ATP Indian Wells: Cosa ci aspetta?

Al via il primo "Masters 1000" americano, in un mese di marzo che ci dirà molte cose, sui favoriti e su chi si presenta per insidiarli. Analizziamo il tabellone maschile, tra teste di serie ed outsiders, cercando il possibile vincitore.

 Al via il primo “Masters 1000” americano, in un mese di marzo che ci dirà molte cose, sui favoriti e su chi si presenta per insidiarli. Analizziamo il tabellone maschile, tra teste di serie ed outsiders, cercando il possibile vincitore.

Con la stagione fredda che, piano piano, sembra lasciarci a climi più miti, così anche i vari “antipasti” di terra rossa delle scorse settimane lasciano spazio alla brutalità del cemento americano, con i suoi bombardieri sempre presenti e qualche “fuori zona” che tenta comunque di spingersi in avanti il più possibile, magari portandosi a casa un risultato insperato alla vigilia.

D’altra parte, la scelta è poca in questi casi, e comunque vista l’importanza sempre crescente dei punti “da asfalto”, anche il più intramontabile fedelissimo dei campi più lenti non può esimersi dal migliorare laddove ci si giocano gran parte dei punti in palio.

Sono ben 96 i tennisti al via, con le qualificazioni che si sono già risolte.

Tra di loro, e probabilmente tra le 32 teste di serie, si cela colui che alla fine solleverà il trofeo: saranno i favoriti, i soliti noti, a contendersi il gradino più alto del podio oppure qualche insospettabile, pronto a farsi largo tra le mille insidie di questo tabellone 2014?

Come per le “girls”, che già ieri sono scese in campo per i primi turni, proviamo ad analizzare le varie combinazioni estrapolando qualche dato significativo, suddividendo ancora una volta il draw californiano in 8 parti uguali, comprensive, ognuna, di ben 4 teste di serie.

Al via mancheranno 3 tennisti che sarebbero stati delle Teste di serie, lasciando a Verdasco, Dodig e Andujar la possibilità di ricevere un bye al primo turno: David Ferrer, N.4 del mondo, si è infortunato proprio la scorsa settimana durante la semifinale del torneo di Acapulco (era sopra 1 set a 0 su Anderson, poi finalista grazie al ritiro del valenciano) e non è riuscito a recuperare in tempo; Nicolas Almagro, N.19 ATP, si porta dietro gli strascichi dell’infortunio che lo ha tenuto fuori anche dal primo torneo Slam della stagione, mentre Benoit Paire, N.28, alle prese con un infortunio più grave del previsto ad un ginocchio, ha già annunciato che sarà difficile rivederlo in campo nel mese di marzo.

Eccoci, dunque, al tabellone!

Teste di serie
Come detto, prendiamo in considerazione il tabellone suddiviso in ottavi, così da analizzare i possibili accoppiamenti per il quarto turno.
Rafael Nadal <1> – Fabio Fognini <13>/Gael Monfils <23>
Per Rafa, uno dei grandi favoriti, si prospetta un secondo turno piuttosto tranquillo, con Istomin che non impensierisce o Stepanek che può dare fastidio ma non di certo competere con Nadal. Per il terzo turno, sempre che uno tra Smyczek e Sock compia il mezzo miracolo, ad attenderlo dovrebbe trovare Olek Dolgopolov che, per chi non se ne ricordasse, aveva dato del filo da torcere a N.1 in finale a Rio neanche 15 giorni fa.
In rotta di collisione con il nostro Fabio nazionale (non ce ne vorranno Cannavaro, Volo, Fazio ecc.) troviamo una vera e propria minaccia di questi tornei, ovvero Gael Monfils: da quando è tornato ai suoi livelli l’atletico francese può giocarsela quasi con tutti, e proprio per questo non dovrebbe fare troppa fatica contro Stakhovsky o Kubot, così come Fognini non dovrebbe lasciarsi intimorire dai suoi probabili sfidanti, il kazako Golubev e la WildCard americana Ryan Harrison.
Milos Raonic <10> – Andy Murray <5>
In questo caso, i giocatori provenienti dal primo turno sembrerebbero sconfitti in partenza: Becker, Roger-Vasselin, Falla e Delbonis, dalla parte di Raonic, e Lajovic e Rosol, dalla parte di Sir Andy. Unica eccezione potrebbe essere il vincitore di Vesely-Sijsling che potrebbe giocarsela ad armi pari con la anomala TdS N.32 Pablo Andujar; Murray, comunque, non dovrebbe faticare fino al 4′ turno. Per il canadese nato a Podgorica invece si prospetta un 3′ turno piuttosto complicato contro Jerzy Janowicz, N.18 del seeding, che proprio in un Master 1000 (poco più di un anno fa a Parigi-Bercy) sconfisse in serie Cilic, Kohlschreiber, Murray, Tipsarevic e Simon, oltre ad arrivare in semi a Wimbledon. C’è già chi preannuncia una pioggia di tie break, ma lo scontro potrebbe rivelarsi interessante.
Stanislas Wawrinka <3> – Kevin Anderson <17>
“Iron Stan”, nuovo N.3 del mondo, deve confermare quanto di buono dimostrato agli Open d’Australia. Se la TdS a lui abbinata, ovvero Andreas Seppi, sembra non sfoggiare una forma ottimale, due possibili avventori provenienti dal primo turno potrebbero dargli una doppia razione di lavoro: Karlovic, a 35 anni suonati, grazie ad una condizione ottima dovrebbe avere la meglio di Bogomolov Jr. prima di sfidare lo svizzero, mentre Seppi attenderà per la sua prima partita uno tra il qualificato Kuznetsov e il ben più quotato Sam Querrey; sarà comunque tosta avanzare da questo lato.
Per la seconda casella di questo quarto turno la sorpresa potrebbe essere Kevin Anderson, reduce dalla finale di Acapulco dopo un ottimo torneo, persa da un Dimitrov in stato di grazia. Il buon Kevin aspetta un australiano dallo scontro fratricida Hewitt-Ebden. Altro match tra connazionali quello che vedrà opposti Russell e Young, con il secondo leggermente favorito. Di fronte al vincitore, ecco che troviamo Mikhail Youzhny: per il russo il discorso è molto semplice, visto che le capacità ce le ha tranquillamente, mentre l’unico dubbio resta quello sulla effettiva condizione fisica che, in questi mesi, spesso lo ha costretto a partite sottotono o addirittura a ritiri.
Kei Nishikori <19> – Roger Federer <7>
Se per il nipponico Kei non sembrano costituire un problema ne’ Giraldo ne’ Gimeno-Traver, entrambi più a loro agio sulla terra, colui che dovrebbe affrontarlo, per la carta, al terzo turno, ovvero Tommy Haas, sembra aver definitivamente terminato la benzina, con infortuni e disfatte che hanno preso piede sugli exploit dello scorso 2013. Anche se ci auguriamo un suo ennesimo ritorno in grande stile, ci sembra più possibile un approdo al terzo turno di Jeremy Chardy che, da favorito contro Rhyne Williams, potrebbe sconfiggere per i suddetti motivi anche Haas per poi giocarsela con Nishikori.
Tornato alla grande, dopo la strepitosa vittoria di Dubai, l’intramontabile Roger Federer non ha davvero di che lamentarsi dopo il sorteggio iniziale: uno tra Ginepri e Mathieu al secondo turno (due qualificati con già 2 match sul groppone) e uno tra Monaco, Polanski e il più quotato Tursunov al turno successivo. Dati alla mano, Roger non dovrebbe avere problemi a raggiungere Wawrinka o chi per lui ai quarti di finale; ha tutte le buone intenzioni per tornare al top, e stavolta dipende solo da lui.
Richard Gasquet <8> – Philipp Kohlschreiber <22>
Gasquet, arrivato carichissimo sul suolo americano, spera di riscattarsi da qualche passaggio a vuoto di troppo, ed il suo spicchio di tabellone sembra dargli tutte le chanches di questo mondo: secondo turno con uno tra Gabashvili e Mahut, con un probabile derby francese all’orizzonte, e terzo turno con lo spagnolo Verdasco che non dovrebbe farsi insidiare da Ram o Zeballos.
Per il quarto turno, il francese ha aperte varie alternative: il “seeded” più alto in classifica è John Isner che dovrà dimostrare tanto sul suolo di casa, anche perché sia Przysiezny sia Davydenko (il vincente se lo troverà contro al secondo turno) potrebbero metterlo in difficoltà. Visto che la continuità non è proprio una sua caratteristica.
Favorito sembra essere Kohlschreiber; il teutonico se la vedrà con il vincente di Kamke-Lu, e se tutto va come dovrebbe andare, avrà vita facile.
Grigor Dimitrov<15>/Ernests Gulbis<20> – Tomas Berdych <4>
Il cemento, si sa, è un grande livellatore, che solitamente premia i suoi interpreti migliori, se in condizione. I tennisti provenienti dai primi turni, in questo ottavo di tabellone, sembrano avere davvero pochissime possibilità di arrivare al terzo turno: Haase, Smith, Nedovyesov, Sousa nella parte superiore e Brands, Nieminen, Bautista-Agut, Johnson nella parte inferiore. Il ceco Berdych, N.4 grazie al forfait di Ferrer, sembra avere la strada spianata verso il 4′ turno, visto il divario tecnico tra lui e l’altra testa di serie Florian Mayer. L’unico dubbio dovrebbe riguardare il suo sfidante, da pescare tra il bulgaro Dimitrov, fresco vincitore di Acapulco e seria minaccia per i Top, e il lettone Ernests Gulbis, vincitore a Marsiglia e scheggia impazzita del circuito che se la può giocare con tutto e tutti. Va anche detto che i due si trovano molto spesso nelle prime fasi dei tornei, ed è un peccato, anche perché a trovarli opposti un po’ più in là nel torneo potrebbe essere davvero interessante. Che si vogliano davvero così bene!?
Juan Martin Del Potro <6> – Jo-Wilfried Tsonga <9>
Ottavo molto molto particolare. Del Potro, che in altre situazioni sarebbe stato un vero e proprio mattatore, appena una settimana fa si è dovuto ritirare dopo appena un set giocato al “Duty Free Open” di Dubai contro un incredulo Devvarman, e le sue condizioni fisiche fanno temere per i suoi risultati in questo torneo. Se avesse recuperato, non dovrebbe fare fatica a sventare la minaccia Feliciano Lopez, favorito su Sela anche se “mai dire mai”, per poi vedersela con uno tra Kukushkin, Groth o l’altra TdS Vasek Pospisil, anch’egli alla ricerca della condizione ottimale dopo l’infortunio di fine 2013 (semifinale Davis contro la Serbia) che ancora lo perseguita.
Per “Cassius Jo” non dovrebbero esserci problemi al secondo turno, con uno tra Benneteau e Munoz-DeLaNava, anche se il francese potrebbe riemergere dalle proprie ceneri ancora una volta. Al terzo turno potrebbe sfidare un altro francese, Gilles Simon, TdS N.21, che però ha, dei due contendenti al “suo” secondo turno, una risultante di due buoni giocatori in lotta per emergere; uno è l’astro nascente Dominic Thiem, che bene sta facendo in questo avvio di 2014, e l’altro è il sorprendente Daniel Kosakowski che, da N.366 del mondo, ha estromesso dalle qualificazioni il N.152 Thiemo De Bakker ed il N.95 David Goffin, risultati non da poco, visto che per strada ha lasciato solo 8 games in 4 set.
Insomma, un DelPotro-Tsonga non è affatto da escludere.
Marin Cilic <24> – Novak Djokovic <2>
Anche a voler essere ottimisti al massimo, francamente resta difficile credere nell’exploit di qualcuno proveniente dal primo turno. Sebbene la testa di serie più alta sia Tommy Robredo, che si esprime sempre meglio sul “red clay”, il nostro favorito è Marin Cilic che, da N.24 del tabellone, sta risalendo tantissimo dopo il silent ban per doping dello scorso anno; nessuno tra Klahn, Matosevic, il nostro Lorenzi e Carreno-Busta sembra potersi inserire tra i due, anche se i colpi di scena nel tennis sono all’ordine del giorno.
Ultima parte del tabellone che sembra, anch’essa, a senso unico: se Gonzalez e Mannarino non sembrano rappresentare una minaccia per Ivan Dodig, figuriamoci se Hanescu e Robert (con tutto il rispetto e il bene possibile) potranno impensierire il N.2 Djokovic.
Il serbo dovrebbe agilmente farsi strada fino al quarto turno, da giocarsi probabilmente con il secondo croato di fila che, rispetto a Dodig, dovrebbe dargli ben più di un pensiero.
Outsiders
Vi segnalo qualche possibile sorpresa che, con le unghie e con i denti, potrebbe portarsi piuttosto in là nella competizione, tenendo però conto del sorteggio più o meno favorevole.
Dal 1′ livello, i più probabili emergenti, fino al 3′, coloro che potrebbero fare qualcosa ma sulle quali non scommetteremmo più di tanto.
1′ Livello: Jeremy Chardy
2′ Livello: Dominic Thiem/Daniel Kosakowski, Donald Young
3′ Livello: Peter Polanski, Ivo Karlovic, Jiri Vesely
Come detto per il gentil sesso, gli elementi utili per godere di questo primo “mille” americano ci sono.
Ready? Play!

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