Fabio Fognini esce al primo turno del Boss Open di Stoccarda, sconfitto in tre set dal francese Corentin Moutet con il punteggio di 6-4, 6-7(3), 6-3. Un match intenso e spettacolare, segnato da momenti di bel gioco, occasioni sprecate e un finale che lascia spazio a più di un rimpianto per l’azzurro, che proprio su questi campi — allora in terra battuta — aveva trionfato nel 2013 e raggiunto la semifinale nel 2014.
Un ritorno carico di aspettative
Fognini, rientrato nel tabellone principale con una wild card, cercava di ritrovare fiducia sull’erba tedesca dopo un 2025 fin qui avaro di soddisfazioni. Ma la sfida con Moutet, giocatore mancino e imprevedibile, si è rivelata subito complicata. I due si erano affrontati in precedenza solo all’UTS, in un contesto esibizionistico, ma qui la posta era ben diversa.
Nel primo set, entrambi hanno mostrato inizialmente un tennis prudente, quasi in fase di rodaggio sull’erba. Le uniche vere emozioni sono arrivate nel settimo game, quando Fognini ha pagato caro un passaggio a vuoto al servizio: due doppi falli consecutivi hanno offerto a Moutet l’occasione del break, col francese che l’ha sfruttata con un passante lungolinea perfetto. Quel break ha fatto la differenza, portando il transalpino a chiudere il parziale per 6-4.
La reazione dell’azzurro
Nel secondo set, Fognini ha alzato il livello, ritrovando parte della brillantezza che lo aveva reso protagonista in passato. È salito subito sul 3-0 e poi sul 4-1, sfruttando le incertezze del rivale. Tuttavia, il servizio ha continuato a tradirlo: in quel parziale, l’azzurro ha commesso ben quattro dei sei doppi falli totali, aprendo così la porta al ritorno di Moutet. Nonostante ciò, Fognini ha stretto i denti e, nel tie-break, ha mostrato il meglio del suo repertorio: risposte profonde, variazioni improvvise e una volée da manuale gli hanno permesso di chiudere 7-3 e portare la sfida al terzo.
Il set decisivo: equilibrio e un errore fatale
L’ultimo parziale è stato un testa a testa tiratissimo. Moutet ha iniziato fortissimo al servizio, tenendo i primi tre turni senza concedere nemmeno un punto. Fognini ha resistito con colpi precisi e discese a rete efficaci, in un botta e risposta tecnico e spettacolare. Ma sul 4-3 per Moutet, l’azzurro si è trovato in difficoltà: un diritto affrettato ha finito in rete, regalando il break al francese nel momento più delicato.
Corentin ha gestito con freddezza il turno di battuta successivo e ha chiuso il match al secondo match point, approfittando di un errore in risposta di Fognini. Alla fine, uno scambio di battute teso alla stretta di mano ha lasciato intravedere un certo nervosismo, forse figlio di un match che l’italiano sentiva alla sua portata.
Un’uscita a testa alta
Nonostante l’eliminazione, Fognini ha ricevuto un caloroso applauso dal pubblico di Stoccarda, che non ha dimenticato i suoi trionfi passati e ha apprezzato la qualità della prestazione. L’erba, si sa, non è terreno facile, e per il ligure — oggi numero 117 ATP — ritrovare continuità di gioco resta la priorità. Moutet, dal canto suo, ha mostrato maturità, mettendo da parte le sue solite eccentricità per un tennis più solido e pragmatico, che gli ha valso il pass per il secondo turno, dove affronterà Alexander Zverev.
In una partita che ha alternato virtuosismi e cali di tensione, a fare la differenza è stato un solo gratuito, come ha sottolineato anche il racconto del match: l’emblema di come, nel tennis, a volte basti pochissimo per cambiare l’inerzia di un intero incontro.