Australian Open 2016: Serena e Masha, prove generali di ritorno al successo

Dopo le vittorie nel 2° turno degli Australian Open, Williams e Sharapova sembrano sulla via del recupero totale dopo un finale di 2015 non al massimo

Appena tre games lasciati alle proprie avversarie di turno, un ulteriore gradino verso le fasi finali del primo torneo Slam e un notevole passo avanti verso la forma migliore, che alla vigilia del torneo sembrava un’incognita non di poco conto.

Serena Williams e Maria Sharapova si candidano una volta di più alla vittoria degli Australian Open, dando seguito in campo alle previsioni che sulla carta le volevano comunque protagoniste.

Nelle interviste post partita entrambe hanno analizzato il loro rendimento fin qui, dalla mancanza di partite nelle gambe alla gestione del clima, passando per gli strascichi della scorsa stagione fino ad arrivare a quelli che sono gli obiettivi per questo 2016.

La N.1 del mondo, dopo l’esordio complicato contro l’azzurra Camila Giorgi, ha avuto vita facile contro l’esperta tennista di Taipei Su-Wei Hsieh, non lasciando mai in discussione l’esito di ciascun set, con la consistenza nel gioco e la minima quantità di errori gratuiti a far ben sperare per il resto del torneo:”Sono rimasta concentrata per tutto il tempo. Nel primo set ci ho messo tutta me stessa con grande grinta, lottando. Sono estremamente soddisfatta perché penso di aver fatto pochi errori, cosa sulla quale sto molto lavorando, e penso inoltre di essermi mossa molto meglio in campo. Magari non molto velocemente, però sentendomi meglio durante il match.”

2015 U.S. Open - Day 12

Una forma che può considerarsi ritrovata, dunque, eppure non è facile ritrovare la migliore condizione psicologica dopo il KO subito da Roberta Vinci in semifinale degli U.S.Open, quando Serena ha visto svanire il sogno del Grande Slam:”Penso sia normale che le chiedano sempre qualcosa al riguardo del nostro incontro a New York. Io penso sempre a cercare di ottenere la vittoria in un possibile rematch, ma questo non si limita solo a Roberta, in quanto non penso troppo all’avversario che mi troverò davanti. Cerco solo di pensare a fare bene, sia che venga da una sconfitta che da una vittoria. Posso dire comunque che il riguardare quel match mi serve per caricarmi, per trovare nuovi stimoli e cercare di non commettere gli stessi errori.”

La vittoria di Maria Sharapova, 6-2 6-1 sulla rampante 21enne bielorussa Aliaksandra Sasnovich, ha ridato un nuovo slancio alla tennista siberiana, considerando tutta una serie di fattori:”Ho avuto l’opportunità di giocare anche con il tetto chiuso, e devo dire che sono contenta per aver provato anche il gioco da una nuova prospettiva durante il match. La vittoria è arrivata contro un’avversaria che non avevo mai affrontato, con uno stile di gioco piuttosto imprevedibile. Ho dovuto fare degli aggiustamenti in corsa vista la sua alternanza di vincenti ed errori, sia in campo che con il servizio.”

sharapova kvitova

Non ho giocato molto da Wimbledon in poi, però penso di aver fatto bene in quelle poche occasioni in cui ho giocato, con il giusto approccio fisico e mettendoci una buona intensità. Anche il match di Fed Cup a Praga, contro una giocatrice di livello come Petra Kvitova di fronte a 15.000 tifosi in delirio: penso che, nonostante la sconfitta come Russia, per me sia stata una vittoria personale molto importante.”

Riguardo l’infortunio al polso di Brisbane, dunque, non c’è da preoccuparsi a quanto dice Maria:”Oggi mi sono sentita molto meglio, trovando nuovamente il feeling con il polso che qualche tempo fa mi aveva dato dei problemi. Nel prossimo match incontrerò una tra Lauren Davis, contro la quale non ho mai giocato, e Magdalena Rybarikova, che l’anno scorso ad Acapulco mi ha molto impegnata sui tre set. Comunque sia, non penso che per me debba cambiare molto; devo mettere tutta la mia concentrazione su di me e sul mio gioco, cercando di migliorare e fare sempre meglio. Solo così potrò andare avanti ed eventualmente parlare dei prossimi incontri”.

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