Toni Nadal: “Djokovic è sempre Djokovic, anche se è in crisi”

Toni Nadal ha parlato alla testata serba "Novosti" del momento delicato di Nole e ha detto che comunque lo considera sempre uno dei giocatori più vincenti e pericolosi di sempre, anche adesso a Wimbledon

In un’intervista a “Novosti “ una testata on line serba, Toni Nadal si è espresso riguardo la prolungata crisi  di Novak Djokovic e la situazione che attualmente vive il tennista di  Belgrado, a partire dalla decisione di continuare a collaborare con Pepe Imaz e chiudere i rapporti con tutta la sua equipe 

PEPE IMAZ NON POSITIVO PER NOLE – Non credo alle influenze esterne sulla psiche del giocatore. La forza mentale è dentro di lui- dice Toni-  Pepe Imaz non può aiutarlo in questo. Agassi nel suo box è invece qualcosa di diverso, perché è un grande campione. Ma fin quando il giocatore non decide interiormente che vuole essere il migliore, nessuno può convincerlo. La cosa più importante è che lo senta di nuovo dentro di sé. Agassi e Ancic, -l’ex tennista croato che si è aggiunto ad Agassi a Wimbledon- invece possono aiutarlo”

DJOKOVIC E’ SEMPRE DJOKOVIC – Toni dubita riguardo al vantaggio che Novak può trarre dal rapporto con Imaz, e parla della perdita di motivazione del campione serbo, anche se lo annovera fra i migliori giocatori di sempre e  fra i favoriti ai Championships “La voglia e la fame di trofei possono tornare in ogni momento. Io considero sempre Novak uno dei favoriti, anche quando non è in forma. Non è che dopo il Roland Garros non avesse chances a Wimbledon e poi improvvisamente grazie ad un titolo sull’erba diventa il favorito. Lui è sempre, senza alcun dubbio, un candidato alla vittoria nei tornei in cui si presenta. Se parliamo di ritmo di gioco, penso che l’abbia ritrovato”.

 

50 VOLTE NOLE-RAFA – Nessun altro giocatore ha affrontato così tante volte Rafa nel circuito: 50 per l’esattezza, la prima ai quarti di finale del Roland Garros nel 2006 quando erano solo  due teenager “Per me è una cosa assolutamente naturale che loro due si siano sfidati cinquanta volte, più che in qualsiasi altra rivalità della storia del tennis. Sono vicini come età, sono al vertice nel Tour da tanto tempo, è normale che si incontrino più volte in una stagione. Sin dall’inizio questa rivalità mi è sembrata bella, perché in campo era dura, dato che entrambi hanno sempre dato tutto per vincere, mentre fuori dal campo hanno creato un rapporto di amicizia. All’inizio non era così, ma poi sono cresciuti” L’allenatore di Manacor crede che la rivalità fra Rafa e Nole abbia spinto Rafa a migliorarsi, addirittura più che con Roger Federer “Con Federer è sempre stato qualcosa di particolare, perché è stata la prima grande rivalità di Rafa. Però con Djokovic è stato più difficile in alcuni momenti, nel periodo in cui ai vertici della classifica c’erano i più forti: Federer, Nadal, Djokovic, Murray. Mi piace vederli ora di nuovo tutti lì in cima”.

RAFA VUOLE VINCERE TITOLI – Alla fine Toni parla della possibilità di Rafa di vincere a Wimbledon e di tornare n°1 Toni dice  “In questo momento non gli interessa diventare n. 1, lui vuole vincere titoli, titoli e ancora titolo. Questa è la nostra priorità adesso. Però è bello che si sia di nuovo accesa la lotta per il primo posto del ranking”.

 

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