Federer VS Nadal: chi vince la lotta al #1?

Dopo la sconfitta in finale ad Halle, Roger Federer ha perso la vetta ATP nuovamente, quindi Rafael Nadal può festeggiare, ma la lotta è ancora aperta: chi la spunterà a fine 2018?

Oggi pomeriggio Roger Federer ha perso la finale in quel di Halle contro Borna Coric per 7-6 (6) 3-6 6-2, sfiorando dunque la Decima, non riuscendo ad eguagliare, o meglio avvicinare, Rafael Nadal e i suoi 11 trofei a Barcellona (ATP 500), Montecarlo (ATP 1000) e Roland Garros (Slam). Proprio il maiorchino ha riconquistato la vetta, persa dopo la vittoria dell’elvetico a Stoccarda, dove settimana scorsa Federer aveva vinto contro Milos Raonic, trionfando per la prima volta sull’erba tedesca. La sconfitta odierna è stata cocente, considerando i due set point non sfruttati del primo parziale, ma soprattutto per via della testa della classifica ripersa: da un anno a questa parte i due si susseguono al primo posto della classifica, dallo scorso agosto in poi, oltre all’alternanza di vittorie nei Major da inizio 2017 al RG di inizio giugno vinto da Roi Rafa XI. The Swiss Maestro a Rotterdam ha riconquistato la testa della classifica e riproposto questo dominio risorgimentale dei due GOAT. 310 le settimane totali dello svizzero, di cui 237 consecutive, record assoluto, 257 per il maiorchino, che invece riconquista dopo appena una settimana il dominio mondiale: chi la spunterà da qui a fine 2018? Ecco un viaggio nei punti da difendere e la consapevolezza di avere oltre 3000 punti sulla terza posizione occupata da Alexander Zverev: continueranno ad alternarsi?

QUI NADAL: 2017 DOMINANTE

1497198759_rafael-nadal-french-open-2017-roland-garros-2017-rafael-nadal-french-open-champion-tennis-newsL’anno scorso è stato uno dei migliori al pari di quello del 2008 e del 2010, dividendosi in perfetta metà i Major con l’eterno amico-nemico Roger Federer, facendo finale a Melbourne e Miami, perdendo contro l’elvetico, ed Acapulco contro Sam Querrey, tutte all’inizio del 2017. Poi, il dominio sulla terra rossa, firmando la Decima a Barcellona, Montecarlo e Parigi, trionfando anche a Madrid, uscendo ai quarti in quel di Roma, proprio come a Cincinnati, dove aveva riconquistato per la prima volta la vetta negli ultimi 4 anni. Un dominio consolidato anche negli States agli US Open, trionfando per la terza volta in finale contro Kevin Anderson, bissando anche a Pechino contro Nick Kyrgios. Il finale di stagione però, come ogni anno al top, è stato declinante, complice una stanchezza figlia di una stagione meravigliosa, come msotrato in finale a Shanghai contro RF e a Londra uscendo ai giorni.

2018: MISSIONE RIVINCIRE
Il classe ’86 in questo primo semestre è stato positivo
, perché dopo l’infortunio occorso ai quarti di finale a Melbourne contro Marin Cilic, ha saltato tutta la stagione sul cemento, favorendo il come back dello svizzero al #1. Le finali messicane e in Florida sono state cruciali, ma grazie a performance di alto livello, ha confermato l’ottima stagione su terra battuta, mancando però l’appuntamento madrileno, sopperito nella Città Eterna. In più quest’anno è tornato a disputare la Coppa Davis contro l’ostica Germania di Sascha Zverev, demolito sia a Valencia che a Roma. Dalla sua, ora, ci sono pochi punti da confermare: i sedicesimi a Wimbledon, dove sarà uno dei favoriti oltre al Re, anche per via della testa di serie #1, ma anche il 2° turno canadese e i quarti di Cincinnati, tutti migliorabili, soprattutto se dovesse giocare come fatto fin qui. Anzi, potrebbe anche saltare il torneo di Toronto, per preservarsi in ottica Flushing Meadows, con la consapevolezza di poter fare la voce grossa in Cina, quasi sempre snobbato e soprattutto la chimera ATP Finals di novembre, mai vinto in carriera.

QUI FEDERER: 2017 BOOM!

Federer bacia la coppa degli Australian Open

Un 2016 senza titoli, l’età che avanza, 4 figli e il primo serio infortunio in carriera. Tante erano le incognite riguardo il 2017 del Federer 3.0, saputosi riadattare al tennis cha avanza, con un gioco moderno, veloce, offensivo con servizio e volée, oltre ad un rovescio inedito, vero punto di forza nelle vittorie contro Rafael Nadal, arrivate a 5 di fila come non mai in carriera, eguagliando proprio il rivale ad inizio anno. Dopo la Hopman Cup, persa in finale con la Francia, vince con la testa di serie #17, come Pete Sampras, gli AO, davanti a Rod Laver; si ripete con la doppietta americana Indian Wells-Miami come nel 2007 e salta la stagione sul rosso. Esce al primo turno a Stoccarda dall’altro “vecchio” Tommy Haas, ma trionfa in grande stile a Halle e Wimbledon, senza perdere set: è egemonia svizzera, oltre che rimonta in classifica. Vince Basilea e Shanghai, perdendo sul più bello Montreal e a Londra contro Grigor Dimitrov in semifinale: Delpo invece vince, come 8 anni prima, un match meraviglioso. 

2018: SECONDO SEMESTRE IMPEGNATIVO
Dopo aver vinto la Hopman Cup in coppia con Belinda Bencic, si ripete a Melbourne contro Marin Cilic, in un torneo meno spettacolare e da fantascienza rispetto a 12 mesi prima contro Rafael Nadal. Si presenta per la prima volta a Rotterdam e batte un pessimo Dimitrov versione 2018, riconquistando la vetta dopo 6 anni, diventando il più anziano di sempre: dopo un mese, perde un’amara finale a Indian Wells contro Del Potro, non riuscendo a bissare il successo, così come a Miami, uscendo con Thanasi Kokkinakis. Come il 2017, RF imita la stessa stagione, e salta, per il dolore dei tifosi, la stagione sul rosso, lasciando la scena a Nadal: si ripresenta a Stoccarda, dove trionfa per la prima volta, fino alla 12esima finale ad Halle, la terza persa. Ora, viene il bello: bisogna subito difendere Wimbledon, con 2000 punti da conservare, per poi difendere tutti gli atti conclusivi della stagione corsa, per un totale di circa 3500 punti, quasi quanto quelli di Nadal. Riuscirà a fare lo stesso cammino in vista delle Finals londinesi?

CONCLUSIONE: NADAL FAVORITO- Per terminare il ragionamento, è giusto provare a trarre una conclusione finale: chi ha maggior chance di concludere il 2018 in vetta alla classifica? È difficile pronosticare un epilogo, soprattutto perché bisogna tener conto di possibili problemi fisici e exploit degli avversari. Ma probabilmente il favorito è il maiorchino, che potrebbe concludere per il secondo anno di fila il #1 al mondo, con la stessa trama dell’anno scorso: Federer potrebbe provare a evitare un netto dominio maiorchino, ma alla lunga l’età e la forma fisica del classe ’86 potrebbero prevalere. E voi, cosa pensate? L’elvetico riuscirà a arginare Nadal? Continueranno a susseguirsi in classifica come fatto in questi primi 6 mesi? Il tempo ci dirà qualcosa in più: l’unica cosa importante è l’esistenza del Fedal, fino alla fine!

0 comments
    1. Alessandro Ongaro , chiaro che ha quello da difendere, ma gli basta fare i 1000 Usa. Poi, anche a Wimbledon non ha nulla da difendere. Forse solo Pechino e la finale a Shanghai. Federer ha la finale a Toronto, la vittoria di Shanghai e quella più improbabile di Wimbledon

    2. Federer non ha partecipato a Cincinnati (uno dei suoi tornei preferiti) e ha fatto i quarti agli US open. Se dopo wimbledon recupera bene fisicamente, ha le possibilità per guadagnare tanti ma tanti punti sul veloce. Nadal agli US open, così come a Wimbledon, potrebbe anche uscire prematuramente. Però a Wimbledon perderebbe pochi punti mentre agli US open tantissimi. Ci sono ancora tanti punti di domanda.

    3. Alessandro Ongaro questo è sicuro. Nel tennis basta poco, non c’è appello. Vedi solo Nadal più carico. Venderebbe, padre madre e fidanzata per Wimbledon. Non lo dirà mai, ma credimi… federer solo il padre

  1. Tre mesi di stop sono tanti e la ruggine si è vista anche su una macchina perfetta naturale come quella di Federer quasi sempre indietro al suo avversario e non lucido quando avanti per dare la zampata finale.Anche a livello fisico non bene ma come ha affermato lui stesso 3 mesi senza tennis e Nike che non rinnova il contratto….siamo forse ai titoli di coda. …forse per fine 2019/20 Si mira alle olimpiadi.

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