Atp Roma: preview finale Nadal-Zverev

Rafael Nadal e Alexander Zverev sono pronti ad affrontarsi nella finale degli Internazionali d'Italia, chi vincerà? Quali saranno le chiavi tattiche della partita? Ecco la nostra analisi.

Il numero uno e il numero due del seeding, alla fine saranno loro a giocarsi la finale degli Internazionali d’Italia; Rafael Nadal e Alexander Zverev non hanno deluso le aspettative, sono arrivati meritatamente all’ultimo atto del torneo romano, e oggi, alle 16, si affronteranno sul Campo Centrale del Foro Italico per la vittoria finale.

Lo spagnolo, alla caccia del suo ottavo successo a Roma, ha avuto un percorso piuttosto netto durante il torneo, incontrando le prime difficoltà solamente ai quarti contro Fognini, l’unico in grado di strappargli un set, e in semifinale contro Novak Djokovic, apparso in netto miglioramento rispetto alle ultime infelici uscite.

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Il tedesco è in serie positiva da ben 13 partite e, dopo aver trionfato a Madrid, proverà a riconfermarsi “Re di Roma” dopo l’affermazione dello scorso anno. Anche Zverev ha lasciato solamente un set in tutto il corso del torneo, quello perso in quarti di finale contro il belga David Goffin, e ha ben impressionato in semifinale contro Marin Cilic, battuto dopo un lungo braccio di ferro e due set molto tirati.

I precedenti tra i due recitano uno schiacciante 4-0 in favore di Nadal, ma Zverev, come detto, viene da una striscia di risultati positivi e da due tornei vinti sulla terra, Monaco e Madrid. La vera incognita è rappresentata dalla condizione fisica del tedesco, che, oltre ad aver giocato così tante partite consecutive, tra il primo e il secondo set della semifinale si è fatto massaggiare la spalla, un segnale non proprio incoraggiante; Zverev, in ogni caso, non ha parlato di problemi fisici in conferenza stampa, cosa che, se da una parte potrebbe essere una strategia per non dare un vantaggio, anche indiretto, all’avversario, dall’altra potrebbe voler dire che il problema è meno grave del previsto.

La condizione della spalla destra del tedesco sarà decisiva soprattutto perché gran parte della partita di Zverev sarà condizionata dal suo rendimento al servizio; Nadal, infatti, sia con Fognini che con Djokovic, ha mostrato qualche crepa nel gioco da fondo campo, ma l’impossibilità sia dell’italiano che del serbo di fare la differenza con la battuta ha permesso a Nadal di prendere il sopravvento e di chiudere quei pochi spiragli che qua e là sarebbe stato possibile sfruttare. Il tedesco è dotato di un ottimo servizio e potrebbe far pagare allo spagnolo i rarissimi errori e le pochissime incertezze che si presenteranno nel corso della partita.

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Un’altra chiave tattica molto interessante è rappresentata dalla diagonale sinistra, sulla carta quella preferita da entrambi i giocatori. Sia Fognini che Djokovic, due giocatori molto abili nell’anticipo e nel gioco da fondo campo, hanno dimostrato come sia possibile neutralizzare l’incredibile spin del dritto dello spagnolo, ma hanno peccato di continuità. Zverev, come l’italiano e il serbo, ha nel rovescio il suo colpo preferito e, proprio come loro, dovrà essere bravo a rubare il tempo a Nadal sulla sua diagonale preferita, colpendo la palla in anticipo, nella sua fase ascendente e, quando possibile, a cambiare repentinamente in lungolinea.

Da parte sua, Nadal, che, con una vittoria, tornerebbe numero uno del mondo, dovrà giocare una partita perfetta in risposta, cercando di non subire eccessivamente il potente servizio del tedesco. Lo spagnolo dovrà, inoltre, cercare di far allontanare il più possibile il suo avversario dalla linea di fondo; Zverev, infatti, anche per la sua imponente stazza fisica, incontra molte difficoltà nel coprire il campo in tutta la sua ampiezza quando viene spinto fuori dalla sua comfort zone. Se questo non dovesse succedere, il rischio per Nadal sarebbe quello di trovarsi molto spesso in affanno, ma, a differenza di Fognini, troppo discontinuo, e di Djokovic, non ancora al top fisicamente, Zverev potrebbe fare la differenza in modo decisivo.

Lo spagnolo, in ogni caso, partirà favorito; l’esperienza, la superficie di gioco e forse anche la condizione fisica sono dalla sua parte.

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