Atp Pechino: Murray trova una grande vittoria contro Berrettini, Fognini la spunta al cardiopalma

Esce di scena al primo turno Matteo Berrettini, che si arrende in due tie-break a Andy Murray e vede sfumare tanti potenziali punti in ottica Finals. Esordio ok invece per Fabio Fognini, che supera il kazako Kukushkin dopo due ore e mezza di gioco.

Finalmente torna a ruggire Andy Murray, che batte un Top 20 e lancia ottimi segnali in vista del futuro. Non può che far piacere il ritorno a certi livelli di un campione come il britannico, ex numero uno al mondo e pluri campione slam, nonostante quest’oggi la sua vittima sia stato l’azzurro Matteo Berrettini, ottava testa di serie del seeding ed alla ricerca di punti per le Atp Finals. Come suggerisce il risultato equilibrato, il match odierno è stato piuttosto combattuto tanto che l’orologio ha toccato le due ore di gioco ed entrambi i parziali disputati si sono conclusi al tie-break. I meriti di Murray, bravissimo a farsi trovare pronto ed a sfruttare con cinismo le occasioni in suo favore, vanno però divisi a metà con i demeriti dell’azzurro, che nei momenti chiave invece si è scelto ma soprattutto non ha potuto contare sull’apporto del suo servizio, il quale lo ha praticamente abbandonato, costringendolo ad arrangiarsi ed a trovare soluzioni un po’ improvvisate. Nel primo set, infatti, Berrettini ha breakkato il suo avversario nel quinto gioco, prima di avviarsi verso la chiusura del parziale, annullando anche una delicata palla break sul 4-3 in suo favore. Quando ha servito per il set, però, Matteo ha perso la battuta a 15 ed ha consentito a Murray di rientrare nel parziale. Malgrado il servizio tenuto nel dodicesimo gioco, che gli ha garantito almeno il tie-break, nel jeu decisif non c’è stata storia ed il tennista di Dunblane ha dilagato, imponendosi con un severo 7-2.

Anche nella seconda frazione di gioco, Berrettini si è trovato avanti di un break, complice un ottima partenza che gli ha consentito di strappare immediatamente la battuta al suo avversario. Murray ha però risposto piazzando il controbreak ed ha dato vita ad un dominio dei servizi, che hanno regnato fino al 6 pari. L’unica ulteriore opportunità l’ha avuta proprio il tennista romano sul 3-2, quando ha avuto a disposizione ben quattro palle break, non riuscendo però a convertirne neppure una. Ancora tie-break, dunque, ed ecco che questa volta c’è stato molto equilibrio, anzi le chances migliori sono capitate a Berrettini, che si è procurato un set point per primo, sul 6-5. Il servizio però non lo ha assistito e Murray ne ha approfittato, impattando sul 6 pari. L’azzurro è riuscito a conquistarsi un altro set point, ma Andy è salito in cattedra ed ha inanellato tre punti di fila, chiudendo 9-7 ed ottenendo la vittoria più importante da quando è tornato sui campi dopo l’operazione alla spalla. Al prossimo turno troverà il connazionale Norrie e sarà quindi un derby tutto britannico. Esce di scena invece Matteo Berrettini, che con un po’ di amarezza saluta Pechino, consapevole di aver gettato via un’importante occasione per consolidare il bottino di punti necessario in vista delle Finals. Non c’è da disperarsi, però, visto che mancano ancora diversi tornei e c’è ancora tempo per farcela.

Fortunatamente per l’azzurro, eliminato al primo turno anche Gael Monfils, suo contendente per un posto a Londra, che si è arreso in tre set a John Isner. Sono avanzati agevolmente Thiem e Auger-Aliassime, mentre Tsitsipas ha superato Lajovic solo in rimonta.

Matteo Berrettini

Se questo martedì asiatico ha riservato delle soddisfazioni ai colori azzurri, ciò è anche merito di Fabio Fognini, che ha fatto suo un match incredibile contro Kukushkin, imponendosi al tie-break del terzo set, ma riuscendo a prevalere solo al sesto match point. Una fatica clamorosa ma soprattutto inaspettata per il tennista ligure, che dopo il primo set vinto per 6 giochi a 4, si pensava potesse imporsi in maniera più agile. Anche il secondo parziale, dove è stato avanti di un break in ben due occasioni, sembrava pendere a favore di Fabio, che però si è disunito nel finale ed ha ceduto per 6-4. Infine, nella frazione di gioco decisiva, la situazione non si era messa benissimo per il tennista italiano, che tra palle break, break e controbreak, si è ritrovato in svantaggio 3-5, costretto a rispondere per rimanere nel match. Il suo avversario, Mikhail Kukushkin non è ha sfruttato l’opportunità e si è quindi andati al tie-break. Dopo il primo punto vinto dal suo avversario, Fabio ha conquistato ben sei punti consecutivi, issandosi sul 6-1 ed illudendo chiunque di aver ormai la sfida in pugno. In maniera rocambolesca, quasi surreale, il kazako è stato capace di risalire la china, annullando tutti e cinque i match point e portandosi sul 6 pari.. Fortunatamente Fognini è tornato a vincere punti ed ha chiuso 8-6, ma lo spavento che si è preso e che ha dato a tutti noi non sarà facile da dimenticare. L’azzurro però dovrà farlo per forza già a partire dal prossimo turno, dove si troverà di fronte il russo Rublev, tennista che sta attraversando un ottimo momento di forma e che in passato ha già battuto Fabio. L’ultimo precedente sul cemento risale però proprio a Pechino, nella scorsa stagione, quando Fognini si impose in due comodi set.

A. Murray b. [8] M. Berrettini 76(2) 76(7)

[6] F. Fognini b. M. Kukushkin 64 46 76(6)

[1] D. Thiem b. R. Gasquet 64 61

J. Isner b. [7] G. Monfils 64 67(5) 63

[3] S. Tsitsipas b. D. Lajovic 46 63 64

F. Auger-Aliassime b. A. Ramos-Vinolas 63 64

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