Serena Williams e la bolla di New York: alloggio privato e obiettivo record 

Serena Williams sceglie un alloggio privato anziché soggiornare nell’albergo scelto dall’USTA. Nessun comportamento da diva ma solo la possibilità di vivere con più tranquillità una situazione spaventosa

Nonostante la pandemia e il sofferto lockdown, l’occasione di provare a mettere in bacheca lo Slam numero 24 era troppo ghiotta. È questo il motivo principale che ha spinto Serena Williams verso gli US Open.

Una ripartenza tutta a stelle e strisce per lei. Prima Lexington, con la nuova puntata della soap “derby in famiglia” con Venus, poi Cincinnati dove dopo una battaglia di 2 ore e 48 minuti ha superato Rus, fino ad arrivare a Flushing Meadows.

US player Serena Williams celebrates winning the first set against US player Alison Riske during their women’s singles quarter-final match on day eight of the 2019 Wimbledon Championships at The All England Lawn Tennis Club in Wimbledon, southwest London, on July 9, 2019. (Photo by Daniel LEAL-OLIVAS / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE

Adesso, a New York, come tutti i giocatori, vive nella grande bolla creata dalla USTA per ridurre al minimo le possibilità di contrarre il covid-19. Un rischio che però resta comunque, seppur in minima percentuale. Per limitare ancora di più questa possibilità, Serena Williams, ha deciso di non condividere con i colleghi l’albergo designato dalla federazione preferendo un alloggio privato.

Nessuno strappo alla regola, nessuna eccezione creata ad hoc per lei ma una possibilità concessa a tutti dalla USTA con spese a carico però di chi sceglie questa soluzione. La più piccola di casa Williams non è stata la sola ad optare per questa soluzione, anche Novak Djokovic – dopo le polemiche dell’Adria Tour – ha deciso di affittare un appartamento in solitaria.

Ovviamente restano in vigore tutte le regole che impediscono uscite e spostamenti non autorizzati se non per valide ragioni anche per chi ha scelto questa soluzione alternativa.

Nessun comportamento da diva per Serena Williams considerata, nonostante il fisico e lo status di atleta, un soggetto a rischio per il nuovo coronavirus proprio per i problemi polmonari accentuati anche durante il parto. Ho bisogno di concentrami sul campo e quando rientro a casa di poter staccare la mente senza dover vivere con l’ansia del contagio per le troppe persone intorno” ha dichiarato. 

Nella grande mela avrà nuovamente la chance di raggiungere Margaret Court, e questa volta sarà un’occasione da non lasciarsi sfuggire viste anche le tante assenze. Della serie “ora o mai più”. Forse non sarà così ma sicuramente uno Slam con un tabellone così non ricapiterà facilmente.

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