[ESCLUSIVA TC] Luca Vanni: “Lavorerò sulla mente per tornare in top 100”

Il gigante toscano, dopo il match vinto per 5-7, 7-6, 7-6 con Tommy Robredo, ha rilasciato un'intervista in esclusiva a Tennis Circus

Al Challenger di Brescia siamo riusciti a intervistare Luca Vanni che, al termine del suo match di quarti vinto contro Robredo, ha risposto, con grande disponibilità, alle nostre domande.

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Intervistatore: Ciao Luca, complimenti per la bellissima vittoria. Considerando l’avversario che avevi di fronte (Robredo) e il livello di gioco espresso, si può reputare il successo odierno come il più importante della tua carriera?

Luca: Non penso, avendo vinto a Portorose e a Segovia e fatto buone cose anche nei tornei del circuito maggiore, non posso ritenere una vittoria in quarto di finale di un Challenger come la più importante della mia carriera. Devo ammettere, però, che battere un fuoriclasse del calibro di Robredo non capita certo tutti i giorni…

Intervistatore: Qui a Brescia, per il secondo anno consecutivo hai centrato le semifinali. Hai un feeling particolare con questa città?

Luca: Sì, mi trovo bene. Gli organizzatori sono molto gentili, il pubblico è caloroso, la città e il torneo mi piacciono, le strutture sono ottime. Forse il campo è troppo rapido, infatti spesso le partite si decidono in pochi punti e non sempre vince chi gioca meglio. L’anno scorso, per esempio, Sijsling, contro di me, si aggiudicò due tie break per approdare in finale; io disputai una buonissima partita ma la sfida la vinse lui.

I: Quest’anno, invece, sei stato tu a importi nei tie break (contro Kavcic negli ottavi e con Robredo ieri); pensi che qualcosa sia cambiato nella tua testa?

L: Credo sia più una casualità. Magari adesso affronto questi momenti topici del match con maggiore decisione, però sono convinto che l’esito di un tie break dipenda anche da altri fattori: fortuna, condizione fisica e livello di gioco dell’avversario.

I: Ti contenderai con Lukas Lacko l’accesso alla finale di domenica. Credi di avere chance contro di lui?

L: E’ un ottimo giocatore ed è il primo favorito del seeding. Cercherò di preparare al meglio questa partita con l’aiuto del mio staff. Ho faticato molto per arrivare in semifinale, ma mi sento bene e non vedo l’ora di scendere in campo.

I: Gli Internazionali Città di Brescia saranno il tuo ultimo torneo dell’anno o sarai impegnato nel Challenger di Andria la prossima settimana?

L: Andrò sicuramente ad Andria; lì poi, insieme al mio coach, valuterò se giocare o meno. Vedremo come finirà questa settimana e, soprattutto, come starò fisicamente.

I: La fine della stagione è ormai alle porte. Come giudichi questo tuo 2016?

L: Non è stato un anno semplice, ho avuto la mononucleosi e diversi problemi fisici. Se guardiamo alla classifica, non posso essere contento perché ho perso quasi 100 posizioni (attualmente è 206 del mondo). Nonostante tutto ho vinto un challenger prestigioso e ho conseguito altri buoni risultati, battendo giocatori molto tosti.

I: Quali sono i tuoi propositi per il 2017?

L: Sicuramente voglio ritornare in top 100. Inizierò con le qualificazioni agli Australian Open, quindi centrare il main draw a Melbourne sarà il primo obiettivo stagionale.

I: Hai parlato di top 100. Su cosa devi lavorare per raggiungere di nuovo questo traguardo?

L: Secondo me è più un aspetto mentale che tecnico. Devo crederci sempre e avere maggiore consapevolezza delle mie capacità. Troppo spesso mi ritengo inferiore ad avversari che, in realtà, sono al mio livello.

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