Tutte a bordo: si parte

Il primo torneo dell’anno è ormai alle porte, alcune delle migliori al mondo saranno già in campo, altre hanno posticipato l’inizio di stagione. Quali stelle brilleranno, e quali invece cadranno?

Sono stati giorni frenetici gli ultimi del 2021, con un grande fermento dovuto all’imminente trasferta australiana, alla paura di risultare positivi ad un tampone di troppo – paura in questo caso condivisa anche dal resto della popolazione, che non rischiava di perdersi uno Slam, ma Natale e Capodanno invece si – e alla speranza di tornare negativi in tempo per chi già era in isolamento. Il countdown è ormai arrivato agli sgoccioli, e la pubblicazione del primo main draw ufficiale del 2022 finisce per avere la stessa funzione dell’ultima casella del calendario dell’Avvento: il grande tennis è ormai qui.

Il 2021 ci ha lasciati con 3 conclusioni da trarre: Raducanu, Fernandez e Gauff guidano uno squadrone di NextGen che è già pronto per i più grandi palcoscenici; la Spagna avrà pur dovuto salutare Carla Suarez Navarro, ma ha due tenniste come Muguruza e Badosa che possono dominare sia su veloce che su terra; quando Anett Kontaveit comincia a vincere non si ferma più. A tutto questo si aggiunge sicuramente la presenza di una numero 1 di grande costanza come Barty e molte altre tenniste che erano invece state ai vertici fino al 2020 ora in difficoltà: Halep, Svitolina, Kerber e Kvitova sono tutte calate, seppur per motivi diversi, e non è facile ora capire se ci sarà una risalita o se assisteremo agli ultimi fuochi d’artificio.

Alla luce di tutto ciò, chi può puntare a grandi prestazioni nelle prossime settimane, fino agli Australian Open? Due nomi da mettere in cima alla lista sono Ashleigh Barty e Anett Kontaveit. La prima è una certezza, e davanti al pubblico di casa riesce a giocare un buon tennis, seppur senza brillare. Per la seconda ci sarà invece da capire se sarà capace di riprendere da dove ha lasciato; con una continuità di rendimento anche solo simile a quella degli ultimi mesi del 2021, l’estone potrà entrare presto in top5 e puntare a titoli più importanti. Il cemento australiano supporta il suo tennis, il caldo non la spaventa: ora resta da capire se lei è pronta a giocare non più da outsider, ma da protagonista.

Meritano fiducia anche Sakkari e Badosa; entrambe protagoniste nel 2021, sono due tenniste che probabilmente faranno la voce grossa in primavera – e plausibilmente saranno tra le prime favorite al Roland Garros – ma i risultati portati a casa sul veloce nella passata stagione fanno ben sperare già in terra australiana. Per una pura questione di superficie, il veloce australiano potrebbe rendere leggermente meno efficace il gioco di Badosa rispetto al cemento nordamericano, con quest’ultimo che premia di più le palle cariche e pesanti. Nulla che possa impedirle di spingersi fino in fondo a Melbourne, sia chiaro. Per lei ad Adelaide subito un grande match contro Azarenka, con cui si è giocata qualche mese fa il titolo ad Indian Wells. Sakkari probabilmente non è tra le candidate ad una vittoria Slam qui, ma per metterla al tappeto servirà una grande prestazione, a prescindere da chi avrà davanti a sé.

Grandissimi dubbi invece su molte altre top player. Per cominciare ci sono le reduci da Covid-19: Raducanu, che si è già cancellata dal torneo preparatorio previsto a Melbourne prima dello Slam, Jabeur, che è guarita e sarà probabilmente in campo in Australia appena possibile, e Bencic, che è invece ancora positiva. Sono tre tenniste che su questi campi rapidi possono fare benissimo e già lo hanno dimostrato, ma che al momento risultano di difficili pronostici. Per Jabeur ci sono anche tanti punti interrogativi su quel problema al gomito che l’ha di fatto estromessa dalle WTA Finals, e che si spera non torni ad infastidirla prossimamente.

Non sembrano al momento affidabili Kvitova, Swiatek e Kenin. La prima ha vissuto un 2021 in chiaroscuro, e a parte il grande exploit del 2019 in Australia ha spesso disatteso le aspettative Slam – giocando invece molto bene i tornei preparatori -. Il caldo non la aiuta, e anno dopo anno la sua forma fisica si fa più imprevedibile. Nel caso voglia giocare i quarti di finale già ad Adelaide dovrà liberarsi non solo di Hon, ma anche di una tra Badosa ed Azarenka. Un test forse ancora poco significativo, ma che garantirà per lo meno un grande spettacolo. Swiatek ha invece mostrato nel 2021 un lato che non ci aspettavamo; dopo la vittoria al Roland Garros del 2020, torneo in cui ha giocato da automa dal primo all’ultimo 15, nella passata stagione ha palesato le sue insicurezze, le grandi aspettative che ha e che sente su di sé, la rabbia nel non riuscire a trovare soluzioni in campo. Il tennis c’è tutto, ora inizia il lavoro per diventare una campionessa, e potrebbe volerci del tempo prima di rivederla ai massimi livelli e serena. Per Kenin invece tanti dubbi dovuti ad un 2021 praticamente non disputato. Il ranking congelato l’ha salvata dal crollo verticale, ora sta a lei ritrovare il suo tennis, ma lo Slam è forse troppo vicino per questo.

Ed infine, il punto di domanda per eccellenza, la tennista più attesa del circuito. Naomi Osaka è già atterrata a Melbourne e si sta allenando, la voglia di tornare in campo c’è, e ci auguriamo abbia ritrovato la migliore condizione atletica e soprattutto mentale. Detto ciò, anche per lei sarà necessario avere qualche match di rodaggio per presentarsi pronta alle sfide che contano. Il vero obiettivo ora è uscire al campo felice di giocare a tennis e con la voglia di migliorarsi e superarsi. Le vittorie a quel punto verranno da sé.

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