Alla scoperta di TennisTaste, il portale dedicato ai tennisti di ogni fascia

Tennis Circus incontra Fabio Ferro curatore del blog TennisTaste, un portale dedicato alle prove di racchette e tutto ciò che ruota attorno all'attrezzatura tennistica

Sarà capitato a tutti, almeno una volta di comprare un oggetto, in questo particolare caso parliamo di racchette, a scatola chiusa, senza sapere se tale oggetto sia adatto a noi.

La passione per un determinato giocatore può spingerci ad un’acquisto sbagliato, proprio per ovviare a questo problema Fabio Ferro ha aperto da qualche anno TennisTaste, un blog dove si possono trovare dettagliate informazioni sull’attrezzatura tennistica, dalle racchette ai grip, passando per corde e scarpe.

Grazie mille Fabio, ti ringrazio per la tua disponibilità, ma parliamo del tuo blog, che cos’è TennisTaste? 

“TennisTaste è il mio blog di recensioni su tutto ciò che riguarda il materiale dedicato al tennis, dalle racchette alle scarpe, dalle corde ai grip. È un blog indipendente, senza accordi commerciali con le aziende produttrici e con i distributori nazionali, quindi lontano dagli schemi della pubblicità e del marketing. È uno spazio virtuale che curo totalmente da solo, per dare un punto di vista univoco a chiunque legga le recensioni e chieda un approfondimento. Ecco, penso che, oltre alle recensioni di qualità, ciò che contraddistingue TennisTaste sia l’interazione con gli appassionati, che ricevono un supporto continuo, prima, durante e dopo la scelta dell’attrezzatura. Il mio obiettivo, con TennisTaste, è essere Opinion Leader in materia di recensioni. “

Quando e come è nato TennisTaste? Un semplice appassionato che ama far il tester o un ampliamento del tuo lavoro?

“TennisTaste non c’entra nulla con il mio lavoro, sono due mondi totalmente diversi. Ho lavorato come incordatore per un bel po’ di tempo, quando ero ragazzo, mentre studiavo all’università e volevo una mia indipendenza economica, mi piaceva molto dedicarmi alla soddisfazione degli appassionati. Il blog è nato il 1 aprile 2013, ma avevo l’idea in mente da molto tempo. Frequentavo alcuni forum online, sia italiani che internazionali e cercavo sempre di dare il consiglio giusto a chi cercava un telaio o una corda per il proprio gioco. Ho sempre avuto la passione per le racchette e per l’incordatura, avevo già una base di conoscenza dei materiali e notavo che il più delle volte i miei consigli portavano un lieto fine. Un giorno mi chiamò un caro amico, uno di quelli che complimenti non ne fa a nessuno, e mi disse “senti Ferro, ma perché non ti apri un tuo blog, sei molto bravo e dai consigli equilibrati, è un peccato che non sfrutti questa opportunità”. Era ancora il 2011, ci misi ancora due anni ad elaborare l’idea di mettermi in gioco e soprattutto di mettere la faccia ufficialmente come tester. Non sono decisioni semplici, anche perché sono uno che vuole sempre fare le cose come si deve e non avrei accettato un fallimento su una passione del genere, il web ha la capacità di esaltarti o di gettarti nell’oblio, non avrei mai accettato la seconda ipotesi.”

Da quanto tempo hai la passione per il lavoro di tester?

“Prima di TennisTaste, svolgevo test per me stesso e con qualche amico. Per tanto tempo ho testato racchette e corde per cultura personale, per passione e anche perché sono un appassionato vero, mi incuriosiva sempre sapere come si comportasse un telaio appena uscito e non facevo mai mancare occasione per un test. Tra il 2010 e il 2012 ho testato circa duecento telai diversi.”

A quali difficoltà  va incontro un tester? Intendo dire c’è collaborazione tra un produttore, che sia racchette e corde ed il tester? Son disponibili o tendono a non rischiare di incorrere in stroncature? 

“Quando cominciai a fare test in maniera ufficiale, nessuno mi conosceva, se non gli amici che mi seguivano. Scrivevo mail alle aziende, cercavo contatti, ma quasi mai ricevevo risposta e qualcuno mi ha anche preso per pazzo, ma era il momento di incassare e mi sono messo a testa bassa a lavorare, per dimostrare il mio potenziale. Lo posso capire, chiunque apra un blog di recensioni non è detto che sia capace di farle e le aziende fanno bene a fare selezione, tuttavia TennisTaste aveva già oltre mille utenti al primo mese di attività. Oggi ho un seguito di oltre ventimila utenti ogni mese, di cui quattordicimila sono affezionati e stabili, da poco ho implementato anche la traduzione automatica del blog per aprire orizzonti internazionali, quindi non parliamo più di una piccola realtà, ma di un punto di riferimento per gli appassionati e le aziende lo sanno. Ho ancora tantissimo da lavorare e migliorare, ma TennisTaste è diventato un palcoscenico molto importante, qualcuno è ancora diffidente, qualcun altro mi invia addirittura i prototipi di corda o di racchetta per avere un mio parere. Io non faccio distinzioni, concedo spazio a tutti e mantengo la mia imparzialità, raccontando sempre e solo la verità e le mie impressioni.”

Come reperisci il materiale? Direttamente dal produttore o tramite la grande distribuzione? 

“Per i primi due anni, ho speso tutto quello che avevo per acquistare i materiali da testare, è stata molto dura, ho fatto grossi investimenti, ma avevo sempre il mio obiettivo ben chiaro in mente e continuo a seguirlo ancora oggi: fare informazione senza interferenze, dare risposte in maniera semplice ed efficace a chi ha un dubbio sull’attrezzatura. Oggi la questione è diversa, devo essere competitivo anche sui tempi di pubblicazione dei test, quindi le racchette devo averle prima o al massimo a ridosso della commercializzazione, altrimenti lascio gli appassionati in attesa di una recensione che non sarà più attuale. Per far ciò, devo avere la collaborazione dei diversi marchi, devo essere reattivo alle richieste degli utenti, che appena sanno dell’imminente uscita di un attrezzo, mi scrivono per saperne di più. In realtà, è un vantaggio anche per le aziende avere una recensione contestualmente all’uscita di un telaio o di una corda. Per fortuna, quasi tutte le aziende sono già interessante al mio progetto e mi supportano nei tempi e nei modi necessari. Da chiarire che non prendo un euro da nessuno, voglio degli sponsor, ma devono essere extratennistici per garantire sempre la mia imparzialità.”

Quando provi una racchetta come ti muovi? La provi a varie tensioni, e come scegli le corde?Visto che le tue sensazioni saranno diverse da quelle di un’altra persona, come probabilmente il gioco, suppongo dovrai variare molto durante il test per avere più info possibili.

“Per ogni test utilizzo almeno 4 tipi di incordature, due monofili, un multi e un ibrido, per verificare il comportamento della racchetta nelle varie configurazioni. Non sempre le tensioni e le corde che scegli inizialmente si rivelano adatte e spesso bisogna registrare qualcosa. Quando passi da un mono ad un multi scopri altri pregi e difetti di un telaio, è importante avere il quadro completo, anche perché, di solito, la prima domanda che mi fanno gli appassionati è relativa al settaggio delle corde. So adattarmi molto alle racchette che testo, è il mio pregio principale, interpreto il telaio fino in fondo e lo testo nelle varie condizioni di gioco, contro tennisti di diverse classifiche, su diverse superfici, praticamente ci vivo insieme fino a che la mia idea non è davvero completa e ne posso parlare compiutamente. Una regola che mi impongo è quella di non verificare mai un telaio al diagnostic, prima di averlo testato, perché i numeri spesso possono fuorviare e voglio avere la mente libera e guardare solo al feeling e alla resa. Il mio obiettivo è raccontare cosa fa una racchetta e cosa offre, sapendo che qualcuno, su mio consiglio, la comprerà e non posso dare un consiglio in maniera leggera.”

Quanto dura in media un test di una racchetta?

“Dipende dal telaio, alle volte è molto immediato, altre volte ci sono aspetti da approfondire. In ogni caso, mai meno di 10 ore di gioco. Alle volte ci riesco in una settimana, altre volte in due. Dipende anche dalle racchette, perché con quelle più pesanti faccio spesso dei long test per verificare quanto siano effettivamente faticose.”

Abbandoniamo un attimo il tuo lavoro principale, tennista preferito?

“Sono un grande appassionato di tennis, mi piacciono diversi tennisti, soprattutto il Federer degli ultimi periodi, ma mi emozionano soprattutto Nadal e Wawrinka, quest’ultimo soprattutto. Quando gioca con volontà, ha una superiorità tennistica e fisica impressionante.”

Quando hai iniziato a giocare?

Ho iniziato a giocare nel 1988, al T.C. Ercole, a Caserta, con il Maestro Gianni Iodice, poi con Pietro Martellotta e, verso i 15 anni, passai al TC San Leucio, con Benito Tricarico. Sono cresciuto sui campi veloci, la terra l’ho vista solo dopo i miei 18 anni, e questo mi ha conferito un bel bagaglio tecnico per i test. Ho sempre fatto di tutto per giocare a tennis, già dai tempi del liceo, quando mio padre e mia madre, avvocato e insegnante, spingevano molto più sullo studio che sullo sport e io cercavo di fuggire da casa senza farmi vedere. Avevamo una casa con un ingresso dal giardino e io, stile ladro, entravo e uscivo dalla finestra della mia stanza, cercando di non far notare la mia fuga. Poi, mentre ero all’università, ho studiato economia, sempre nel primo pomeriggio uscivo di casa con una scusa banale, del tipo “vado a fare un servizio e vengo”, mentre nascondevo la racchetta dentro la maglia. Andavo ad allenarmi e, quando non avevo nessuno con cui giocare, facevo palleggiare i bambini, aiutando i maestri. Penso che i miei sapessero tutto, ma lasciassero correre perché era anche un modo per tenermi sulle spine con lo studio. Inoltre, ho pagato a caro prezzo la scelta di telai per nulla adatti al mio tennis, inibendo di fatto la mia resa in campo ed è la mia più grande esperienza che porto nelle attività di test. Qualcuno dice che l’esperienza sia la somma degli errori e sono d’accordo. Per questi motivi, non ho mai fatto troppi tornei, anzi il periodo da Under non l’ho vissuto per niente, mi mancavano partite e attitudine all’agonismo, che altri miei amici invece avevano. Insomma, ho sempre fatto tanto allenamento, ma con poche partite ho perso quello spunto per fare meglio nel tennis giocato. La cosa che più mi ha dato soddisfazione è che, a distanza di anni, mia madre e mio padre, che oggi non c’è più e a cui dedico tutti il mio impegno, si sono mostrati molto contenti della posizione che mi sono ritagliato nel tennis con TennisTaste.”

Se parliamo di racchette old school, hai qualche modello a cui sei più affezionato e perchè?

“Sono sempre stato un amante delle racchette particolari, la mia preferita è la Prince Graphite Mid, con schema 14×18, probabilmente la prima vera spin-monster. Ne avevo diverse, Prince smise di produrla e me ne rimase una sola. Passai ad un cambio di campo, durante un match, vicino al paletto della rete, toccandolo con il telaio e questo si ruppe. Ci rimasi malissimo, non ho più trovata una. La trovavo incredibilmente moderna, in un mare di racchette 18×20.”

Tra le tue rubriche c’è anche una sezione editoriale, dove lasci opinioni sul mondo tennistico in generale,come vedi il tennis italiano?

“Quando c’è qualche evento particolare nel tennis, scrivo il mio pensiero, è un modo per farmi conoscere anche dal punto di vista personale e intellettuale, oltre che per i test. Il tennis italiano non saprei come interpretarlo, abbiamo tanti tennisti che orbitano in posizioni interessanti, giocano tutti bene, ma con poca continuità di risultati. Nel femminile c’è un vuoto lasciato dalla Pennetta, ma adoro guardare i match di Vinci e Schiavone, penso siano due talenti molto interessanti. Tra i giovani, mi piacciono Napolitano, Berrettini e altri ragazzi che lavorano tanto e bene, spero trovino la loro collocazione onorevole nel ranking mondiale.

Ci vuoi parlare della sezione serve&buy?

“La sezione Serve and Buy è un luogo di scambio libero tra gli utenti, che devono essere registrati al sito, quindi con una certa garanzia sul comportamento onesto. Non solo, è aperto anche a negozi e marchi, che vogliono proporre un’offerta dedicata a chi segue il mio blog. TennisTaste si evolve sempre e ogni tanto aggiungo delle sezioni dedicate ad attività particolari, Serve&Buy è nata dalla richiesta dei miei follower di avere un luogo dove scambiare attrezzature in sicurezza.”

Ecco cos’è TennisTaste, un blog gestito con passione da un vero appassionato qual è Fabio a cui auguriamo nuovamente un buon lavoro.

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