Diario Australian Open-Day 9 ATP: Djokovic in semifinale contro la sopresa Karatsev

Primi due incontri di quarti di finale a Melbourne per la parte alta del tabellone rimasto orfano di diversi protagonisti. Nonostante tutto nella “notte” australiana non sono mancate le emozioni in attesa dei match della parte bassa che sembrano promettere più spettacolo e incertezza.

Il primo incontro è senza dubbio la sorpresa di giornata. Nella notte infatti il russo Aslan Karatsev ha estromesso dal torneo Grigor Dimitrov in quattro set. 2-6, 6-4, 6-1, 6-2 in favore del russo in poco più di due ore e mezzo. In realtà sul match va posto un grande asterisco poiché è durato soltanto 3 set prima che Dimitrov alzasse bandiera bianca per un problema alla schiena (ultimi game del terzo set) dopo aver dominato il primo parziale.
Certamente poco fortunato il bulgaro che  qui in Australia riesce spesso a ritrovare il suo gioco migliore, ma tanti applausi vanno  comunque a Karatsev che arriva alla sua prima semifinale Slam riscrivendo diversi record.
Il russo che ha iniziato il torneo da numero 113 del mondo (già entrato nei primi 50) e che arriva dalle qualificazioni di Doha ha superato in Australia Mager, Gerasimov, Schwartzman e Felix Auger-Aliassime, prima di Dimitrov.
Adesso si regala la sfida impossibile contro il numero 1 del mondo, senza dubbio il match più prestigioso della sua carriera e per il ventisettenne russo la parola impossibile assume ormai un significato diverso, soprattuto in queste due settimane trascorse in Australia.

Dall’altra parte Novak Djokovic si è preso la sua ennesima semifinale Slam e lo ha fatto battendo in 4 set Alexander Zverev. 6-7(6), 6-2, 6-4, 7-6(5) i parziali in favore del serbo in tre ore e trenta di gioco (ennesimo match lungo per il numero 1 del mondo). Sicuramente non la versione migliore di Djokovic quella vista in campo oggi ma il livello di gioco nei momenti più importanti e una percentuale molto buona al servizio (ha chiuso con ben 23 ace contro i 21 del tedesco!) hanno fatto la differenza. Per Zverev i commenti sono sempre gli stessi, un buon torneo ma rimangono ancora alcuni limiti importanti a livello mentale soprattutto in alcune fasi del match quando occorrerebbe approfittare delle difficoltà dell’avversario (avanti di un break sia nel terzo che nel quarto set). La semifinale di dopodomani avrà un pronostico tutt’altro che incerto. Pare veramente difficile che Djokovic si lasci sfuggire la sua nona finale a Melbourne (otto vittorie).

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