Feliciano Lopez: “Federer a Madrid? Mi piacerebbe”

Alcune dichiarazioni rilasciate dal tennista spagnolo che, conciliando il ruolo di nuovo vicedirettore del Master 1000 madrileno e quello di giocatore ancora in attività, deve provvedere alla sopravvivenza del torneo.

TERRA SCACCIA FEDERER – Ha appena avuto inizio la stagione sulla terra battuta, che dai tornei di Houston e Marrakesh, attualmente in corso, si sposterà, la prossima settimana, in Europa per gli appuntamenti più importanti. Uno di questi è il Mutua Madrid Open, il secondo Master 1000 sul rosso, vinto l’anno scorso da Rafa Nadal. Stamattina ha avuto luogo una breve conferenza stampa in vista dell’evento (al via dal 6 maggio) alla quale era presente anche il nuovo vicedirettore Feliciano Lopez. Proprio a lui, visto il suo status di giocatore ancora in attività e di amico personale di Roger Federer, sono state rivolte alcune domande riguardanti la partecipazione di quest’ultimo alla tappa del tour nella capitale spagnola: “L’anno scorso Roger ha deciso di saltare in blocco tutta la stagione sulla terra rossa e i riscontri sono stati decisamente positivi, nonostante sia molto difficile per un giocatore restare fermo per due mesi e poi tornare e vincere Wimbledon. Federer ci è riuscito, e quest’anno vuole fare lo stesso, ma la mia opinione è che sia un peccato che un giocatore così importante e carismatico rinunci all’intero tour sulla terra”.

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L’ultima apparizione a Madrid dello svizzero risale al 2015, quando perse all’esordio contro Nick Kyrgios.

UNA NUOVA SFIDA PER LOPEZ – Il torneo di Madrid, effettivamente, si trova in uno dei periodi più logoranti dell’anno, in quanto collocato subito dopo Montecarlo e Barcellona e appena prima di Roma e, una settimana dopo, del Roland Garros. Lopez ha aggiunto: “A Rotterdam ho avuto l’occasione di allenarmi con lui, e in quell’occasione gli ho domandato se avesse intenzione di giocare ad aprile e maggio, ma mi ha risposto che ancora non aveva programmi. Mi ha detto che gli farebbe piacere, perché le persone lo amano molto qui, e mi ha anche raccontato di come Manolo (Santana, il direttore del torneo) andasse sempre a prelevarlo all’aeroporto. Mi piacerebbe che, prima del ritiro, venisse a giocare ancora una volta qui a Madrid”. L’ex n. 12 del mondo in singolo e 9 in doppio, ad oggi ancora al n. 31 del ranking, è al suo primo incarico come organizzatore del torneo: “Voglio imparare e integrarmi. È bello lavorare con Manolo, lui è sempre stato un grande fan di questo torneo. Quando un tennista supera i 30 si chiede sempre quanto lontano andrà ancora. Io sono stato fortunato a vivere i miei migliori anni negli scorsi 6 o 7, e vorrei continuare ancora a giocare. Non so se arriverò fino alle Olimpiadi di Tokyo, comunque qua non potrò giocare perché i regolamenti non lo permettono”.

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IL CIRCUITO VIA DA MADRID? – Parallelamente a queste dichiarazioni di Lopez, è stata manifestata da Gerard Tsobanian, presidente del torneo, l’ipotesi che il Master 1000 di Madrid sia costretto a cambiare indirizzo, nonostante gli accordi siglati con l’autorità cittadina: “Abbiamo un accordo con la città di Madrid valvole fino al 2021, ma qualora dovessimo constatare che, qui, le prospettive per l’evento non siano all’altezza, saremmo costretti a traslocare in un’altra città europea”.

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