopo un altro turno alla battuta sofferto, in cui viene graziato da una chiamata arbitrale pessima, il francese ha finalmente una piccolissima occasione, con il serbo che cala un minimo con la prima. Tsonga però non ne approfitta, e nel nono gioco è costretto a cedere la battuta, dopo numerose chance annullate. Ormai Nole sente il traguardo molto vicino, e sul 5-4 chiude la disputa senza il minimo problema.

Nole Shangai

Il prossimo appuntamento per il circuito ATP  sarà Parigi-Bercy, dove Djokovic cercherà di realizzare l’importante record di vincere sei Master 1000 in una singola stagione. E, vista la quasi imbarazzante superiorità palesata nelle ultime due settimane, questo sembra davvero probabile. Nonostante la sconfitta, Tsonga puà dirsi contento di questo torneo, che gli ha permesso di inserirsi prepotentemente nella lotta per la qualificazione alle ATP World Tour Finals.

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