Atp Miami: Djokovic ancora out contro Bautista. «Match che andava vinto. Sono distratto»

Il serbo perde la concentrazione all'inizio del secondo set agevolando la rimonta dello spagnolo che vince 1-6 7-5 6-3. Occasione per Federer?

«Complimenti per la rimonta, ma questo match dovevo assolutamente vincerlo. Purtroppo sono distratto da troppe cose che spesso influenzano negativamente il mio gioco». Con queste parole Novak Djokovic ha raccontato la sconfitta agli ottavi di finale del Master 1000 di Miami contro Roberto Bautista Agut. Aveva vinto il primo set 6-1, una partita praticamente in tasca, per poi spegnersi e cedere allo spagnolo i successivi due set, persi 7-5 e 6-3. «La chiave è stata il secondo parziale», ha detto il giocatore di Castellón de la Plana. «Poi ci sono quei momenti in cui ti senti ispirato e credi di farcela, rimanendo attento a ogni 15. Contro Nole mi sta riuscendo bene. Ci ho creduto e sono stato premiato».

ELIMINAZIONE DI LUSSO – Proprio come era già accaduto a gennaio, Nole viene battuto di nuovo da Bautista, anche se a Doha si trattava di una semifinale. Sempre in tre set, perdendo la concentrazione e facendosi intimorire punto dopo punto. In modo apparentemente ingiustificato, al campione sfuggono nuovamente i master americani di primavera, per quanto in passato nella sua carriera avesse vinto cinque volte a Indian Wells (quest’anno eliminato da Philipp Kohlschreiber al secondo turno) e in sei edizioni nella stessa Miami. Fra gli elementi negativi influirà maggiormente il rapporto non sempre idilliaco con altri campioni come Roger Federer e Rafael Nadal, come si è visto nel caso del probabile addio a fine anno di Chris Kermode, Ceo e presidente dell’Atp? Oppure potrebbe essere la sempre più complicata relazione con la moglie Jelena Ristic? Di certo, al di là delle motivazioni, le prestazioni di Djokovic hanno smarrito la continuità di un tempo e il serbo sembra molto nervoso.

IL TORNEO – Senza Nole, si aprono chiaramente maggiori opportunità per tutti i giocatori che a Miami accederanno ai quarti di finale. Primo fra tutti lo stesso Federer, che però deve disputare ancora l’ottavo di finale contro Daniil Medvedev, rinviato per i ritardi dovuti al maltempo. Opportunità da sfruttare in particolare per Isner, campione uscente che vorrebbe il bis e affronterà ai quarti proprio Bautista. Ghiotta occasione anche per i NextGen Denis Shapovalov, Borna Coric e lo stesso Medvedev, con un occhio al pimpante Félix Auger-Aliassime. Quest’anno per i giovani Miami non è un sogno impossibile.

53 comments
    1. Antonio Marchetta io non credo che non gli interessino i 1000, visto che ha già pure spaccato la racchetta. Se non gli interessassero, non sarebbe così irritabile. Probabilmente ha un problema di concentrazione che lo tradisce quando la partita si complica e non riesce più ad averla sotto controllo

  1. Roger, Rafa, i veri campioni, quando perdono rendono merito all’avversario. Per lui è sempre colpa di qualcos’altro… E’anche la seconda volta che perde da Bautista…

  2. non capisco il nesso tra l’eliminazione di nole e l’occasione per federer. Roger o gli altri avrebbero perso con questo djokovic? è pieno di tennisti giovani e forti che per come sta giocando lo avrebbero preso a pallate e che possono battere lo stesso roger se non gioca al meglio

    1. Eh… Anche godere delle sconfitte altrui non è che sia il massimo. Sai, tutti siamo in grado di giudicare le corbellerie altrui, ma anche quelle domestiche a volte non sono migliori.
      Con affetto.

    2. Marco Perri Se per quello pure dopo quella con Bautista….Voi la prendete troppo seriamente sta “cosa”….A me che si “sfotta” Nadal non tocca…purché non si vada a cercare infortuni o doping….Non mi pare che Nole rientri in questi 2 aspetti….

    3. Massimo Poggio Sinceramente, non ci faccio una cippa se il mio rivale perde e il mio giocatore non vince il torneo, così come non mi ha fatto né caldo né freddo che Federer abbia vinto Dubai o che Nadal sia uscito ad Acapulco per mano di Kyrgios (che per giunta detesto). Non ho simpatie particolari per entrambi, li rispetto come rivali sul campo, se perdono non mi straccio le vesti e nemmeno faccio caroselli, per il resto l’unica cosa che mi importa davvero è che vinca Djokovic. Se non vince, dormo lo stesso, come fatto stanotte.
      Sono anch’io contrario al politicamente corretto (ti ho esposto la mia visione), ma ancor più contrario al guardare a casa degli altri

    4. Marco Perri No…no…no…un momento, non mischiamo le cose….Se a me un tennista che non va a genio perde,ci faccio un po’ di “show” sopra….Ma qui si parlava fondamentalmente d’altro….A me pare abbia trovato scuse parecchio ridicole,sia per la sconfitta in California che qua,se poi mi si viene a dire che bisogna prima guardare in casa nostra che a casa altrui….eh beh…i social potrebbero pure chiudere in questo preciso istante….E con questo “buonanotte”(in tutti i sensi)

    5. Sarebbe bello capire cosa avrebbe detto di allucinante: per I Wells ha detto solo che era il primo torneo dopo 2 mesi di stop e non era riuscito a prepararsi a dovere. Qui, in realtà, solo “che non doveva perdere così e che è distratto da altre cose”. Mah, proprio una roba illeggibile a quanto pare.
      Buonanotte.

    6. Giuliana Cau A Indian Wells ha tirato in ballo “gli impegni politici”….poi hai pensato bene alla frase che hai scritto virgolettata….?Ti pare una dimostrazione di rispetto per l’avversario?!?A me no….!!!!

    7. Massimo Poggio aprendo l’articolo, il virgolettato del serbo comincia con “complimenti per la vittoria”. Comunque, non mischio le carte, se parlo così ho le mie ottime ed abbondanti ragioni per farlo, non sono uno che mena il can per l’aia

    8. Se c’è uno che gli avversari li rispetta, soprattutto a fine gara, è Djokovic. Poi, riguardo I Wells, sono stata proprio io a curare tutta l’intervista e lui non ha accampato scuse politiche. Ne ha parlato, ma non come scusa per la sconfitta… Anzi, ha detto che il tedesco aveva giocato da dio. Cmq, un match non si perde solo perché uno gioca meglio di te, si perde a volte per una concatenazione di fatti e qui è ovvio che sia andata così, dopo aver dominato per 6-1 1-0 e break a favore. Non è un reato dirlo.

    9. Massimo Poggio no, ma hai lasciato intendere che non si sia complimentato. Vamos a ver sul rosso. Laku noć (per par condicio, un’espressione spagnola e una serba)

    10. Massimo io invece spero che Nadal sia talmente impegnato dalle future nozze, da essere così distratto da perdere tutti i tornei sulla terra rossa. Non necessariamente da Djokovic, mi sta bene pure Thiem. Buonanotte, davvero.

    11. Allora ,io ammetto di essere prevenuto nei confronti del serbo,non lo sopporto…assodato,ma “complimentarsi” è puro atto dovuto,un pro forma,”etichetta”….Se poi PERÒ, aggiungi che eri “distratto da altre cose”(come già disse ad Indian Wells),per me è chiara dimostrazione di mancanza di rispetto….Hai perso PUNTO….O sono emersi problemi EVIDENTI,di natura fisica,e allora non ci vedrei nulla di male ad evidenziarli (non lo reputo vittimismo,ma un semplice dire le cose come stanno),ma se tiri fuori,fantomatici e generici X “problemi”,per “giustificare” una sconfitta,per me,e sottolineo PER ME(non sono la bocca della verità),è atteggiamento oltremodo discutibile,e aggiungo di basso profilo….
      Ammesso e non concesso che questi “X problemi”,siano veri,presunti o inventati,quello non c’entra NULLA.Buona giornata!

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