ATP Shanghai: Federer neutralizza Nadal, la Cina è sua per la seconda volta

Roger ha battuto in due set lo spagnolo, che non è riuscito a trovare le contromisure al tennis dello svizzero. Per Federer è il novantaquattresimo titolo in carriera. Come Lendl.

È stato il giorno della finale. Proprio quella che abbiamo desiderato dal giorno in cui sono stati composti i tabelloni del Masters 1000 di Shanghai, quando abbiamo scoperto che nell’ultima domenica di match ci sarebbe potuto essere il quarantunesimo Fedal, la rivalità più bella ed entusiasmante nella storia del tennis. Si è giocato sotto agli otto petali della magnolia, che ha rinchiuso i gesti bianchi di Roger Federer e Rafael Nadal.

Ha colpito a freddo lo svizzero, quando ancora le armi non erano totalmente affilate, o perlomeno, non quelle di Nadal, che si è fatto strappare il servizio nel gioco d’apertura. Federer è stato capace di anticipare la risposta e di mettere in difficoltà il maiorchino, che si è fatto sorprendere dall’inizio strepitoso dell’avversario. In realtà si era capito già dal primo punto che Rafa non era quello impeccabile dei giorni precedenti, quando ha aperto regalando un vincente a uno che si prende il braccio anche con un mignolo. Il parziale è poi proseguito condizionato dal primo gioco, con Federer che ha tenuto agevolmente i suoi turni di battuta (senza mai concedere palle del contro-break, solo quattro punti persi al servizio) e con Nadal che non è mai riuscito a trovare il bandolo della matassa per indebolire la battuta di Roger, il quale ha servito l’85 percento di prime (con cui ha vinto venti punti su ventitré). Primo set, quindi, che in trentacinque minuti di gioco è andato in terra svizzera.

Seconda frazione che si è giocata, nei primi games, su ritmi decisamente più bassi rispetto alla prima. Nadal ha avuto una mini-occasione sul 2-2, quando per la prima volta nella partita è riuscito a portarsi sul 30-30 sul servizio di Federer, anche se quest’ultimo è rimasto concentrato e non si è lasciato minimamente scalfire dall’eventuale pressione. Ma ecco che Roger, nel gioco successivo, con le sue risposte anticipate è spesso riuscito ad annullare il vantaggio che Rafa avrebbe dovuto avere grazie al servizio, ed è riuscito a prendersi due palle break: la prima grazie ad un rovescio in rete di Nadal, poi annullata, e la seconda grazie ad un gran punto giocato da Roger che ha trovato il vincente con una discesa a rete. Lo spagnolo, poi, ha fatto il resto, mandando nel punto successivo il rovescio in corridoio e consentendo quindi a Federer di prendersi il gap anche nel secondo set. Il numero uno del mondo si è poi lamentato spesso con il suo angolo per l’eccessiva velocità con cui la pallina tendesse a scendere dopo il rimbalzo. Rafa, comunque, nei giochi successivi non ha avuto nemmeno un’opportunità di strappare il servizio a Roger, con Nadal che ha ceduto un’altra volta il servizio anche a causa di uno smash in rete, che ha mandato Federer a tre Championship Point sul 5-3. Al secondo, gioco, partita e incontro.

Lo svizzero ha ancora una volta dimostrato la netta supremazia sulle superfici veloci, vincendo in due set una partita contro un avversario che in tutto il torneo non aveva mostrato nemmeno il minimo segno di cedimento. Complimenti a Federer, che con quello di oggi vince il novantaquattresimo trofeo in carriera (alla pari con Lendl) e il ventisettesimo mille. E che sembra essersi preso sempre di più il tempo in mano.

ATP Shanghai, finale:

[2] R. Federer b. [1] R. Nadal 6-4 6-3

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