Nadal parte bene ad Acapulco, ma riuscirà a mantenere il ritmo di Djokovic?

Lo spagnolo difende oltre 4000 punti da qui al Roland Garros, ma il margine di miglioramento rimane soprattutto nei primi tornei su terra. La corsa per riprendersi il numero 1 è appena cominciata

Buona la prima per Nadal sul cemento di Acapulco, che liquida Pablo Andujar con un parziale di 6-3 6-2 in un’ora e mezza di partita, nonostante qualche problemino con il servizio. Infatti Rafa ha avuto una bassa percentuale di prime (59%), accompagnata da percentuali di resa con la prima e con la seconda non eccezionali, che gli sono costati un break per set. Come al solito però, ha rimediato vincendo ben 5 game su 8 totali in risposta.

Ma per il maiorchino, il match contro il suo connazionale non può essere considerato un vero test per vedere se riuscirà a tenere il passo di Djokovic, ancora imbattuto in questo 2020, che lo ha visto trionfare nell’ATP Cup e a Melbourne. Rafa difenderà fino al Roland Garros 4305 punti: secondo turno ad Acapulco, semifinale a Indian Wells, Montecarlo, Barcellona e Madrid e vittoria a Roma e Parigi. Fino a Roma il tennista di Manacor ha ampi margini di miglioramento, visto che può disputare anche Miami, saltato l’anno scorso per l’infortunio subito ad Indian Wells, e può portare a casa qualche vittoria in più sui primi tornei su terra, come Montecarlo Barcellona e Madrid.

Rafael Nadal

D’altra parte difendere il Roland Garros quest’anno, che lo porterebbe a eguagliare il record di 20 Slam di Federer, non sarà semplice. La mina vagante principale è Thiem, che si è stufato di perdere finali Slam e che sulla terra si è ampiamente confermato come il vice Nadal, nonostante la recente sconfitta contro l’azzurro Mager in quel di Rio de Janeiro. E poi c’è Djokovic, che è pur sempre numero 1 del mondo e quest’anno, come detto in precedenza, è imbattuto ed assomiglia ad una macchina da guerra. Quest’ultimo difende “solo” 2555 punti da qui all’Open di Francia e si fa fatica a pensare che possa fare peggio dell’anno scorso in questo periodo, soprattutto perché tra Indian Wells e Miami difende rispettivamente un terzo e un quarto turno.

Per la corsa al numero uno quindi tutte le pressioni sono dalla parte di Nadal, mentre tutti i numeri e i pronostici sono dalla parte di Djokovic, ma si sa che nel tennis tutto può succedere.

Di Thomas Scarinzi

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