Stefanos Tsitsipas: “La Laver Cup è un grande evento, ho conosciuto le personalità di Federer e Nadal”

Le riflessioni del tennista greco sull'evento in cui ha fatto squadra con altri quattro Top-10, compresi Roger Federer e Rafael Nadal.

In una recente intervista, Stefanos Tsitsipas è tornato sulle emozioni provate alla Laver Cup. Un evento promosso a pieni voti da giocatori e pubblico e in cui l’attuale numero 7 del mondo è stato per la prima volta fianco a fianco con due delle tre leggende del tennis moderno, Roger Federer e Rafael Nadal. Nel 2019, il greco ha battuto entrambi per la prima volta, Federer all’Australian Open e Nadal al Masters 1000 di Madrid. Proprio dopo la settimana della finale raggiunta in Spagna, e la successiva semifinale a Roma, i risultati sono venuti un po’ meno. A Ginevra però, il 21enne di Atene ha passato del tempo insieme ai campionissimi, riuscendo magari a carpire qualche segreto sugli ingredienti per la costanza oramai quindicennale, del “Fedal”.

 

LAVER CUP E TEAM EUROPEO“Con Federer e Nadal ho avuto delle conversazioni interessanti, ma ovviamente preferisco non condividerle con il pubblico”, esordisce Tsitsipas, che ha adorato l’atmosfera della Laver Cup. “In una squadra così forte puoi imparare molto, passando tempo e anche mangiando con loro. Avere due leggende dalla mia parte è fantastico, se mi avessero parlato di questa opportunità dieci anni fa, non ci avrei mai creduto”. Nella tre giorni in Svizzera, dove il team europeo ha vinto la terza Laver Cup in altrettante edizioni, Tsitsipas ha anche condiviso il campo con Nadal e Federer in due match di doppio. Iscritto in questa settimana all’Atp 250 di Zhuhai, il semifinalista dell’Australian Open si è però ritirato ieri per un problema di salute. Attualmente numero 7 del mondo, sesto nella Race per le Atp Finals, Tsitsipas viene da cinque sconfitte consecutive, dalla semifinale di Washington fino a ieri. Tralasciando il problema di salute accusato ieri, e favorito probabilmente dal lungo viaggio dall’Europa verso la Cina, è possibile però che il contatto strettissimo con i colleghi e rivali, in un contesto meno competitivo, abbia tolto un po’ di pressioni al fenomeno classe 1997. Riguardo all’affermazione della famigerata “Next-Gen” ai livelli più alti anche nei Grand Slam, Tsitsipas ne faceva una questione di personalità. Ma gli exploit del 2019 hanno rallentato anche lui in questa seconda parte di stagione, dove bisogna gestire il peso delle aspettative. Ogni giovane approccia a questo mondo nuovo in maniera differente: Daniil Medvedev dichiara di non pensare minimamente al ricambio generazionale. Il focus è su di sé, anche parlando della vittoria a Monte-Carlo ai danni di Novak Djokovic: “Quando ho vinto, non ho pensato: “Sì, questa è la nuova generazione”.”. Fra i giovani prodigi del tennis mondiale, il più in difficoltà sembra nettamente Alexander Zverev, che al Team Europe ha regalato il punto decisivo per il trionfo la scorsa settimana. Il tedesco ha ringraziato più volte Federer e Nadal, soprattutto per l’appoggio costante nell’ultima partita, e la gioia è stata tanta a match vinto. La vicinanza con i grandi campioni, che in giovane età hanno affrontato e superato problemi simili, può avvicinare i giovani alla maturità. Tsitsipas non ha rivelato nulla dei dialoghi, ma chissà che qualche effetto di questi non si possa vedere sin da subito nei prossimi match importanti.

 

Team Europe

 

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