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L’energia del Brasile arriva sull’erba tedesca
Nel silenzioso scenario di Halle, in Germania, dove si gioca il prestigioso Terra Wortmann Open, si è materializzato un fenomeno raro per il tennis: la torcida brasiliana. A scatenarla è Joao Fonseca, 18 anni, talento emergente di Rio de Janeiro e già ben oltre la definizione di promessa. La sua presenza ai tornei ATP non passa inosservata, non solo per il livello di gioco in costante crescita, ma anche per l’entusiasmo travolgente dei suoi tifosi, che creano un’atmosfera più da Maracanã che da campo da tennis.
Fonseca non solo accetta, ma alimenta questa passione. Intervistato da Tennis Channel DE ha spiegato: “Penso che derivi molto dal calcio. Quando vedono buoni giocatori che fanno belle cose, credo che impazziscano per le partite e facciano un gran tifo! Mi piace il loro sostegno. Mi piace rappresentare il mio Paese, quindi è molto bello”. Il tifo a tratti può essere eccessivo – come accaduto al Miami Open 2025, dove il caos creato dagli spostamenti della sua fanbase ha interrotto per alcuni minuti un match tra Draper e Mensik – ma il giovane brasiliano mostra comprensione: “A volte non sanno come comportarsi, ma so cosa si prova, perché anch’io ho assistito ad alcune partite di calcio”.
Dall’erba di Halle alla Top 60: l’ascesa vertiginosa
Joao Fonseca si era già affacciato sull’erba di Halle un anno fa, debuttando proprio in questo torneo con una sconfitta contro James Duckworth. Oggi, a distanza di dodici mesi, il brasiliano torna come numero 57 del mondo e con un bagaglio di esperienza ben più solido. In questo breve lasso di tempo ha collezionato traguardi impressionanti: ha vinto le Next Gen ATP Finals 2024, ha conquistato il suo primo titolo ATP a Buenos Aires e si è spinto fino al terzo turno al Roland Garros 2025, battendo anche Andrey Rublev all’Australian Open.
“Mi sento benissimo e molte cose sono cambiate rispetto all’anno scorso”, ha raccontato Fonseca, che mostra una maturità sorprendente per la sua età. “Mi sento fiducioso e mi sento molto meglio rispetto ad allora. Mi piace giocare sull’erba. E sono grato a Ralf Weber per avermi dato questa wildcard. Mi aiuta molto, devo ringraziarlo per questo”. Il torneo di Halle diventa quindi non solo un test tecnico sulla superficie meno familiare per Fonseca, ma anche un punto di verifica delle sue ambizioni future.
Il futuro è adesso (e passa da Wimbledon)
Nonostante la scarsa esperienza sull’erba – nei main draw ATP ha disputato finora solo un match su questa superficie – le aspettative attorno a Fonseca crescono giorno dopo giorno. Il paragone con Gustavo Kuerten inizia a emergere, anche se Fonseca ha ancora molta strada da percorrere. I suoi progressi costanti, la crescita mentale e tecnica, e soprattutto il sostegno di una fanbase così calorosa, potrebbero fare la differenza.
Guardando a Wimbledon 2025, i margini di miglioramento ci sono tutti. Nel 2024 si era fermato al primo turno delle qualificazioni, ma ora, con una classifica più solida e un’esperienza di alto livello, le sue prospettive sono cambiate. “Cosa direi al me stesso di un anno fa? Continua ad allenarti duramente, continua così. Ti aspettano cose belle”, ha detto, riassumendo con semplicità e determinazione il suo approccio.
Con un tennis potente e una personalità capace di accendere le tribune, Joao Fonseca non è più una sorpresa: è già una realtà. E se il suo talento continuerà a brillare, sarà difficile ignorare il ruggito della torcida ovunque deciderà di giocare.
