Parigi-Bercy, Novak Djokovic e Milos Raonic in finale

Novak Djokovic supera un Kei Nishikori visibilmente stanco e affaticato con il veloce punteggio di 6-2 6-3 in poco più di un'ora. Domani il serbo affronterà Milos Raonic nella sua 30esima finale in un Master Mille in carriera.

Novak Djokovic batte con agilità il giapponese Kei Nishikori, e conquista la finale del Bnp Paribas Masters – la trentesima raggiunta in un Master Mille in carriera – contro il canadese Milos Raonic, che ha estromesso il ceco Tomas Berdych, ex campione del torneo parigino. Per il 23enne nato in Montenegro, invece, si tratta della seconda finale in un Mille, dopo quella conquistata nel 2013 alla Rogers Cup, dove è stato sconfitto da Rafa Nadal.

I precedenti tra i due finalisti recitano 3 a 0 in favore del n. 1 del mondo. Quest’anno i due si sono affrontati due volte, entrambe sulla terra battuta, nella semifinale degli Internazionali d’Italia e nei quarti del Roland Garros, vinti dal serbo in tre set. Il numero uno del mondo parte dunque favorito in finale, considerando che è anche più riposato di Raonic, il quale deve sicuramente recuperare molte energie dopo la lotta odierna contro Berdych. E non c’è alcun dubbio che il serbo darà tutto per ottenere ultima partita e l’ultimo appuntamento prima delle Atp Finals, per celebrare sul campo la recente nascita del figlio Stefan.

Novak Djokovic def. Kei Nishikori – 6-2 6-3

Il serbo si è mantenuto molto solido, sulla scia delle ottime prestazioni di tutto il torneo, dove non ha perso un set, riconfermando la prestazione impeccabile della semifinale di ieri contro Andy Murray. Dall’altra parte, il giapponese ha pagato la stanchezza e la fatica dei match precedenti, nei quali ha sempre perso un set, in particolare la maratona di ieri contro David Ferrer. Debolissimo e incostante al servizio (ha servito più volte intorno ai 150 km/orari) e impacciato negli spostamenti, ha mostrato fin da subito di non riuscire a sostenere il ritmo dell’avversario, ma ha comunque tenuto fino alla fine cercando di rendere meno severo il risultato.

La cronaca. Nel primo set Djokovic sale subito avanti 3 a 1, con break nel terzo game ai vantaggi. Dopo aver tenuto facilmente il servizio si procura una palla break per salire a 5 game: il n. 7 del mondo l’annulla con un dritto vincente e tiene il game ai vantaggi. La fatica di Nishikori è però già evidente nei primi minuti di partita: Nole lo vede e ne approfitta e, dopo aver tenuto la battuta a 15, breakka di nuovo a 0, chiudendo per 6-2 in appena 29 minuti.

La musica non cambia nel secondo set. Nishikori si rende conto di non essere in grado di vincere scambi alla distanza, così cerca di essere più risolutivo e attaccare il serbo soprattutto con cross di dritto; nel secondo game annulla con coraggio una palla break, ma su 2 a 1, complici due errori in lunghezza, subisce il primo break del parziale. Forse complice un rilassamento di Djokovic dovuto alla troppa sicurezza di aver in pugno il match, Kei ottiene l’immediato contro-break a 30, salendo 3 a 2, sostenuto da gran parte del pubblico parigino. I giochi si riaprono, ma per poco: ‘Nole’ infatti strappa di nuovo la battuta, ancora a 15, e dà il colpo di grazia quando, sul 4 a 2, da 0-40 riesce a infilare 5 punti consecutivi e tenere la battuta. Nishikori, con un guizzo d’orgoglio riesce a tenere il servizio a 0, prima di essere finito dall’avversario nell’ultimo game, che chiude facilmente grazie anche a due prime vincenti.

Milos Raonic def. Tomas Berdych – 6-3 3-6 7-5

Milos Raonic ha confermato la vittoria contro Roger Federer battendo il n. 5 al mondo Tomas Berdych. Il ceco aveva vinto a Parigi nel 2005, quando il canadese era solo un ragazzino. La partita è stata ben giocata da entrambi i contendenti, con l’equilibrio rotto soltanto dalla distrazione improvvisa di Berdych sul 6-5 per Raonic nel terzo, che gli si è rivelata fatale: al momento di servire per il match, ha messo in fila 4 errori non forzati, tra cui due doppi falli, regalando così al 23enne nato in Montenegro la seconda finale in un Master Mille, dopo quella conquistata alla Rogers Cup nel 2013, dove aveva perso contro Rafael Nadal.

Un epilogo amaro per il ceco, che ha sbattuto la racchetta per terra prima di uscire dal campo. “Ho fatto un gran casino”, ha detto. “E’ stato di certo il mio peggior game dell’anno. Certi giorni le cose vanno benissimo e poi, all’ultimo momento, tutto sfuma in un secondo…”. Fino ad allora, il ceco aveva giocato in modo molto positivo, riuscendo spesso a far fronte ai servizi potentissimi di Raonic con ottime risposte.

Il canadese, qualificato per la prima volta alle Atp Finals di Londra, ha servito benissimo (12 ace, poco più della metà dei 21 messi a segno contro Federer) e ha giocato dal fondo un tennis brillante e propositivo. “Penso che posso fare ancora meglio di così”, ha detto Milos. “Sto imparando tantissimo su me stesso e sul mio potenziale, quello che posso fare e ciò di cui ho bisogno. Penso che ogni risultato che ho raggiunto quest’anno sia stato un piccolo mattone per garantirmi la partecipazione alle finali di Londra. Esserci riuscito per me significa tantissimo”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Potrebbero interessarti...

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker Detected!!!

We have detected that you are using extensions to block ads. Please support us by disabling these ads blocker.

Powered By
Best Wordpress Adblock Detecting Plugin | CHP Adblock